Analisi tattiche, Premier League

Il Chelsea di Tuchel farà parlare di sé

On Aprile 11, 2021
By Giacomo Capoccia | 0 Comments

Il cambio in panchina con l’arrivo di Tuchel ha risollevato le sorti di un Chelsea che si stava avviando verso una stagione deludente, infatti nonostante i tanti milioni spesi in estate, una delle poche squadre ad investire così tanto, visto il periodo condizionato dalla pandemia, che hanno portato a Londra giocatori del calibro di Werner, Havertz, ZiyechChilwell Thiago Silva ( con una cifra totale da capogiro )Frank Lampard non era riuscito a migliorare quanto di ottimo aveva fatto vedere nella prima stagione alla guida dei Blues che invece era stata condizionata dal blocco del mercato. 

Il Chelsea sotto la guida di Lampard era lontano dalla lotta per la Champions, navigava in 9° posizione in campionato, avendo collezionato ben 8 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte sulle 15 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte ottenute tra tutte le competizioni, numeri testimoniano invece l’ottimo ruolino di marcia nel girone di Champions League concluso al 1°posto. 

Il Chelsea prima dell’arrivo di Tuchel aveva realizzato 61 gol, subendoli 27 ma il vero problema principale era il gioco, infatti dopo un inizio non esaltante acnche per via del periodo di ambientamento dei nuovi giocatori, tra ottobre e novembre sembrava che Frank avesse trovato davvero la quadra alla sua squadra con il 4-2-3-1 salvo poi inciampare in un periodo buio tra dicembre e gennaio dove ha subito 5 sconfitte sulle 8 partite in Premier League disputate, che hanno portato la società ha decidere di separarsi da quella che è stata la leggenda stessa della società per non compromettere totalmente una stagione. 

Scelta della società che si è rivelata giusta fin da subito infatti dall’arrivo del tedesco sulla panchina dei Blues, sono arrivate 12 vittorie, 4 pareggi e 1 sola sconfitta mettendo a referto 25 gol e subendone solamente 8 di cui 5 nell’unica sconfitta subita con il West Bromwich, da cui il Chelsea si è ripreso subito andando a vincere contro il Portofuori casa ) per ben 2-0 e ipotecando di fatto (o quasi) il passaggio alle semifinali della ‘coppa dalle grande orecchie’, dove era impensabile arrivasse dopo il sorteggio agli ottavi contro l’Atletico di Madrid del Cholo Simeone. 

Il Chelsea adesso invece sembra tutt’altra squadra, come testimonia anche la 4° posizione in campionato raggiunta, e di fatto lo è come indicato dal cambio di modulo e di gioco. 

 

 

Fase possesso palla  

Il Chelsea si schiera con un 3-4-2-1 e fa del possesso palla e della ricerca dell’ampiezza i suoi principali dogmi. 

Qui il 3-4-2-1 più utilizzato da Tuchel

 

Infatti cerca sempre di giocare la palla corta fin dal portiere sfruttando di fatto la costruzione della difesa a 3 e l’avanzata dei 2 esterni tutta fascia. 

Qui la costruzione dal basso con il portiere ( Mendy ) e la disposizione dei 3 difensori ( Christensen Azpilicueta e Rudiger ).

 

Una volta arrivata palla ai 3 difensori questi cercano immediatamente il gioco sulle fasce James a destra e Chilwell sinstra, quest’ultima con più insistenza), o sui due trequartisti ( Ziyech a destra e Mount sinistra ) che si fanno trovare negli Half Spaces  per poi sfruttare le combinazioni rotazioni tra loro cercando di portare densità da una parte del campo per poi cambiare gioco, sfruttando l’ampiezza data dall’ esterno opposto, che avrà il compito di finalizzare l’azione. 

Qui Rudiger ( DCS ) cerca subito la giocata sulla fascia su Chilwell ( ASA ).

 

Qui invece Rudiger ( DCS ) cerca subito la giocata su Mount ( COS ).

 

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Qui Rudiger ( DCS ) salendo porta via l’uomo e libera la giocata a Chilwell ( ASA ) in mezzo al campo a cercare Mount ( COS ) venuto incontro.

 

Il Chelsea che però ha anche altri modi di sviluppare l’azione come la giocata dei difensori a cercare i propri centrocampisti,( Kante Kovacic sopratutto Jorginho ) come in questo caso. 

