Analisi tattiche

Come l’Atalanta ha battuto la Lazio

On Ottobre 1, 2020
By Benedetto Greco | 0 Comments

I 4 gol dell’Atalanta ieri all’Olimpico sono un compendio delle più grosse e importanti qualità della squadra di Gasperini.

– L’utilizzo dei quinti di centrocampo come delle armi offensive “letali”. Quante volte Hateboer fa un assist a Gosens per il gol, o viceversa? Quante volte uno comincia l’azione e l’altro la finisce? Il calcio fino a qualche anno fa stava andando verso direzioni diverse (in parte ancora lo fa), con squadre che tengono un esterno bloccato a costruire con i centrali, e l’altro a dare ampiezza e ad attaccare, ma Gasperini ha esasperato il concetto contrario: alzarli entrambi, non solo per farli partecipare alla manovra, ma per farli finalizzare.

Nel primo gol, Gosens riempie l’area come farebbe una mezzala o una seconda punta; nel secondo, fa un cross perfetto sul secondo palo, dove sa che troverà sempre Hateboer pronto a colpire;

– Al di là dell’aspetto tattico, il gol del 3-0 di Gomez nasce dalla confusione (mista al terrore) che l’Atalanta instilla nei sistemi difensivi delle squadre avversarie. La linea difensiva della Lazio, sfilacciata in continuazione dai cambi di gioco della squadra di Gasperini, lascia l’argentino libero di ricevere in area, alle spalle di Patric;

– Il gol dell’1-4 arriva in un momento positivo per la Lazio. La squadra di Inzaghi aveva appena segnato, stava prendendo fiducia, molte squadre in vantaggio di due reti avrebbero gradualmente abbassato il baricentro per difendere il risultato. Questo non è nel DNA dell’Atalanta, che va in pressione su una rimessa laterale della Lazio, recupera (ancora con Hateboer, aiutato da de Roon) in zone alte la palla, e va a concludere, nonostante l’inferiorità numerica in quella zona di campo.




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