Andrea Agnelli è ancora al centro di caos e polemiche che possono cambiare ancora una volta il futuro e la sua reputazione.
L’ex presidente della Juventus è finito al centro della bufera prima per i conti del club bianconero, con la condanna che lo ha escluso momentaneamente dal mondo del calcio, e poi per il progetto Superlega, che lo ha visto come uno dei promotori dell’idea “anti-UEFA”. Il suo modus operandi non è mai piaciuto a Ceferin che era un suo grande amico, e c’è stato uno scontro pesantissimo che si porta dietro scorie molto gravi.
Il futuro di Andrea Agnelli non è ancora chiaro a nessuno. Dipenderà tutto dalla squalifica e dai continui ricorsi che sta provando mettere in piedi insieme ai suoi legali per tornare a essere uno dei protagonisti del mondo del pallone.
Andrea Agnelli è sempre nell’occhio del ciclone per quanto accaduto nel recente passato e per le polemiche che nascono giorno dopo giorno sulla Superlega e sulla bontà del progetto.
In un’intervista rilasciata al Financial Times, Andrea Agnelli ha svelato tutta la sua verità sulla Superlega, su come è nata l’idea e su come si siano poi incrinati i rapporti con la UEFA e con Aleksander Ceferin.
“È stata una risposta ai problemi che il calcio ha avuto e continua ad avere – ha ribadito Agnelli sul progetto Superlega che ha ideato insieme a Florentino Perez e a Joan Laporta – vale a dire : instabilità finanziaria, sostenibilità finanziaria, polarizzazione“.
Poi l’ex numero uno bianconero si lascia anche andare a una difesa a cuore aperto contro chi lo accusa e lo ha accusato di aver manipolato l’intero sistema calcistico per fini economi, ben distanti dai valori sportivi che dovrebbero sempre garantire equità in questo sport.
“Non ho puntato una pistola alla testa di nessuno – ha tuonato Agnelli – e ognuno ha firmato liberamente. Alcuni più per paura di non essere a bordo, altri più consapevolmente. Ma hanno tutti firmato liberamente“.
Infine Agnelli ha parlato anche del suo futuro e dei progetti che ancora lo legano al mondo del calcio. Si è detto estraneo a qualsiasi sistema “anti-UEFA” e pro a migliorare il calcio sotto ogni punto di vista: “La mia sensazione è che il tempo sia gentiluomo. Prima o poi le cose torneranno a posto, in caso contrario ancora una volta la mia coscienza è super pulita“.
Ritorno alla Juventus? “Le cose non accadono come per magia: dateci il tempo di lavorare“.
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