Nel calcio tre mesi possono essere un tempo molto lungo, così tanto da far sembrare ingenui i giudizi espressi solo una manciata di settimane prima. La sconfitta subita dal Manchester City nella partita d’andata sanciva uno dei punti più bassi della gestione Guardiola.

Gli sforzi fatti dal tecnico catalano per rendere la propria squadra meno vulnerabile, avevano tolto imprevedibilità alla manovra offensiva. Mai il Manchester City aveva avuto tanta difficoltà a trovare la rete.

Allo stesso tempo, Josè Mourinho sembrava aver ritrovato il tocco dei tempi d’oro, mettendosi in tasca lo storico avversario in maniera fin troppo semplice, quasi scontata, cominciando a rendere credibile una candidatura al titolo.

Invece dopo quella sconfitta il City non ha più perso, anzi quella di ieri è la vittoria numero 16 di fila, mentre il Tottenham langue mestamente a metà classifica.

Guardiola è tornato alle origini

Il tecnico catalano, nei giorni scorsi, ha raccontato che il punto di non ritorno non fu effettivamente la sconfitta contro gli Spurs, ma il pareggio casalingo contro il West Brom.

Dopo quella partita ha deciso di mettere da parte alcune delle idee che aveva adottato per rendere la squadra più stabile, ritornando alle basi del suo gioco di posizione.

Il doppio pivot di centrocampo è stato messo in soffitta, con Rodri che veniva invece affiancato da i 2 “falsi” terzini,  le ali sono tornate a rimanere più alte, con i piedi quasi sulla linea laterale e i due “8” che si alzano a fianco della punta.

2-3-5 Manchester City

La piramide invertita del Manchester City a cui si contrappone il 4-2-3-1 di Mourinho

 

La fluidità ritrovata del Manchester City

L’inserimento di Joao Cancelo nei meccanismi di Guardiola è stato più lungo del previsto, ma la sua promozione sull’out di destra al posto di Walker è stata una delle chiavi della rinascita dei Citizens.

La qualità dell’esterno portoghese, che in fase di possesso diventa un vero e proprio regista, ha permesso a Guardiola di migliorare notevolmente la progressione del pallone.

Contro gli Spurs, l’ex juventino, ha messo in crisi il sistema di marcature pensato da Mourinho. Se il suo marcatore, Son, lo seguiva, allora c’era spazio per la ricezione in fascia di un compagno.

Son segue a uomo Cancelo, Bernardo allora si allarga per ricevere il cambio gioco di Laporte.

Se invece Son, decideva di allargarsi per aiutare il terzino, allora Cancelo poteva ricevere nel cuore del centrocampo avversario.

Stones riesce bene a mascherare le sue intenzioni ed inganna Son, riuscendo a trovare Cancelo in posizione di mezzala, libero di ricevere e girarsi.

Un’altro dei meccanismi che ha mandato in tilt la difesa degli Spurs erano i movimenti da falso 9 di Gabriel Jesus.

L’attaccante brasiliano veniva incontro, attirando i difensori centrali avversari fuori posizione e gli spazi che si creavano erano immediatamente attaccati da Bernardo Silva e sopratutto da Gundogan, che ha giocato in costante proiezione offensiva.

Posizioni medie Manchester City

La posizione media dei giocatori del City. Gundogan, il numero 8, sarà il giocatore  più in “alto” a fine partita.

Il gol del 3 a 0 avveniva proprio sfruttando questi movimenti sincronizzati. Il Manchester City faceva pazientemente girare il pallone, tornando indietro fino al portiere. Non appena Ederson riceveva palla, Jesus veniva incontro, portandosi dietro Davinson Sanchez e Gundogan attaccava immediatamente la profondità.

L’impressionante range di passaggio di Ederson trasforma un giro palla difensivo in un’azione da gol.

 

Il Manchester City dà ragione all’algoritmo

Anche quando languiva in dodicesima posizione e sembrava che Guardiola non riuscisse a trovare il bandolo della matassa, l’algoritmo del sito FiveThirtyEight continuava a dare i Citizens come favoriti al titolo, prendendosi non pochi sberleffi.

Invece le ritrovate certezze, unite alle difficoltà delle rivali, hanno dato clamorosamente ragione al sito di statistiche americano, che adesso veleggia in testa con punti di vantaggio sui cugini dello United .

Per Josè Mourinho le uniche speranze di portare a casa un titolo invece risiedono nelle coppe. In finale di coppa di lega affronterà proprio il Manchester City, mentre in settimana riprenderà l’Europa League.

Ma il lavoro che aspetta il tecnico portoghese è tanto. Gli Spurs sono stati semplicemente inoffensivi, riuscendo a centrare la porta difesa da Ederson, solamente su calcio di punizione.

 

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