La Roma di Fonseca porta a casa la prima vittoria stagionale al Friuli, contro un’Udinese mai doma, arcigna, organizzata difensivamente e poco precisa sotto porta. L’allenatore portoghese può gioire per il risultato, le prestazioni di alcuni singoli (Pedro e Ibanez) su tutti, ma deve riflettere su alcuni problemi tattici evidenziati.
Andiamo però a vedere le lavagne tattiche:

Pellegrini si alternava spesso con Veretout e si abbassava sulla linea dei difensori, sempre sul centro destra, per raccogliere il pallone e provare a far partire l’azione della Roma da dietro.
Così facendo la squadra di Fonseca provava a bypassare la prima linea di pressione dell’Udinese (quella formata da Okaka e Lukaku) provando a creare gioco ai lati delle mezzali dell’Udinese.

Qui invece Pellegrini va ad occupare una posizione più naturale per lui, quella in cui si muove nella trequarti, alle spalle del centrocampo friulano
Nella lavagna sopra invece notiamo come la Roma provava anche ad impostare in maniera più naturale, con Mancini che restava in posizione, Pellegrini che invece andava ad alzare il numero di giocatori sulla trequarti, alle spalle dei centrocampisti dell’Udinese. Il problema principale è stato proprio quello di raggiungere quella zona, e creare poi occasioni pericolose.
La squadra di Gotti si chiudeva in un disciplinato e rigido 5-3-2 con i 3 centrali difensivi che giocavano a uomo su Dzeko, Mkhitaryan e Pedro.

Un’altra situazione simile a quella precedente. Qui Ibanez conduce e arriva direttamente a Pellegrini con un laser pass.
La Roma ha vinto la gara grazie alla giocata del singolo. Sugli sviluppi di un’azione costruita da dietro, Becao ha intercettato una palla sul lato destro del campo ma lo ha di fatto regalato a Pedro. Lo spagnolo non ha fatto sconti, dopo una piccola conduzione ha confezionato un destro perfetto, sul quale Musso ha potuto fare poco. Ancora una volta, però, una volta raggiunta una situazione di vantaggio i giallorossi hanno abbassato la tensione e, complice anche la condizione fisica non ancora al top, hanno concesso troppe occasioni all’Udinese.
Andiamo però a vederne un paio, le più pericolose secondo il modello di Expected Goals sviluppato da Understat.

Qui De Paul serve una palla velenosa per Lasagna, che attacca Mancini alle spalle. Troppo spazio lasciato all’argentino, il centrocampo della Roma è piazzato veramente male, e non c’è aiuto da parte dei giocatori offensivi (lì, in teoria, ti difendi con un 5-4/1)

L’occasione più grossa: lancio di Ter Avest in profondità ancora per Lasagna, Ibanez ha tenuto in gioco l’attaccante, alla fine riuscirà a rifarsi. Ma il vero problema ancora una volta è il momento in cui parte il passaggio.
Kumbulla è salito in pressione alta su De Paul, aspetta che Spinazzola vada su Ter Avest (l’esterno dovrebbe prendere l’esterno che gli gioca davanti nel sistema difensivo a 5), entrambi lasciano troppo tempo all’olandese per andare in profondità.
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