Protagoniste in positivo degli ultimi Mondiali, Inghilterra e Croazia sono le favorite del Girone D di Euro2020, e si affronteranno nella prima giornata del torneo. Subito dietro Scozia e Repubblica Ceca saranno le outsider di questo gruppo interessante dal punto di vista tattico.
Inghilterra
Se l’estate del 2018 aveva riportato l’Inghilterra a riassaporare l’ebbrezza di una semifinale mondiale attesa da 28 anni, la selezione di C.t. Southgate ambisce ora a portarsi a casa questo Euro2020 itinerante sì ma anche molto “casalingo”. Non è quindi un segreto che oltremanica si guardi a questo Euro2020 come una grande occasione da non perdere con le tre partite del girone e le eventuali semifinali e finali da giocarsi davanti al proprio pubblico nel tempio di Wembley. Ma non è solo il fattore campo a fare propendere le speranze in favore dei Tre Leoni: la rosa dell’Inghilterra è ulteriormente cresciuta per quanto riguarda profondità e qualità degli elementi e può contare su un gruppo solido che per gran parte ha già vissuto l’esperienza dei mondiali di Russia 2018.
La Rosa
La rosa presenta ottima qualità in tutti i reparti con ricambi validi per tutti i ruoli, ma è nel reparto offensivo che la nazionale inglese si distingue particolarmente con una batteria di opzioni forse unica in Europa. Il punto fermo è ovviamente il totem Harry Kane, forse unico vero insostituibile per l’uomo col gilet, Gareth Southgate. Ai suoi lati ampia scelta nel 4-3-3 o 4-2-3-1 preferito dal Ct: ad oggi i titolari potrebbero essere Foden e Rashford con Mount ambivalente come trequartista centrale nei tre dietro Kane o come mezzala di un centrocampo a tre.
Attenzione però al talento in ascesa di Jack Grealish, recuperato dall’infortunio e trascinatore dell’Inghilterra nelle amichevoli pre Europei. Meno chances per Sterling e Sancho reduci da una stagione in chiaroscuro ma elementi temibili da poter inserire a gara in corso. Grande scelta anche a centrocampo: se è pur vero che questa Inghilterra non possiede campioni come Lampard o Gerrard, ci sono almeno 4 ottimi giocatori dall’età media molto giovane che possono dire la loro in questo Europeo.
I titolari per condizione fisica e caratteristiche tecniche potrebbero essere Declan Rice e Kalvin Phillips, rispettivamente in forza al West Ham e al Leeds. Entrambi hanno già dimostrato di saper coesistere e abbinarsi bene ma se Southgate dovesse decidere di optare sull’esperienza e il carisma, allora sarebbe pronto il capitano del Liverpool Jordan Henderson anche lui reduce da un infortunio e quindi non al meglio della condizione. Un elemento da tenere d’occhio è anche il giovanissimo 17enne Jude Bellingham mediano moderno del Borussia Dortmund che ha legittime possibilità di ritagliarsi uno spazio già in questa manifestazione. In difesa è notizia degli ultimi giorni la rinuncia a Trent Alexander-Arnold, costretto al forfait causa infortunio. Al suo posto è entrata in rosa la sorpresa Ben White dal Brighton. I titolari dovrebbero essere comunque già definiti con Stones e Maguire (se anche lui ritornerà bene dall’infortunio) al centro, Walker a destra e Shaw a sinistra. Ballottaggio tra i pali con il numero 1 Pickford insidiato da Dean Henderson del Manchester United.
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— England (@England) June 1, 2021
Fase di possesso
L’Inghilterra imposta la propria costruzione su una manovra ragionata, fatta di molteplici passaggi da dietro e con un possesso insistito. Questo aspetto non impedisce alla nazionale dei Tre Leoni di essere comunque efficace una volta arrivati sulla trequarti. Gran parte del gioco ruota comunque su Kane, a cui piace, specialmente con la nazionale rimanere ad occupare il centro dell’attacco ma venendo incontro con frequenza per aprire gli spazi per servire i terzini offensivi o gli stessi attaccanti esterni.
