Liverpool-Manchester United: le due big inglesi si annullano
Il derby d’Inghilterra finisce con uno scialbo 0-0 che riflette bene le scelte fatte dagli allenatori, e il modo dei giocatori di condurre la gara. Uno scontro diretto senza vincitori né vinti, con un Liverpool padrone del gioco per quasi tutta la partita, mai veramente incisivo sotto porta, e lo United che esce indenne da una sfida così importante, alla quale si presentava addirittura come capolista.
Nella prima metà del primo tempo il Liverpool ha messo alle corde lo United. Un atteggiamento che si presagiva sia dalle parole di Klopp che dagli uomini scelti. Con Henderson e Fabinho centrali difensivi, Shaqiri come mezzala sinistra, l’assetto del Liverpool era spregiudicato, portato a mettere subito in difficoltà la squadra di Solskjaer.
Forse il norvegese si aspettava questo approccio, e si è adattato immediatamente. Il Manchester United si difendeva con un 4-4-2 scolastico, con Martial che si sposta a sinistra sulla linea dei centrocampisti, e Bruno Fernandes che invece affianca Rashford nella prima linea.

L’assetto difensivo dei Red Devils, molto attenti a coprire il campo sia in profondità che in ampiezza
Il Liverpool si assicurava subito la superiorità numerica in fase di costruzione, aiutato sia dall’atteggiamento dello United (che non pressava alto) sia dalla scelta di Klopp di impostare sempre con 3 uomini.

Thiago Alcantara effettua la salida lavolpiana, si abbassa fra i due centrali (che per l’occasione sono due centrocampisti adattati) e va a “dirigere” la squadra. Si rivelerà essere il giocatore in campo con più tocchi di palla in tutta la partita (122)

In questo caso è invece Alexander Arnold a rimanere bloccato, e a formare la linea di costruzione a 3, con Thiago Alcantara che va a cercare spazio alle spalle della linea di pressione
La scelta di abbassare Henderson come centrale difensivo è sembrata a molti innaturale, ma Klopp si è affidato al suo Capitano non solo perché in emergenza, ma anche perché sapeva che sul centro sinistra poteva dargli una soluzione di passaggio in più. Pur scegliendo di rischiare in copertura della profondità, Henderson in fase di possesso poteva portare palla per diversi metri, e quindi provare a costruire anche dal lato sinistro.

Henderson prova a spezzare la pressione avversaria attaccando il corridoio interno, Wijnaldum gli si avvicina per dargli una soluzione di passaggio, mentre Robertson è sempre largo a sinistra.
La sensazione, a fine primo tempo, è che Klopp si aspettasse di essere in vantaggio almeno di un gol a quel punto della gara, ma la sua scelta iper-offensiva non avesse prodotto tanto. Lo United ha passato tutto il primo tempo a difendersi in maniera ordinata e a provare ad attaccare in verticale e in velocità quando recuperava la palla.
L’andazzo del match non è cambiato neanche nel secondo tempo, con il Liverpool sempre padrone del campo (quasi il 65% del possesso palla solo nella seconda frazione di gioco)
Un’altra curiosa scelta di Klopp è stata quella di schierare Shaqiri quasi come mezzala tutto fare. Ancora una volta il tecnico tedesco ci mette di fronte ad una delle grosse verità del calcio moderno: i ruoli non esistono più, ma esistono le funzioni. Lo svizzero ha la funzione, all’interno del match, di muoversi per tutto il centro destra, e con i suoi movimenti di influenzare lo schieramento avversario per lasciare più spazio possibile all’uomo più pericoloso del Liverpool: Mohamed Salah.

In questo caso Shaqiri riceve vicino alla linea laterale. La sua posizione costringe Shaw a stringere e lasciare spazio alle sue spalle. Salah va a stringere, proprio nell’half space e costringe di conseguenza Fred ad abbassarsi notevolmente (quasi a creare una linea a 5). Shaqiri a questo punto potrebbe servire nello spazio Thiago Alcantara, ma decide di andare lungo verso l’area di rigore.
Proprio a metà del secondo tempo il Liverpool riesce a creare occasioni più pericolose, ma non riesce ad arrivare al gol. Così Solskjaer prova ad inserire dalla panchina Cavani, cambiando assetto alla sua squadra.
Con l’uruguaiano al centro dell’attacco, Rashford si è spostato sul lato sinistro del campo, e lo United è di fatto passato ad un 4-2-3-1. L’atteggiamento della squadra mancuniana non è poi cambiato così tanto, tuttavia. L’enfasi maggiore veniva data soprattutto alle transizioni offensive, e non è un caso che la più grossa occasione di tutto il match, capitata sui piedi di Bruno Fernandes al 74′, sia arrivata proprio da un’iniziativa di Rashford sul lato mancino del campo.

Rashford riceve e stringe verso l’area di rigore, poi serve Shaw che si è sovrapposto con tempismo. Il terzino metterà la palla al centro per Fernandes, che non riuscirà poi a segnare
Nonostante i tentativi finali, le due grandi rivali finiranno per annullarsi a vicenda, forse più impaurite da una sconfitta che vogliose di vincere. Un pareggio che probabilmente fa contento Solskjaer, che esce indenne da Anfield e ancora al primo posto, un risultato che invece potrebbe a prima vista preoccupare Klopp ma che, guardando la prestazione della squadra (ancora una volta in emergenza), potrebbe anche starci… uno 0-0 che in realtà rende felice Pep Guardiola, che proprio alla vigilia del suo 50esimo compleanno ha battuto per 4-0 contro il Crystal Palace e con una partita da recuperare è virtualmente al primo posto.
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