Il Chelsea ha spaventato il Real Madrid
Se nell’altra semifinale di Champions League sono arrivate le due squadre, PSG e Manchester City, che sembravano quelle meglio attrezzate e date comunemente per favorite, la semifinale tra Chelsea e Real Madrid è stata per certi versi inaspettata con due squadre con una stagione caratterizzata da alti e bassi ma che hanno saputo trovare una spinta decisiva nel momento più importante della stagione.
Se per gli spagnoli la spinta è arrivata dall’interno con Zidane che ha saputo compattare la squadra e i senatori pluripremiati (il centrocampo, più Karim Benzema) che hanno alzato i giri del motore, per gli inglesi l’abbrivio è stato esterno con il subentro di Tuchel in panchina che ha riportato entusiasmo e proposto nuove idee di gioco molto interessanti.
Ne è uscita fuori una partita intrigante con il Chelsea capace di mettere alle corde il Real Madrid, in gran difficoltà specialmente nel primo tempo e aggrappato al solito Benzema, autore di un altro gol favoloso.
Il gran primo tempo del Chelsea
Tuchel si presenta a Valdebebas per il primo atto della semifinale con un 3-5-2 con Werner e Pulisic di punta supportati da Mount e Kanté nei mezzi spazi. Zidane sceglie di mettersi sostanzialmente a specchio con la difesa a 3, ancora orfana di capitan Ramos ma con il ristabilito Varane, Marcelo e Carvajal sugli esterni e Vinicius in posizione più centrale, vicino a Benzema.
I padroni di casa hanno deciso di orientarsi a uomo nella loro pressione, sia in zone avanzate di campo, sia quando costretti a difendersi più bassi: per pareggiare il numero dei difensori dei blues Modric avanzava sulla linea di Vinicius e Benzema a prendere il braccetto sinistro avversario con Casemiro e Kroos rispettivamente su Jorginho e Kante.
Il Chelsea è riuscito però per larghi tratti della gara a sfruttare questa situazione in quanto Casemiro, per seguire Jorginho, era costretto ad avanzare lasciando spazi tra le linee sempre ottimamente riempiti, soprattutto da Pulisic

I tocchi di Pulisic durante il match (fonte Whoscored): tanti palloni toccati tra le linee
Il palleggio del Chelsea è stato così, sornione, nella prima fase per poi accelerare il suo ritmo non appena un uomo veniva trovato tra le linee

Jorginho si gira su Casemiro e trova un interessante pallone in diagonale verso Pulisic tra le linee

Pulisic allarga immediatamente sulla fascia dove Azpilicueta arriva con i tempi giusti

Si apre spazio centralmente e Kante ci si butta con grande scelta di tempi, passando davanti a Kroos che non può reggere il suo ritmo

E qui ulteriore rifinitura di Kante che appoggia di prima, di tacco, verso l’accorrente Pulisic che si trova fronte alla porta
Il Real, di contro, ha provato ad avanzare con le consuete rotazioni, soprattutto sulla fascia sinistra dove Kroos, Nacho e Marcelo si sono frequentemente interscambiati, ma il palleggio è stato lento e sempre ben letto dalla difesa del Chelsea

Il Real Madrid muove la catena di sinistra con Nacho che si allarga, Kroos che viene a fare il braccetto di sinistra e Marcelo che occupa il mezzo spazio
Deludente, poi, la prova di Vinicius: Zidane aveva scelto di affiancarlo a Benzema per togliergli compiti più gravosi in fase di copertura, per sfruttare la sua velocità in contropiede in maniera simile a quello che era successo contro il Liverpool. Ma il brasiliano si è estraniato dalla partita con soli 22 tocchi e una posizione fin troppo defilata che alla fine non gli ha permesso di essere nel vivo del gioco

Heat map di Vinicius (fonte Whoscored): come si vede, il brasiliano è stato poco presente in generale, ma ancor meno nella porzione centrale del campo
La partita di Kanté
La partita di Kanté è stata eccellente in ogni aspetto, anche più di quello che i freddi numeri possono raccontare. Ogni tocco di palla, ogni lettura difensiva, ogni inserimento è stato di alto livello. Non si scoprono oggi le sue qualità, ma vederlo giocare così contro quello che è stato (e si sta dimostrando tutt’ora) il centrocampo più forte del mondo è stato un bel vedere.
N’Golo KANTE y su partido penalizando los malos acosos de la presión del Real Madrid. A partir de su capacidad para reconocer dónde debe de estar con el timing exacto y la trayectoria previa, permitió al Chelsea coger la espalda del Madrid con facilidad. pic.twitter.com/72jX5zssxi
— Miquel Villarroya (@villarroya_) April 28, 2021
La cosa che ha impressionato maggiormente è stato vederlo sempre in controllo della situazione sia nello sbrogliarsi dalla pressione avversaria, sia nel recuperare il pallone, magari dopo una sua piccola imprecisione.
In definitiva, se fossimo in un incontro di pugilato, ai punti avrebbe probabilmente vinto il Chelsea. Ma il calcio non è ovviamente il pugilato e i blues si devono rammaricare di aver giocato così bene, ma essere usciti fuori con un pareggio che, per quanto li metta in una posizione di vantaggio, è un risultato ampiamente ribaltabile.
Dal canto suo il Real Madrid deve recuperare forze fisiche: dopo le due intense settimane tra quarti di finale e Clasico, la squadra di Zidane sembra aver tirato il fiato: due pareggi senza reti in campionato nelle ultime 3 partite e ora questa prestazione non positiva in semifinale di Champions. Hanno pesato ancor una volta le assenze (qui soprattutto quella di Mendy: Marcelo non sembra più avere la gamba per giocare a questi livelli), ma di sicuro i blancos dovranno fare un’altra prestazione al ritorno per avere ragione dei blues.
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