Sassuolo – Torino, i granata riacciuffati nel finale
Analisi tattica Sassuolo – Torino: Il Torino riesce finalmente a muovere la sua classifica, guadagnando il primo punto della gestione Giampaolo, dopo le 3 sconfitte incassate nelle prime 3 partite, ma torna a casa comunque con un amaro retrogusto in bocca, visto che fino all’ottantaquattresimo minuto si trovava in vantaggio per 3 ad 1. Un’altra partita “pazza” del Sassuolo, che continua però a non perdere e rimane nelle zone alte di classifica. Andiamo ad analizzare Sassuolo – Torino.
Gli Schieramenti:
De Zerbi schierava l’ormai consueto 4-2-3-1, con la prima da titolare per il nuovo acquisto Ayhan, che sostituiva il connazionale Muldur sulla fascia destra, spazio anche per Maxime Lopez a fianco di Locatelli in mediana, mentre Raspadori si sistemava dietro Caputo, con Djuricic e Berardi a completare il trio di trequartisti.
Per il Toro, classico 4-3-1-2, con Lukic confermato nel ruolo di trequartista, mentre era Verdi ad accompagnare Belotti in attacco.
Le difficoltà in costruzione del Sassuolo
La squadra emiliana ha provato come al solito a manipolare la struttura difensiva avversaria tramite la costruzione dal basso, provando a “tirar fuori” i granata e ricevere alle spalle della prima linea di pressione avversaria, ma il Torino ha fatto un ottimo lavoro, restando compatto al centro, lasciando palleggiare i due difensori centrali, Belotti e Verdi guardavano a vista i centrali, stando però attenti a schermare il mediano, solitamente Lopez, che cercava di farsi vedere alle loro spalle. Lukic invece si occupava principalmente di Locatelli, mentre quando la palla veniva giocata fuori sui terzini, erano le mezzali ad uscire in pressione.
I ragazzi di De Zerbi continuavano ad insistere su questa direttrice di gioco, accumulando passaggi e possesso del pallone, a fine partita il dato sfiorerà il 73%, senza però riuscire a raggiungere zone scomode per il Torino.
I granata per rendersi pericolosi si affidavano principalmente a lanci lunghi con cui cercare Belotti o fulminee ripartenze sul recupero palla.
In questa situazione, Lopez era sceso a fianco dei frontali, cercando di aprire una linea di passaggio per Raspadori, che però verrà anticipato da Rincon, sul recupero la palla arriverà a Verdi, che però sprecherà però malamente.
L’attaccante si macchierà anche della palla persa che porterà al pareggio di Djuricic, prima di lasciar il posto a Nkoulou.
Con l’entrata in campo del centrale ex Lione, Giampaolo ha deciso di venire meno ad uno dei suoi dogmi e passare alla difesa a 5, schierandosi con un 5-3-2, con Lukic ad affiancare Belotti in attacco.
Il gallo suona la carica
Nonostante il cambio difensivo, il Toro trova due gol nel giro di un minuto, sfruttando la strabordante fisicità del suo centravanti. Bellotti prima trova il gol, su un lancio di Lyanco dalla difesa, vince fisicamente il duello con Chiriches (che fa quasi tenerezza per come gli rimbalza addosso).
Poi servirà a Lukic il pallone del 3 a 1, che sembrava dovesse chiudere l’incontro.
L’attaccante italiano, si è caricato sulle spalle la squadra, oltre al gol e all’assist, ha aiutato i compagni a risalire il campo, fungendo da bersaglio sui lanci dalla difesa, ha vinto 5 contrasti aerei sui 6 tentanti, risultando un rebus irrisolvibile per i difensori neroverdi che venivano sovrastati con disarmante facilità.
Il carattere del Sassuolo
Se c’è una cosa che può consolare De Zerbi in questo Sassuolo – Torino è la resilienza dei suoi ragazzi.
Il Sassuolo ha conquistato 5 punti da situazione di svantaggio, sugli 11 fatti durante questa stagione, migliore squadra della serie A sotto questo aspetto.
Dopo il 3 a 1 i neroverdi si sono riversati in attacco, trovando prima il meraviglioso gol di Chiriches, una staffilata da oltre 25 metri che si candida già da adesso a rete più bella della stagione e poi lo stacco di Caputo che riesce a sovrastare Bremer su crosso messo dentro da capitan Berardi.
Anche per Giampaolo ci sono delle note positive, nonostante il finale amaro. La partita era stata preparata molto bene, nonostante i 3 gol segnati, il Sassuolo ha avuto molte difficoltà a far progredire l’azione, come non era mai capitato durante questa stagione.
Da qui e dalla strepitosa forma di Belotti si deve ripartire per tirarsi fuori dalle sabbie mobili.
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