in vista del prossimo anno, Stefano Pioli e Vincenzo Italiano sono tra i candidati più papabili per la scottante panchina del top club
Protagonisti di un cammino diverso, discussi ma anche apprezzati, spettacolari ma talvolta poco concreti, gli allenatori di Milan e Fiorentina appartengono certamente alla categoria dei cosiddetti tecnici ‘giochisti’. Ovvero coloro che non rinunciano a proporre un determinato tipo di calcio, spesso votato all’attacco, come mezzo per raggiungere il risultato.
Appartenenti, come macro categoria, a quel filone che ha, pur con notevoli differenze tra loro e rispetto ad altri ‘membri’, in Pep Guardiola l’esponente principe, Stefano Pioli e Vincenzo Italiano sono quasi al capolinea delle rispettive esperienze alla guida dei loro club. In realtà nell’anno solare 2024 il percorso dei due è quasi agli antipodi.
Il tecnico parmigiano ha raccolto – Playoff di Europa League escluso, dove peraltro ha vinto – 4 vittorie nei 5 incontri disputati; l’ex allenatore dello Spezia ha invece fatto bottino pieno solamente in una delle 6 occasioni in cui la sua squadra è scesa in campo in Serie A. Pioli, relativamente alle sue speranze di restare alla guida dei rossoneri anche nel prossimo anno, ha pagato a carissimo prezzo la precoce eliminazione dalla Champions League, mentre Italiano è accusato di non saper interpretare al meglio le partite, avendo gettato alle ortiche diverse situazioni propizie per dare un senso diverso al campionato della Viola.
Entrambi sono considerati dei profili appetibili nel prossimo frizzante calciomercato estivo, con particolare riferimento ad un top club deluso da una stagione che definire disastrosa è dire poco. Un ex attaccante del Napoli, intervenuto a ‘Napolità’, ha caldeggiato entrambi i profili per la bollente panchina dei Campioni d’Italia in carica.
Protagonista, nel 2001/2002, di una stagione senza particolari squilli con la maglia azzurra, Mattia Graffiedi si è cimentato dal 2016 nella carriera di allenatore alla guida del Forlì, partendo dalle Giovanili e arrivando fino alla prima squadra. Esonerato il 18 maggio scorso, il nativo di Cesenatico è ancora in cerca di una nuova sistemazione, prendendo spunto – nella sua formazione di tecnico – anche dall’esempio di Pioli e Italiano. Due allenatori molto stimati dall’ex attaccante.
“Con Pioli siamo stati insieme 4 anni in 4 squadre diverse. Sulla parte gestionale del gruppo è sempre stato fantastico, perché aveva la capacità di far sentire importanti tutti. Del resto, se resti 5 anni in un grande club come il Milan, significa che hai qualcosa. Nonostante le critiche, sta facendo una grande stagione, perché fa giocare le squadre a calcio. Al Napoli lo vedrei molto bene“, ha esordito Graffiedi.
Poi, ecco arrivare il giudizio su Italiano. Sostanzialmente analogo. “Per una piazza come Napoli prenderei anche Italiano che è giovane, ha entusiasmo, ha le idee chiare ed è perfetto per l’organico azzurro“, ha concluso.
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