Kane attira a sé due o a volte tre difensori facendo salire la squadra che può sfruttare le seconde palle cogliendo di sorpresa le difese avversarie o arrivare a crearsi quegli spazi dietro la linea di difesa grazie ai precisi passaggi filtranti che il centravanti del Tottenham è capace di inventare con la sua visione di gioco.
Mentre Rashford e Sterling amano attaccare la profondità e allungare le difese avversarie, Foden e Grealish in questo senso possono essere di grande aiuto a Kane perché sono due trequartisti a cui piace ricevere la palla tra i piedi e fungere da rifinitori togliendo in parte il peso della responsabilità di creare palle gol dalle spalle del bomber inglese.
L’Inghilterra predilige anche il gioco palla a terra sulle due fasce con i terzini, Shaw e Walker liberi di poter avanzare e creare superiorità con l’aiuto dell’esterno e del centrocampista centrale in supporto. Da qui la squadra si crea lo spazio con rapidi scambi e cerca l’imbucata alle spalle dei difensori per servire l’attaccante esterno libero di andare in porta.
La fase di non possesso
In fase di non possesso, l’Inghilterra si applica spesso nella riconquista della palla alta, nella metà campo avversaria per effettuare poi ripartenze veloci e fulminee. Quasi tutti i componenti della rosa di Southgate sono già abituati a giocare con questa intensità e coraggio militando nella Premier League, campionato nel quale le pause sono ridotte al minimo.
Interessante vedere come tutti i giocatori, una volta perso il possesso del pallone, rimangano in posizione attiva cercando di andare in pressione quando l’avversario sbaglia un controllo o non è preciso nel passaggio. Anche quando rimane più bassa, i due centrocampisti centrali si schiacciano quasi sulla linea difensiva per impedire l’uno contro uno e bloccare le zone centrali. Come vediamo dall’immagine sotto, presa dalla recente amichevole con l’Austria, la superiorità numerica nella parte centrale è netta, con i Rice e Phillips quasi in raddoppio e anche i tre davanti a supporto di Kane in posizione attiva pronti per andare in pressing e riconquistare il pallone come avverrà pochi secondi dopo.
Il centro del campo viene quindi protetto dalla presenza fisica del quartetto centrale inglese forzando la giocata larga agli avversari. L’Inghilterra si difende molto bene sulle palle alte vincendo la maggior parte dei duelli grazie alla stazza fisica dei centrali Stones e Maguire, o all’occorrenza Mings o Coady.
In fase di pressing dentro l’ultimo terzo di campo Southgate ordina spesso ad un trequartista di avanzare per effettuare una pressione più efficace, lasciando Kane libero di rifiatare e rimanere in una posizione più “ibrida” nella quale può tagliare le linee di passaggio avversarie per riconquistare il pallone più vicino possibile all’area avversaria.
Questo è anche reso possibile dai progressi tattici e fisici di Declan Rice, capace di difendere ampi spazi di campo e permettere agli attaccanti una posizione più alta e maggiore aggressività.
La rosa dell’Inghilterra è di alto livello, questo è innegabile. La nazionale di Southgate ha fatto un salto di qualità dal punto di vista del gioco, ha avuto continuità tecnico-tattica, e si presenta a questi Europei come una delle potenziali vincitrici. È qui che però ci si può porre l’interrogativo più grosso: è sempre la stessa Inghilterra, quella dei proclami e degli scarsi risultati, o sarà finalmente una squadra vincente?
Lo scopriremo fra poche settimane.
PROBABILE FORMAZIONE TITOLARE INGHILTERRA
Pickford; Walker, Coady, Stones, Chillwell; Rice, Phillips; Rashford, Mount, Sterling; Kane
Giovanni Cesaroni
Croazia
Dopo la finale dei mondiali del 2018 persa contro la Francia 4-2, la Croazia arriva a EURO2020 con l’obiettivo minimo di passare il girone. I ragazzi di Dalic arrivano all’appuntamento europeo dopo il primo posto nel girone di qualificazione. Nelle 8 partite giocate sono arrivate 5 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta contro l’Ungheria. Cammino molto più complicato nella UEFA NATIONS LEAGUE. I croati sono crollati per ben 5 volte su 6 partite. Quattro volte contro Portogallo e Francia (due volte con i portoghesi e due volte con i francesi), una volta contro la Svezia. Unica vittoria il 2-1 contro la Svezia.
