Il ritorno della Lazio alla fase ad eliminazione diretta della Champions League si trasforma in un mezzo dramma. Il Bayern Monaco campione d’Europa frantuma tutte le certezze della squadra di Inzaghi, andando in vantaggio di 3 reti nel primo tempo, per poi gestire la gara nel secondo tempo, mettendo una grossa ipoteca sul passaggio ai quarti.

Nonostante alla vigilia della gara la Lazio fosse circondata da un discreto ottimismo, figlio del periodo non proprio positivo per il Bayern, il campo ha dato decisamente altri segnali.

Un primo tempo in cui la superiorità dei campioni in carica è così grande da essere quasi imbarazzante. La squadra di Flick ha gestito la palla sempre con sicurezza, scegliendo di non alzare i terzini (Davies e Sule) senza palla, e facendoli partecipare alla costruzione insieme ai centrali.

1 Lazio-bayern - giropalla bayern monaco

La novità principale per il Bayern è ovviamente la posizione di Sule, piazzato a destra ma non con compiti conservativi, ma come un vero terzino destro. In questa lavagna tattica notiamo l’atteggiamento passivo della Lazio sul giro palla del Bayern.

Il Bayern ha utilizzato principalmente la zona destra del campo per costruire le azioni più pericolose del primo tempo, nonostante come terzino giocasse Sule, decisamente fuori ruolo. La Lazio è stata pigra ed imprecisa ad evitare le ricezioni di Kimmich da quel lato e a chiudere sul terzino della squadra di Flick, così ogni palla arrivata sulla trequarti è stata letale.

2 Lazio-bayern - primo gol

Qui ancora Sule che si sovrappone sulla destra e scambia con Sané, che stringe la propria posizione dentro il campo

Si è discusso da subito del gol che ha sbloccato la gara, mettendo tanta enfasi sull’erroraccio di Musacchio, senza però sottolineare bene come l’azione del Bayern si sia sviluppata, come la squadra bavarese abbia forzato la giocata sbagliata dall’argentino.

Lewwandowski, con il suo 30esimo gol stagionale, il 72esimo nella storia della Champions League, ha superato Raul Gonzalez Blanco nella classifica all-time della storia dei marcatori della competizione europea più prestigiosa, piazzandosi al terzo posto dietro gli immortali Ronaldo e Messi.

3 Lazio-bayern - primo gol

Luis Alberto è stato sempre in ritardo in fase difensiva, attratto dalla posizione di Sule ma sempre lontano dai compagni di reparto. Con dei continui laser pass diretti verso la trequarti il Bayern ha creato confusione totale nel sistema di Inzaghi. Da questa combinazione nello stretto fra Sané e Kimmich nascerà poi l’errore di Musacchio

Un altro esempio di come il centrocampo della Lazio andava in continua inferiorità numerica, e dilatandosi andava a creare lo spazio perfetto per le giocate dei tedeschi

Il gol dello 0-1 ha dato l’avvio alla fase più brillante del match del Bayern, che ha messo in luce tutto il meglio del repertorio, con il suo gioco avvolgente, un possesso palla con il chiaro obiettivo di far muovere gli avversari per poi verticalizzare in maniera letale sui trequartisti ed andare ad occupare l’area con continuità.

Il secondo gol, il primo di Musiala in Champions League, è un chiaro esempio: La Lazio è stata sballottata da un lato all’altro del campo, il 42 riceve palla sulla trequarti con tutto lo spazio per stoppare e tirare

 

La Lazio ha avuto le sue chance in contropiede dopo il doppio vantaggio dei bavaresi, ma ha sfruttato sempre male le transizioni positive (come previsto in particolare sul centro-destra) non trovando mai il giusto killer instinct per finalizzarle e provare a riaprire la partita.

Così, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, si sono aperte le praterie per Coman, e di conseguenza per lo 0-3, che ha chiuso il primo tempo.

Nella seconda frazione di gioco la Lazio è riuscita a limitare i danni dopo aver subito il 4-0, riuscendo pure a segnare il gol della bandiera. I ragazzi di Inzaghi hanno indirizzato il pressing sui giocatori del Bayern con più convinzione, allo stesso tempo anche i bavaresi hanno allentato la tensione nella loro prestazione, preferendo un giro palla più lento e non mettendosi più in mostra con le solite combinazioni velocissime sulla trequarti.

La squadra di Flick è stata semplicemente superiore a quella di Inzaghi, da tutti i punti di vista. Ovviamente quello tecnico (nonostante le tante assenze, il Bayern rimane una squadra con giocatori di livello internazionale), quello tattico (la scelta di Sule come terzino destro ha messo in crisi il sistema laziale) ma anche e soprattutto quello mentale.

 

0 comments on Lazio-Bayern: il dominio dei campioni non è in discussione

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.