Le 4 qualità che vi faranno innamorare di Marcos Llorente
Ci sono partite che possono rappresentare un totale turning point nella vita di un calciatore. Nel caso di Marcos Llorente questa partita porta la data dell’11 marzo 2020; competizione: Champions League; palcoscenico: Anfield Road di Liverpool; contesto: ritorno degli ottavi di finale contro i campioni d’Europa in carica, che devono recuperare l’1-0 patito nella sfida di andata al Wanda Metropolitano.
Pochi all’inizio della partita avrebbero potuto pronosticare l’incredibile montagna russa, durata ben 120 minuti, nell’ultimo grande spettacolo (allestito imprudentemente) del calcio pre-covid. Il Liverpool attacca, ma nei 90 minuti regolamentari riesce a trovare solo un gol.
Nei supplementari Firmino manda i suoi sul 2-0. Ma, quando la strada verso i quarti sembra lastricarsi di piastrelle reds, entra in scena Marcos Llorente che fredda un colpevole Adrian per ben 2 volte regalando ai suoi un’insperata qualificazione (sigillata addirittura dal 2-3 di Morata nell’ultimo minuto disponibile).
Alla ripresa delle competizioni, quel giocatore che faticava a imporsi nelle rotazioni del Cholo e non era ben chiaro in quale posizioni rendesse al meglio, si è trasformato in un insostituibile factotum del centrocampo colchoneros.
E nell’Atletico Madrid 2020/2021 che sta letteralmente cannibalizando la Liga Marcos Llorente brilla sempre di più, dimostrandosi uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Il classe ’95 ha infatti già raccolto 7 gol e 6 assist (una contribuzione ogni 141 minuti) e soprattutto questi sono stati ben distribuiti e ben piazzati (in momenti decisivi o difficili per la sua squadra), accrescendo di conseguenza la percezione del suo impatto in questa stagione
Formazione e qualità fisiche di Llorente
Marcos Llorente nasce a Madrid, nel 1995. È ben strutturato fisicamente con 74 chili distribuiti su 184 centrimetri e questo rappresenta un vantaggio nella protezione del pallone nella quale non si affida solo alla sua tecnica innata, ma anche al suo fisico, capace di tenere botta. Muove i suoi primi passi con la seconda squadra del Real Madrid, prima di approdare con la formazione dei grandi dove però non avrà mai fortuna.
La sua esperienza con le merengues (inframezzata da un anno in prestito all’Alaves, insieme a Theo Hernandez) lo vedrà scendere in campo solo in 39 occasioni, per lo più in spezzoni di partite. Poi, nel 2019, il salto della barricata con il trasferimento all’Atletico Madrid dove Simeone lo ha affilato rendendolo una delle armi più pericolose a sua disposizione. Quest’anno, però, sembra aver fatto un salto di qualità nella lettura dei tempi di gioco e delle situazioni, mettendo in mostra un ventaglio di qualità notevole
Inserimento negli half space
Nel calcio fluido e dinamico di oggi (del quale l’Atletico dà una personalissima e riuscita interpretazione) l’occupazione degli half spaces riveste un’importanza sempre maggiore: sono spazi intermedi da cui giocatori talentuosi possono rifinire e che costringono la difesa avversaria a delle scelte che possono essere punite.
Marcos Llorente quest’anno ha spostato la sua posizione nel mezzo spazio destro, trovando un’ottima intesa con Trippier: le combinazioni tra i due sono state tra le giocate più cercate dai colchoneros. Molto spesso questa soluzione si coniuga con l’attacco alla profondità: generalmente il terzino o l’esterno avversario vengono attirati esternamente da Trippier e così si apre lo spazio per Llorente per allungare la difesa avversaria.

