La moglie di Mihajlovic rivela: “Sinisa ci rimase molto male”

La moglie di Sinisa Mihajlovic rivela un evento che ha deluso suo marito poco tempo prima della morte: ecco cosa è successo

Sinisa Mihajlovic è stato un campione dentro e fuori dal campo che il mondo del calcio fa veramente fatica a dimenticare, o meglio non vuole farlo. Da quel triste 16 dicembre 2022, in cui ha perso la sua battaglia più importante, quella per la vita, ne è passata d’acqua sotto i ponti per i club italiani, ma le sue parole, i suoi insegnamenti e la storia che ha scritto tornano a galla alla prima occasione utile.

Nuova rivelazione su Mihajlovic prima della morte
Sua moglie arriva svela un nuovo retroscena su Sinisa Mihajlovic (LaPresse) – calciotactics.it

Questo weekend si è giocata Lazio-Bologna, la partita speciale per eccellenza per ricordare l’ex difensore, che si è legato indissolubilmente alla società biancoceleste da calciatore ed è emerso come allenatore nella piazza emiliana, proprio lì dove ora Thiago Motta sta facendo faville. Il ricordo per Sinisa non è mancato in campo, sugli spalti e tra i tifosi, che sono ancora legatissimi a lui.

E pochi giorni prima del match, è tornata a farsi sentire anche sua moglie Arianna, che ai microfoni de ‘Il Messaggero’ ha rilasciato una toccante intervista in cui ha rivelato i suoi stati d’animo, ma anche quelli di Mihajlovic, in quel caso a poche settimane dalla morte. C’è anche una scelta che l’ha deluso non poco.

Mihajlovic e l’esonero del Bologna: “Ci rimase molto male”

L’ex allenatore rossoblù è per definizione uno che non si arrende, quella persona che lotta per superare ogni ostacolo e, quasi per condanna, non può accettare fallimenti e sconfitte.

Nuova rivelazione su Mihajlovic prima della morte
Mihajlovic non aveva preso molto bene l’esonero del Bologna (LaPresse) – calciotactics.it

È per questo che l’esonero del Bologna, arrivato poche settimane prima della sua dipartita, l’aveva fatto stare male e inizialmente non era stato accettato neppure dalla famiglia, nonostante le sue condizioni di salute fossero già seriamente compromesse: “Sinisa non se lo aspettava e ci è rimasto molto male, d’altronde lo aveva anche detto. Non si sarebbe mai dimesso, voleva continuare perché la sua voglia di lottare era unica“, ha detto Arianna.

Il legame con Bologna resta comunque fortissimo: “Non ci hanno mai lasciato soli. Il Bologna onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze. Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio: nessuno mi ha dimenticato, una società speciale e una città speciale. Anche con Sabatini c’era un rapporto pazzesco”.

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