Lionel Messi, che non giocato con la sua Inter Miami a Hong Kong, è stato “espulso” dalla Cina anche con l’Argentina
Il comportamento di Lionel Messi non è piaciuto in Cina. L’idolo calcistico del Paese del Dragone era atteso dai tifosi a Hong Kong con il suo Inter Miami, ma non è sceso in campo, provocando un incidente diplomatico non di poco conto che ha coinvolto anche e soprattutto l’Argentina.
Ma riavvolgiamo il nastro. La squadra di proprietà di David Beckham è impegnata al momento in alcune amichevoli in giro per il mondo. Ha giocato in Arabia Saudita contro la compagine di Cristiano Ronaldo, rendendo ancora attuale un dualismo che ha accesso il mondo del pallone per anni, in Europa, è stata in Giappone, e ora era il turno della Cina, appunto, l’unico luogo in cui la Pulce ha dato forfait.
Al governo locale, controllato da quello di Pechino, non è andato giù la decisione, specie perché i tifosi del campione del mondo avevano pagato fino a 570 euro per vedere il loro beniamino in campo, e quindi hanno deciso di ritorcersi contro l’Albiceleste, che aveva in programma due amichevoli dal 18 al 26 marzo in Cina contro Nigeria a Hangzhou e contro la Costa d’Avorio proprio nella capitale.
La scelta di Messi non piace in Cina, i commenti al veleno dei tifosi contro la Pulce
La decisione di rimangiarsi tutto, e quindi annullare le due partite, è stata presa direttamente dalla Federcalcio di Pechino, di fatto l’organo che amministra il calcio in Cina: “Molti appassionati di calcio ci hanno recentemente chiesto informazioni sulla partita di Lionel Messi a Pechino”, hanno dichiarato in un comunicato stampa.
“Dopo la verifica da parte dei nostri servizi, Pechino non prevede, per il momento, di organizzare la partita alla quale avrebbe dovuto partecipare Lionel Messi”. Una scelta, ancora, che ha fatto contenti i tantissimi tifosi che si sarebbero aspettati dalla Pulce almeno delle scuse e che, sui social, hanno espresso la loro opinione – per decisione della federazione a chi si aspettava di vederlo in campo verrà restituito il 50% dei soldi spesi per il biglietto.
“Se non rispetta i suoi fan cinesi, non possiamo lasciargli prendere un centesimo dalle nostre tasche”, è il tono dei messaggi contro il capitano dei campioni del mondo che si può leggere su Weibo. Quanto all’Argentina, sarà un duro colpo per la federazione dell’Albiceleste che tanto contava sui soldi della tournée nel Paese asiatico.
