Analisi tattiche, Serie A

La clamorosa vittoria dello Spezia di Italiano a Napoli

On Gennaio 8, 2021
By Francesco Mascaro | 0 Comments

Il Napoli di Gattuso affronta la compagine ligure, neopromossa che ha ben impressionato finora per idee di gioco propositivo e identità tattica ben definita ma che nelle ultime 5 gare ha conquistato un solo punto.

Ecco alcuni aspetti tattici che hanno caratterizzato la gara:

–  Il Napoli ha effettuato una costruzione 4 +2 caratterizzata dalla posizione medio bassa sia dei due mediani che dei terzini; presumibilmente Gattuso ha deciso per questa formula allo scopo di attirare la pressione delle due mezzeali avversarie (Maggiore e Deiola) per arrivare velocemente ai 4 giocatori di attacco. Lo Spezia ha opposto infatti una prima pressione offensiva, accettando l’iniziale inferiorità numerica della punta centrale Nzola per poi innescare il pressing sui terzini del Napoli. A costante presidio della propria linea difensiva ha svolto un importante lavoro il centrocampista Agoume.

Fin dal primo minuto i padroni di casa hanno messo in mostra qualità nella trasmissione palla (87% passaggi riusciti) e nella lettura delle situazioni tanto che dopo meno di 60 secondi il Napoli ha avuto una nitida occasione da gol con Insigne, innescata dall’inserimento di Fabian Ruiz (più frequenti le invasioni dello spagnolo rispetto al compagno di mediana Bakayoko) e rifinita da Lozano. In questa clip possiamo vedere anche la volontà della squadra ospite di mantenere alta la linea difensiva, atteggiamento non privo di rischi in considerazione delle caratteristiche degli attaccanti avversari.

  • Anche la squadra di Italiano ha scelto di giocare partendo dal basso, optando per una costruzione 4+1 ; prima pressione alta da parte del Napoli, con Fabian Ruiz che si alzava sistematicamente sul mediano avversario Agoume. A differenza del Napoli, lo Spezia ha però optato per una costruzione lunga su rinvio dal fondo.

  • Da segnalare la tendenza della punta centrale Nzola a partecipare allo sviluppo del gioco, svolgendo la funzione di vertice, in alcuni casi addirittura anche all’interno della propria metacampo. Caratteristica del sistema di gioco 433 è lo sviluppo su corsie esterne per ricercare combinazioni di catena terzino-mezzala-esterno.

Lo splendido approccio alla gara dei padroni di casa è testimoniato dal dato degli XG al minuto 15 Napoli 1,57 Spezia 0,12 (fonte understat )

La qualità del gioco del Napoli è rimasta su buoni livelli per tutto il primo tempo, seppure con una minore produzione di occasioni da gol. Il primo tempo terminato sullo 0-0 conferma la superiorità della squadra di casa in termini di XG:  Napoli 2,10 Spezia 0,15. Poco più che nulla la produzione offensiva degli ospiti che raramente impensieriscono gli avversari; una potenziale opportunità nasce al minuto 36 in seguito alla scelta di tenere alti tre giocatori su corner contro.

Le mosse dei due allenatori hanno condizionato in modo positivo la partita nel secondo tempo:

  • All’intervallo Italiano inserisce Pobega nel ruolo di mezzala sinistra al posto di Deiola che aveva invece occupato la posizione di interno destro, nella quale si sposta Maggiore. Il neo entrato garantisce alla squadra maggiore forza fisica sia nel contrasto in fase di non possesso, sia nei più frequenti inserimenti senza palla in fase offensiva. Inoltre sostituisce l’attaccante esterno destro Agudelo con Gyasi, anch’esso risulterà importante nella fase finale della gara, quando il mister lo sposterà in posizione più centrale a supporto di Nzola.
  • Dopo 8 minuti dall’inizio del secondo tempo Gattuso decide di inserire un attaccante forte fisicamente, Petagna, e la mossa darà i suoi frutti dopo soli 5 minuti, con il gol del vantaggio segnato proprio dal neo-entrato.

Trovato il gol del vantaggio la strada sembrerebbe in discesa per la squadra di casa ma un ingenuo intervento di Fabian Ruiz determina la concessione di un calcio di rigore per lo Spezia, trasformato da Nzola. Subentra ora negli uomini di Gattuso l’inevitabile ansia da risultato; nella clip due differenti costruzioni dall’esito opposto, la prima subito dopo il gol del vantaggio, la seconda invece poco dopo aver subito il pari. Al minuto 76 Gattuso inserisce forze fresche con Elmas al posto di Zielinski e Lobotka per Bakayoko; un minuto dopo Italiano si trova a dover gestire l’inferiorità numerica dovuta all’espulsione del centrale difensivo Ismajli e, come detto sopra, decide di accentrare Gyasi alle spalle di Nzola. Lo Spezia gioca quindi gli ultimi 13 minuti con lo schieramento 4311, dopo inserimento di Erlic nella linea a 4 e sacrificio del talentuoso Farias.

Da una costruzione lunga dello Spezia in cui Nzola vince il duello aereo e Gyasi riceve la spizzicata nasce il gol della vittoria spezzina.

A 7 minuti dalla fine, sull’inaspettato risultato di 1-2, Gattuso decide di inserire un altro attaccante di peso, Llorente, togliendo dal campo Fabian Ruiz. L’assedio finale del Napoli non è però caratterizzato dalla necessaria lucidità e basato in maniera eccessiva su cross al centro dell’area. Dopo 6 minuti di recupero gli ospiti possono così festeggiare una clamorosa vittoria ma, ad onor del vero, è difficile definirla meritata per una squadra che al termine della gara vanta un valore di 4,01 XGA. Va però riconosciuto che lo Spezia, oggettivamente inferiore per caratura di squadra, non si è limitato ad una partita di puro contenimento ed ha capitalizzato a suo favore le occasioni create: “la Fortuna aiuta gli audaci!”.

Detto ciò, risulta difficile per Gattuso spiegare la sconfitta di una squadra che ha avuto tale produzione offensiva. Partite come questa sono il manifesto dell’imprevedibilità del calcio e, forse, il motivo della sua popolarità!

 

 

 

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