LACUNE DIFENSIVE
Il dato, però, più preoccupante sono i 16 gol subiti nei sei match disputati della NATIONS LEAGUE. Ben 3 sono i gol subiti anche nel 3-3 contro la Turchia nell’amichevole giocata nel novembre scorso.
Nelle prossime clip viene evidenziata la fatica della fase difensiva croata.
- 1. Nella sconfitta contro la Francia il gol decisivo francese nasce da una palla lunga che la difesa croata non è riuscita a prevedere. Con palla, evidentemente, scoperta Uremovic(non convocato per gli europei) e i 2 centrali Lovren e Vida non sono reattivi nello scappare verso la porta. Lovren, successivamente, perde completamente il contatto visivo con Mbappe che si trova da sola davanti al portiere.
- 2. Nel pareggio, contro la Turchia, il gol subito è molto simile. Ancora da un lancio a scavalcare la difesa la Croazia viene punita. Questa volta è Juranovic che si perde completamente l’uomo che gli scappa alle spalle.
- 3. Ancora Lovren e Juranovic decisivi in negativo nella sconfitta contro il Portogallo in Nations League. Juranovic non aggredisce Ronaldo lasciandogli la possibilità di girarsi nella zona di rifinitura e servire Joao Felix. Lovren sbaglia completamente il movimento con il corpo che gli fa perdere il tempo per poter chiudere sull’attaccante dell’Atletico(da notare quando compare il cerchio rosso su Lovren che si vede, chiaramente, l’errore nel posizionamento corporeo).
Altro gol preso a difesa schierata. E’ il 2-1 del Portogallo. Ancora lancio a scavalcare la difesa(ancora una volta Lovren in difficoltà) e fase difensiva che soccombe.
FASE DI POSSESSO
Aspetto interessante da evidenziare è l’intercambiabilità nei ruoli e il continuo movimento dei giocatori offensivi. Nell’ultima amichevole contro l’Armenia Kramaric, utilizzato come attaccante centrale, si è mosso molto e, soprattutto, era nel vivo del gioco. Nella prossima clip si nota come viene a prendere una posizione mediana, andando a prendersi il pallone e cercando l’impostazione.
https://streamable.com/fxoxrt
Aspetto fondamentale del gioco croato sono le fasce laterali. Molto delle speranze di fare un buon europeo per la Croazia passano dalle corsie. Vrsaljko/Juranovic a destra e, soprattutto, Barisic a sinistra sono delle armi importanti per Dalic. Barisic ha corsa e una buona qualità nel suo piede mancino che possono mettere in difficoltà gli avversari. Altro giocatore a cui Dalic farà grande affidamento è l’interista Perisic. Probabilmente giocherà largo a sinistra nei 3 davanti ma, come detto in precedenza, sarà libero di muoversi e di scambiarsi di posizione con i suoi compagni. In alcune fasi viene cercato anche con la palla alta per sfruttare il suo ottimo stacco di testa.
Impossibile non nominare il genio di Modric sicuro, come l’interista Brozovic, del posto a centrocampo. In fase di possesso saranno loro i fulcri del gioco della squadra, ovviamente. Da capire se a fianco a loro due ci sarà Kovacic e sarebbe il caso di un 1-4-3-3. Se no, potrebbe giocare Vlasic che arriva da una stagione molto positiva al Cska Moska(11 gol e 5 assist in 26 partite). In questo caso i croati sarebbero molto più offensivi con il giocatore del Cska che andrebbe, in fase di possesso, a giocare nella zona di rifinitura.
Inserita in un girone dove la grande favorita è l’Inghilterra, la Croazia ha, comunque, il pass prenotato per il passaggio del turno. Scozia e Repubblica Ceca sono, chiaramente, un gradino sotto rispetto ai vice campioni del mondo, ma il campo ovviamente sarà il giudice finale.
