L’immediato futuro di Stefano Pioli resta un argomento di conversazione tra gli addetti ai lavori: c’è l’annuncio
Quando, appena finito lo scorso campionato, la proprietà RedBird aveva destituito Paolo Maldini dal sui incarico di Direttore dell’area tecnica del Milan, promuovendo Giorgio Furlani come nuovo Ad del club, la prima mossa del dirigente, confermata da una conferenza stampa ad hoc, era stata quella di investire di nuovi poteri Stefano Pioli.
Iniziarono ad emergere dei retroscena su un rapporto, quello tra la leggenda rossonera e il tecnico parmigiano, non così idilliaco come le cronache degli ultimi anni avevano lasciato intendere. Ha dunque colto un po’ tutti di sorpresa il successivo clima, ‘giustificato’ dai due punti raccolti in quattro partite a cavallo delle due soste per le nazionali, creatosi attorno al tecnico 58enne.
Messo in discussione dalla piazza, criticato per alcune scelte e per l’incapacità di dare continuità al proprio percorso, Pioli si è trovato a vivere una situazione simile a quella esperita nello scorso febbraio. Quando, dopo le tante batoste consecutive prese dal suo Milan, in parecchi iniziarono a parlare espressamente di esonero.
Passata la buriana, l’allenatore è rimasto al suo posto, ma da quei giorni si è creata una piccola crepa sulla sua panchina. Una falla diventata via via più grande in modo direttamente proporzionale alla striscia negativa sopracitata.
Accade così che si è cominciato a parlare del prossimo tecnico del club rossonero, quello che dovrebbe prendere il posto di Pioli alla fine di questa stagione. Più di qualcuno però, sta continuando a ventilare la possibilità che il mister possa essere esonerato prima della fine dell’anno. Qualora il Milan dovesse inanellare un’altra serie di risultati non positivi – e soprattutto se dovesse fallire l’accesso agli ottavi di Champions League – il tecnico potrebbe rischiare ancora di non arrivare a fine stagione.
Sull’argomento, con un intervento in diretta nella trasmissione ‘Tutti Convocati’ su Radio24, il giornalista di comprovata fede milanista Luca Serafini ha dipinto il suo personale quadro della situazione. Un’opinione che potrebbe corrispondere alla realtà, considerando la riluttanza, da parte della dirigenza e della proprietà rossonere, di cambiare guida tecnica a stagione in corso.
“Credo che quest’anno, se proprio non succede uno sfacelo di un filotto negativo di partite, Pioli resterà in panchina. Se nei momenti di difficoltà tiri fuori partite come quella col Napoli o col PSG, vuol dire che la compattezza c’è nella squadra“, ha detto il 62enne milanese.
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