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Oppure a seconda della punta titolare ( Giroud Werner ) sfrutta le qualità di queste cercando la sponda con il primo o la profondità con il secondo. 

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Qui il movimento incontro di Giroud.

 

Qui l’attacco alla profondità di Werner.

 

In fase di finalizzazione il Chelsea adotta schemi semplici senza inventarsi nulla di nuovo, cosa che a volte può rendersi vantaggiosa, perché le cose semplici sono le più efficaci, ma che a volte può ritorcersi contro perché è prevedibile dagli avversari che riescono a neutralizzarla. 

Difatti in questa fase i Blues si affidano o al tiro dalla lunga distanza dei propri trequartisti bravi a smarcarsi nei rispettivi mezzispazi, come in questo caso con Ziyech ( COD ). 

 

 

Oppure sfruttando l’avanzate degli esterni che arrivano sul fondo e crossano o puntano l’avversario. 

Qui il cross rasoterra di Chilwell ( ASA ) a rimorchio per Giroud ( PC ) che con un velo permette a Ziyech ( COD ) di calciare in porta liberamente.

 

Fase di transizione  

In fase di transizione positiva il Chelsea una volta conquistata palla cerca di riconsolidare il possesso per poi cercare di far male all’avversario con una manovra organizzata. 

Qui Werner ( PC ) preferisce scaricare su Kante ( CCD ) piuttosto che servire Ziyech ( COD ) o Chilwell ( ASA ) in profondità.

 

In caso di transizione negativa i Blues cercano di riorganizzarsi con l’aiuto di un’azione ritardatrice quando possibile visto che in questa fase l’attaccante e i trequartisti sono molto pigri e non sempre offrono un grande aiuto come in questo caso. 

Qui l’azione ritardatrice da parte dei trequartisti permette il recupero difensivo dei Blues.

 

Qui invece una ripartenza appunto dove il Chelsea si fa trovare impreparato con soltanto un giocatore a difendere e il resto dei giocatori a rincorrere e molto distanti dagli avversari.

 

Fase di non possesso 

Il Chelsea si schiera con un 5-2-2-1 che a punteggio acquisito si trasforma in un 5-3-2 con l’arretramento sulla linea dei centrocampisti di Mason Mount . 

Qui il 5-2-2-1 sul risultato dello 0-0 con Mount ( COD ) sulla linea di Werner ( COS ) più avanti dei rispettivi centrocampisti ma più indietro rispetto alla posizione di Abraham ( PC ).

 

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Qui invece il 5-3-2 con Mount ( COD ) sulla linea degli altri centrocampisti e Werner ( COS ) sulla linea dell’attaccante durante il rilancio del portiere avversario.

 

La squadra di Londra che adotta uno stile di pressing offensivo uomo su uomo nella metà campo avversaria, mentre nella propria metacampo si abbassa molto e si stringe cercando di difendere con la sua difesa la profondità con una difesa di reparto molto solida che però porta a lasciare il centrocampo senza un supporto e che quindi dovendo occupare una grande quantità di terreno non sempre riesce a far filtro soffrendo il movimento degli attaccanti che vengono incontro alle loro spalle. 

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Qui il pressing molto alto di 6 uomini Blues nella metà campo avversaria.

 

Qui si nota come la squadra stia molto bassa e stia molto stretta per neutralizzare l’attacco alla profondità della squadra avversaria.

 

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Qui invece l’attaccante avversario viene incontro ed è completamente libero di girarsi e puntare la porta o servire un compagno visto che non è seguito dai difensori ed i centrocampisti non riescono a far filtro.

 

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Qui invece si può notare la difesa di reparto che preoccupata a correre all’indietro per difendere la profondità non segue il taglio dell’attaccante avversario

 

Conclusioni 

Insomma il Chelsea dall’arrivo di Tuchel è diventata una squadra solida infatti è la squadra ad aver collezionato più clean sheet in questo arco temporale, capace di dominare l’avversario con un gioco che rende partecipe l’intera squadra ma ancora con delle piccole imperfezioni da limare ( fase di transizione negativa e fase realizzativa ) per contendersi i palcoscenici europei con le squadre più forti al mondo come in parte già sta facendo e proprio per questo sarà curioso vedere l’atteggiamento che assumerà nell’ormai semifinale di Champions League sempre più probabile, vista la giovane età della rosa, ricordandosi però di fatto che quello con Tuchel è un progetto a lungo termine e che si è soltanto all’inizio, ma già su una buona strada. 

 

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