Nell’anticipo serale della 34° giornata di serie A il Milan batte il Benevento per 2 a 0, voltando pagina dopo i due scivoloni consecutivi contro Sassuolo e Lazio. Risultato che non è mai stato in discussione fin dal gol iniziale di Calhanoglu che ha sbloccato il match, nonostante i giallorossi abbiano creato qualche grattacapo di tanto in tanto a Donnarumma.
La gara ha confermato il momento di convalescenza delle due squadre, che si sono mostrate impaurite dal mancato raggiungimento dell’obiettivo finale prefissato. Entrambe hanno mostrato ripetutamente il fianco alle transizioni offensive dell’avversario, confermando di accusare la coda finale della stagione.
PRIMO TEMPO
Sia Pioli che Inzaghi decidono di non attuare stravolgimenti ai propri schieramenti fidati, toccando solo alcune pedine. Tra i padroni di casa torna titolare Zlatan Ibrahimovic al centro dell’attacco dopo quasi un mese. Leao vince il ballottaggio con Rebic come spalla dello svedese, mentre in difesa Dalot e Romagnoli rimpiazzano gli acciaccati Calabria e Kjaer. Anche il Benevento non modifica il suo 4-3-3: Lapadula è preferito a Gaich in avanti, affiancato da Iago Falque e Improta. Viola stabile in cabina di regia, ai suoi lati Ionita e Dabo.
Dopo un avvio a ritmo piuttosto sostenuto, al sesto minuto si rompe già l’equilibrio della partita: dopo un giro palla nella propria metà campo, un incrocio di movimenti in verticale tra Ibrahimovic e Calhanoglu genera uno spazio libero sulla trequarti nel quale Kessié e il turco combinano con Saelemaekers. La difesa del Benevento non riesce a compensare al disordine creato dal movimento dei milanisti, e un velo dell’ivoriano regala al numero 10 rossonero la palla dell’1 a 0.

Ibrahimovic viene incontro al portatore di palla mentre Calhanoglu allunga la difesa, creando lo spazio tra le linee per rifinire l’azione.

Caldirola esce fuori tempo su Calhanoglu liberando una voragine a centro area, Glick non riesce a stringere e con un gioco a due il Milan va a concludere.
Nonostante la doccia gelata, il Benevento non si perde d’animo e dopo pochi minuti ha già l’occasione per riportare in parità il risultato, ma Lapadula liberato solo davanti a Donnarumma si fa rimontare da Dalot.

Iago Falque gioca di sponda per Viola. Ionita attacca lo spazio alle sue spalle craendo un’indecisione in Tomori, che deve scegliere se accorciare su di lui o seguire Lapadula. Sul lancio d’esterno di Viola Lapadula si presenta davanti a Donnarumma.
È però il Milan nei minuti seguenti a legittimare il vantaggio mandando ripetutamente diversi uomini al tiro. È in particolare la libertà di movimento di un ispirato Calhanoglu a far saltare il sistema di coperture degli ospiti, ma prima Ibrahimovic e poi Leao non capitalizzano le opportunità a disposizione.

Calhanoglu si abbassa a prendere palla dai centrali, a uscire è direttamente Viola che però scopre lo spazio a protezione della difesa.

Lo spazio viene sfruttato da Ibrahimovic che cuce la manovra allargando sull’esterno. Dallo sviluppo dell’azione nasce una doppia occasione in area di rigore.
Dopo una prima parte intensa con diverse occasioni, il ritmo della gara si abbassa col passare dei minuti. Il Milan cerca il raddoppio forzando giocate in verticale verso gli esterni, mentre il Benevento si appoggia a Iago Falque e Improta nei mezzi spazi sulla trequarti per risalire il campo con più pazienza. In entrambi i casi però imprecisioni tecniche vanificano potenziali occasioni, e i frequenti cambi di possesso all’altezza del centrocampo spezzettano la partita, che non vede cambiare il risultato al fischio finale del primo tempo.
SECONDO TEMPO
Al rientro dagli spogliatoi Tonali prende il posto di un Bennacer già ammonito e a rischio espulsione.
A inizio ripresa è il Milan a creare i presupposti per il raddoppio. I ragazzi di Pioli sfruttano una falla nel posizionamento del Benevento, che tiene le due linee molto strette e lasciano sempre uno sfogo libero sul lato debole.
Al 53’ Dalot dopo una buona progressione regala a Calhanoglu il pallone della doppietta che il turco spara fuori. Dopo sette minuti, arriva il gol: Theo Hernandez finalizza un’azione iniziata proprio da una sua risalita palla al piede, ribadendo in rete una respinta di Montipò sul tiro di Ibra.

Dalot riceve uno scarico da Tonali, le due linee da tre del Benevento sono strette e spostate sul lato palla. Ma nessuno è pronto a uscire in pressione sul ribaltamento di fronte. Theo risale il campo palla al piede e alla fine dell’azione è lui stesso a spingere la palla in rete con un tap in.
Dopo la rete del 2 a 0, nel corso del secondo tempo la gara scorre via senza particolari sussulti. Le squadre cominciano a sfilacciarsi allungando le distanze tra i reparti. Il Milan controlla la partita alternando momenti di possesso orizzontale a transizioni veloci per cercare il gol che chiude la gara, mentre Inzaghi fa entrare Gaich e Roberto Insigne per dare nuova verve a un Benevento che di tanto in tanto si affaccia dalle parti di Donnarumma ma senza più concludere pericolosamente in porta. Il risultato finale non cambia più, la partita finisce 2 a 0.
CONSIDERAZIONI FINALI
Una vittoria che ha il sapore di una vera boccata d’ossigeno per il Milan che rimane aggrappato al treno della qualificazione Champions, ricucendo parzialmente i due strappi subiti nell’ultima settimana.
Per il Benevento invece continua invece il periodo shock, scivolando al terzultimo posto e rischiando una retrocessione che avrebbe dell’inaspettato dopo un incoraggiante girone d’andata. L’ultima vittoria dei campani risale al 6 gennaio scorso contro il Cagliari, prossimo avversario dei giallorossi la prossima settimana.
La partita è stata caratterizzata da tanti errori tecnici e tattici individuali, sintomo che quando il campionato si avvia alla volta finale con l’obiettivo finale che rischia di svanire dopo gli sforzi di un anno intero, sale in cattedra la paura di sbagliare.
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