Nella gara di Champions contro il Lokomotiv Mosca questa soluzione è stata utilizzatissima: il pallone arriva a Trippier su cui esce il terzino avversario e così si apre lo spazio per Llorente

Il centrocampista avversario non assorbe il suo taglio correttamente dandogli successivamente il tempo di provare a concludere
L’asse di destra è potenzialmente letale quando l’azione viene velocemente ribaltata da un lato all’altro del campo con gli avversari che hanno ovvie difficoltà a coprire l’ampiezza

Qua c’è un cambio di campo verso Trippier con la difesa del Getafe costretta a scivolare lateralmente

Llorente può inserirsi nello spazio che si crea alle spalle del terzino, rubando il tempo al mediano avversario
I cutbacks di Llorente
Molto spesso, quindi, Llorente si trova in un’ottima posizione per poter rifinire. Anche in questo fondamentale ha sviluppato ottime capacità di lettura della situazione e dei tempi di gioco. Attaccando la profondità il talento madrileno ha la possibilità di arrivare con frequenza sul fondo. Qui, poi, premia l’inserimento dei suoi compagni di squadra con dei precisi e taglienti cut-backs verso il centro dell’area.

Contro il Bayern Monaco, l’assist più bello: dopo lo scambio con Trippier, Llorente arriva quasi sulla linea di fondo

In questo momento sembra perdere il tempo per il cross, ma in realtà è una pausa studiata per permettere ai suoi compagni di posizionarsi al meglio in area di rigore

E difatti il pallone passa, incredibilmente, e raggiunge Joao Felix che anticipa il diretto marcatore e mette dentro il gol decisivo per vincere la partita
Visione di gioco
Marcos Llorente, da buon centrocampista centrale di formazione, ha nelle sue corde anche una buona visione di gioco, oltre che qualità nel passaggio. In alcune partite, infatti, è stato utilizzato da Simeone in una posizione più arretrata, formando con Koke la coppia mediana davanti alla difesa.
Anche in questo caso, il classe ’95 si è disimpegnato bene giocando spesso a due tocchi e alternando passaggi lunghi ad altri più conservativi a seconda delle necessità

Trippier è molto largo sulla fascia destra, Llorente lo vede e pensa immediatamente a servirlo per creare problemi alla difesa avversaria

Il filtrante è preciso e geniale andando a rompere la linea della Real Valladolid. Da notare come l’Atletico attacchi perfettamente i 5 corridoi verticali

Trippier di prima verso Lemar che firma il gol del vantaggio. Ma prima tutti a scuola di third pass da Llorente
Pressing a tutto campo
Il raffinato lavoro di qualità che Llorente svolge con la palla, non può comunque offuscare quello che lo stesso centrocampista svolge in fase di non possesso. Infatti, si è dimostrato uno dei giocatori più proattivi e in particolare uno di quelli che riesce con maggior facilità a innescare la pressione seguendo trigger ben precisi.
Le sua capacità permettono di accorciare la squadra sia in avanti, sia lateralmente riducendo quindi le linee di passaggio avversarie. Ciò è confermato anche dai dati statistici: secondo Fbref, infatti, Llorente è il giocatore con più azioni in pressione tra i colchoneros (325; il secondo, Koke, è a 280), primeggiando anche in quelle portate nella porzione offensiva di campo (154) e nella trequarti offensiva (99).

La palla viene recuperata dalla difesa del Real Madrid, ma Llorente rimane in agguato

Mendy compie un passaggio orizzontale molto rischioso verso Casemiro: Llorente intuisce e attacca la linea di passaggio

E recupera infine la palla consentendo una nuova azione offensiva all’Atletico (in posizione favorevole)
In questa stagione Llorente è sbocciato e ora, a 26 anni, è uno dei centrocampisti più completi in Spagna, ma anche in Europa. Parte del merito va ovviamente attribuito a Simeone bravo a dare direzione ai suoi impulsi ed efficacia alle sue notevoli qualità tecniche e fisiche. In ultimo, bisogna sottolineare anche la duttilità del colchonero: mezz’ala di inserimento, centrocampista in una mediana a due e persino, nella partita di Liga contro il Cadiz, laterale destro a tutta fascia per esigenze contingenti.
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