PROBABILE FORMAZIONE
Livaokovic, Vrsaljko/Juranovic, Vida, Duje Caleta Car, Barisic, Brozovic, Modric, Vlasic, Brekalo, Kramaric, Perisic.
Michele Savoia
Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca arriva a questi europei dopo un buon cammino nel girone di qualificazione. Nelle 8 partite disputate le vittorie sono state 5 e le sconfitte 3. Vittoria di spicco 2-1 contro l’Inghilterra che sarà la favoritissima di questo girone. Sicuramente l’obiettivo è migliorare l’europeo scorso dove i cechi sono stati eliminati nel girone. La fiducia, nel potersi giocare con la Scozia il passaggio del turno come una delle 4 migliori terze, c’è assolutamente. Prima della sconfitta nell’ultima partita contro il Galles, sono arrivati 4 risultati utili consecutivi. Tra cui l’ottimo pareggio contro il Belgio e la rotonda vittoria, 6-2, contro l’Estonia.
Profili interessanti ci sono, a cominciare dal centrocampista Soucek. Il classe ’95 del West Ham arriva da un ottima stagione in Premier League con ben 10 gol segnati. Sarà lui il faro della squadra di Jaroslav Silhavy.
Nelle prossime due clip possiamo vedere le capacità nelle due fasi del centrocampista londinese: nella prima, in fase di non possesso, attacca il giocatore del Belgio recuperando il pallone e poi va ad inserirsi in area di rigore. Nella seconda, in fase di possesso, dopo il recupero dei suoi compagni continua la corsa e arriva a tirare verso la porta dal limite dell’area.
Altro giocatore chiamato ad un grande europeo è il “veronese” Barak. Anche lui arriva da una stagione più che positiva con la squadra di Juric.
La sua posizione di campo prevalente sarà la zona di rifinitura ovvero lo spazio tra il centrocampo e la difesa avversaria. La sua capacità di inserimento può portare pericolosità e imprevedibilità. Da tenere in mente che è un giocatore di grande intelligenza calcistica e di ottima tecnica. Nel video qui sotto si vede come parte da lontano e arriva in area di rigore dove, con grande qualità, porta in vantaggio la Repubblica Ceca.
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Non solo è abile ad attaccare l’area di rigore ma, spesso e volentieri, fa da rifinitore. La sua intelligenza gli permette di capire dove ha più possibilità di essere più pericoloso. Nella prossima clip non si butta dentro l’area perchè vede che già 3 suoi compagni stanno per entrarci da destra. Quindi rimane fuori e si fa dare la palla per mettere un gran pallone in area di rigore.
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Può essere l’europeo di Patrik Schick?
Arriva da una stagione di alti e bassi con il Bayer Leverkusen in Bundesliga. Sono 9 i gol fatti in campionato e 3 in Europa League(in 5 partite). Giocatore che sicuramente non ha rispettato le grandissime attese iniziali ma, comunque, il talento è di casa. Con la nazionale non sta facendo male. Nelle qualificazioni agli europei ha segnato 4 gol in 6 partite e nei primi due match(126 minuti giocati) di qualificazioni ai mondiali ha segnato 1 gol e fatto 2 assist.
Nella prossima clip vediamo la sua capacità di prendere posizione in area di rigore, tenere il difensore distante, girarsi e calciare verso la porta. Sicuramente se avrà la possibilità di giocare 1 vs 1 con spazio potrà diventare seriamente pericoloso.
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Nel video successivo l’ex Samp e Roma firma il gol del pareggio nella sfida contro l’Estonia. Anche in questo caso fisicamente “distrugge” il difensore estone e, successivamente, colpisce di destro al volo.
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Michele Savoia
Scozia
“One team in Tallinn, there’s only one team in Tallinn” così recitava un coro dei tifosi scozzesi durante una partita di qualificazione al Campionato del Mondo di Francia 1998. Quel giorno a Tallin (in Estonia) si presentò solo la squadra scozzese per le ragioni che potrete trovare a questo link. Quella partita (nonostante il pareggio 0-0 ottenuto nella ripetizione della stessa a Monaco) fu decisiva per la qualificazione (l’ultima) della Scozia ad un grande torneo.
