Considerando la complicata vigilia della partita con una squadra ridotta all’osso e un Atletico Madrid sempre più galoppante in campionato, la vittoria del Real Madrid contro il Valencia è stata scintillante.
Zidane stilando la lista dei convocati aveva potuto contare su soli 19 giocatori (di cui 3 portieri e 3 giovani senza esperienza in prima squadra) con assenze pesantissime a livello tecnico e di leadership come quelle di Sergio Ramos, Hazard e Valverde. Se aggiungiamo l’infortunio occorso a Carvajal nel primo tempo, si capisce bene lo scoramento del tecnico francese di fronte a questa lunghissima lista di problemi che sta minando la stagione.
Il dominio tecnico del Real Madrid
Pur tra le difficoltà, ha risposto presente sfoderando una prova totalmente dominante a livello tecnico ed emotivo. Gran parte del merito va attribuita all’ottima partita degli interpreti, quasi tutti in giornata.
In particolare il Real Madrid ha costantemente eluso la pressione alta del Valencia costruendo troppo facilmente presupposti per creare azioni pericolose

Mend sembra chiuso con i giocatori del Valencia sul lato palla, ma riesce a trovare una traccia rischiosa ma efficace per Modric

Il croato è già alle spalle del centrocampo del Valencia e può duettare con Toni Kroos per una transizione veloce

Subito la palla viaggia sul lato debole, attaccato da Vasquez che porta palla fino ai pressi della trequarti avversaria
Anche nelle fasi di attacco posizionale, questi principi dell’attacco con sovraccarico di una fascia per poi attaccare il lato debole sono stati il grimaldello per aprire una difesa del Valencia comunque tutt’altro che irreprensibile.
Mirabile, in questo senso, il gol del raddoppio del Real Madrid, con Toni Kroos, arrivato al termine di un’azione manovrata

Il Valencia copre il centro compattando le linee: la soluzione è ribaltare velocemente il campo per trovare impreparata la difesa

Fondamentale il lavoro di Modric che si riposiziona per formare un triangolo con la catena di destra

Difatti, non appena il pallone arriva ad Asensio il croato attacca lo spazio libero creando scompensi nella difesa avversaria

Modric attira a sé l’uomo e libera spazio per l’accorrente Vasquez (che servirà Kroos per il gol del raddoppio)
La rete del 2-0, arrivata quasi alla fine del primo tempo, ha definitivamente tagliato le gambe agli ospiti che anche nella ripresa sono sembrati in balia dei blancos che hanno fatto girare palla a piacimento.
Pur se nel secondo tempo la sfida è stata apparentemente più equilibrata (si veda il nudo dato del possesso palla: 54% a 46% per il Real Madrid), sono stati comunque i campioni in carica a gestire con sicurezza i ritmi della gara, anche se non hanno mai affondato veramente il colpo

Benzema si allarga sulla sinistra, mentre Mendy va ad occupare uno spazio più centrale

Sul successivo giro palla è proprio Mendy ad attaccare la profondità sul lancio di Kroos

Lo scatto prende impreparata la difesa del Valencia che deve rincorrere e aprire spazi centrali dove si butta Benzema

Il quale riceve palla, ma l’azione sfuma a causa della poca concretezza mostrata dal Real nella seconda metà dell’incontro
Il Valencia si è mostrato avversario impalpabile nei confronti del blancos. La squadra di Gracia non ha mai impensierito Courtois (se si eccettua un tiro dalla lunghissima distanza di Maxi Gomez) andando solo 4 volte al tiro e producendo la miseria di 0.06 xG: il valore degli xG, si sa, non può essere preso come chiave di lettura universale, ma in questo caso racconta bene le difficoltà degli ospiti di imbastire una qualsiasi azione offensiva.
In più la prestazione del Real Madrid è stata di altissimo livello. Modric e Toni Kroos hanno organizzato la manovra manipolando con facilità lo schieramento avversario. Il tedesco ha effettuato oltre 100 passaggi con una precisione del 94%, alternando movimenti da braccetto di sinistra ad altri oltre la prima linea di pressione avversaria.
Inoltre bisogna sottolineare la buona prova della difesa: senza Sergio Ramos, più di qualche volta Raphael Varane era sembrato sperduto come un giovane alle prime armi. Dopo la doppietta della scorsa giornata, invece, il francese ha guidato con carisma la linea insieme a un Nacho aggressivo e allo stesso tempo propositivo.
Bisogna dividere i meriti con le deficienze di un avversario che ha quasi rinunciato a scendere in campo, certo, ma in vista del ritorno della Champions League, il Real Madrid sembra dare risposte positive, soprattutto nei suoi leader tecnici. Quelli che, quando si alza il livello dello scontro, possono fare la differenza.
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