Ma se vogliamo tornare all’ultimo Campionato Europeo disputato, dobbiamo andare a ritroso di altri 2 anni, ad Inghilterra ’96. Sorteggiata nel girone con Olanda, Svizzera ed Inghilterra; la Scozia venne eliminata proprio dai “cugini” inglesi, per mezzo delle reti di Shearer e Gascoigne.
They meet again 👋
🏴 England 🆚 Scotland 🏴#EURO2020 | @England | @ScotlandNT pic.twitter.com/W27AqqxXPg
— UEFA EURO 2024 (@EURO2024) November 12, 2020
Steve Clarke ha diramato la seguente lista di convocati che presenta ben 11 giocatori partecipanti al campionato scozzese di calcio 2020-21.
I giocatori più rappresentativi sono sicuramente Robertson, McTominay e Tierney. Ma da tenere d’occhio è Nisbet, il giovane attaccante dell’Hibernian ha timbrato 17 gol in stagione (tra campionato e coppe) e l’altro giorno ha pure segnato il suo primo gol in nazionale alla sua seconda presenza, nella partita pareggiata 2-2 con l’Olanda.
Sistemi di gioco
In FDP, la Scozia si schiera con il 3-4-1-2. In porta, troverà spazio Marshall, l’esperto portiere classe ’85 si toglierà la soddisfazione di partecipare ad un grande torneo dopo ben 17 anni di militanza in nazionale maggiore. La difesa a 3 sarà composta da McTominay, Gallagher (o Liam Cooper) e Tierney; il talento del Manchester Utd può ricoprire anche il ruolo di centrocampista, ma in nazionale viene preferito come “braccetto” di destra. A centrocampo Jack e McGregor sembrano essere intoccabili, con McGinn nel ruolo di trequartista, Robertson a tornante sx ed O’Donnell (oppure Fraser) tornante dx. In attacco Dykes e Christie sembrano essere i titolari, mentre Adams e Nisbet possono essere impiegati anche a partite in corso. Giocatore fondamentale è Ryan Fraser, vista la sua duttilità può ricoprire con successo i ruoli di centrocampista centrale, di attacco e di esterno.
In FDNP, la squadra si schiera con un 5-2-1-2. I tornanti si allineano ai difensori centrali, mentre il trequartista prende come riferimento il regista (Volante) avversario.
FDP
In fase di possesso la Scozia tende ad impostare l’azione con passaggi diretti in verticale (sia rasoterra che palla alta) per sfruttare le sponde di Dykes. Il giocatore del QPR è abile a sfruttare la sua struttura fisica (188cm x 84kg) per difendere palla e scaricare verso i compagni.
Come possiamo vedere nei due video qui sotto: nel momento in cui Dykes riceve palla, il trequartista (McGinn) e/o un centrocampista (solitamente Jack) si inseriscono alle spalle di Dykes per ricevere palla da lui stesso o da un compagno che ha ricevuto lo scarico
https://streamable.com/cg40i9
https://streamable.com/mfy7jj
FDNP
In fase di pressing, la Scozia attacca in avanti per riconquistare il possesso di palla. Un attaccante effettua la prima pressione, mentre i compagni marcano a uomo nella zona gli avversari, scalando in avanti nel tentativo di riconquistare il possesso di palla in una zona avanzata del campo. Si cerca di dirottare lo sviluppo dell’azione avversaria in una zona circoscritta del campo, preferibilmente sull’esterno.
Importante notare come il trequartista si occupa di marcare a uomo il regista (play o volante, come preferite chiamarlo) avversario.
https://streamable.com/qq05z5
Conclusioni
Nel girone (descritto nei paragrafi precedenti) la Scozia ha delle possibilità di passare il turno in virtù del terzo posto, che premia le 4 migliori terze del torneo. Altro fattore di vantaggio è il campo. Difatti, nel girone britannico, la Scozia giocherà dapprima a Glasgow contro la Repubblica Ceca, poi andrà a Wembley contro l’Inghilterra (classica del calcio internazionale) per poi ritornare ad Hampden Park per sfidare la Croazia.
Antonio Di Marino
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