Analisi tattiche

Serie B: il punto tattico sul rush finale

On Maggio 1, 2021
By Antonio Di Marino | 0 Comments

360 minuti al termine della stagione regolare, il tutto in 9 giorni. Le ultime 4 giornate del campionato cadetto sono state riprogrammate in seguito al caso Pescara di Covid-19; pertanto la stagione di Serie B dovrebbe terminare con la doppia finale playoff (23 e 27 maggio).

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a vedere la classifica dopo i recuperi della scorsa settimana.

 

Play-Off: non si disputano con più di 14 punti tra 3° e 4°. Play-Out: non si disputano con più di 4 punti tra 16° e 17°.

 

LOTTA PROMOZIONE

 

Empoli

5 punti in 4 partite, oppure la vittoria sabato ad Ascoli con conseguente sconfitta della Salernitana in casa col Monza; questo serve all’Empoli di Dionisi per riabbracciare la tanto agognata Serie A. Con una media gol di 1.82 a partita ed un Xg di 1.81 (media campionato 1.43); l’Empoli sembra avviata alla vittoria di questo campionato. Tuttavia, dovrà fare attenzione all’imprevedibilità che la storia della Serie B insegna; basti pensare al Sassuolo di Di Francesco del 2012-13, il quale si ridusse all’ultima giornata, battendo nello scontro diretto il Livorno con il gol di Missiroli.

Caratteristica dell’Empoli è quella di sfruttare al massimo le transizioni per andare subito a creare occasioni da gol, come possiamo osservare nel seguente video.

 

Le altre

Concentrate in 6 punti: Lecce, Salernitana e Monza lottano per il secondo posto che vale la promozione diretta. Tra sabato e martedì si giocheranno Salernitana-Monza e Monza-Lecce. Due partite chiave per i brianzoli che dovranno risolvere la vicenda legata ai giocatori recatosi al Casinò di Lugano settimana scorsa. I calciatori in questione dovrebbero essere 8 e potrebbero essere fermati dall’ ASL a causa del passaggio della frontiera italo-svizzera.

 

Monza

La squadra di Brocchi è riuscita a tornare alla vittoria nell’ultimo turno, contro una squadra in forma come la Cremonese di Pecchia. Il 4-3-3 vedeva schierato Boateng come falso 9. Il giocatore ex-milan veniva incontro al portatore di palla, per ricevere spalle alla porta: qui, soleva cambiare il gioco sfruttando il lato debole oppure verticalizzava (in attacco diretto) per una mezzala che si inseriva centralmente. Il Monza è stato molto cinico nello sfruttare le poche occasioni create, rispetto alle ultime partite dove aveva creato molto e finalizzato poco.

 

Lecce e Salernitana

Cittadella, Monza, Reggina ed Empoli per i salentini; Monza, Pordenone, Empoli e Pescara per i salernitani. Calendari molto difficile per entrambe le squadre che hanno maggiori possibilità (rispetto al Monza) di agguantare il secondo posto. In caso di arrivo a pari punti il Lecce sarebbe avanti in virtù degli scontri diretti.

Il Lecce è supportato da un super tifoso come il presidente Sticchi Damiani che, dopo la sconfitta contro la SPAL, ha fatto trovare al centro sportivo questa immagine che parla da sè.

La gigantografia appesa dal presidente Sticchi Damiani all’ingresso del centro sportivo “Golf Resort” ad Acaya di Vernole.

 

I risultati sono stati quelli sperati, con la squadra di Corini che ha battuto a domicilio il LaneRossi Vicenza.

Dall’altra parte, la squadra di Castori può contare su un gruppo molto determinato, capace di ribaltare nel recupero la partita col Venezia ed estromettere (quasi sicuramente) i lagunari dalla corsa promozione diretta.

Dal punto di vista tattico, il Lecce gioca sempre con il 4-3-1-2: affidandosi a Coda (capocannoniere) e Pettinari in attacco, supportati dallo scozzese Liam Henderson.

La Salernitana è caratterizzata dalla sua capacità camaleontica di adattarsi all’avversario, riuscendo ad alternare sistematicamente difesa a 3 o a 4. In attacco, Djuric garantisce fisicità, mentre Tutino e Kiyine emergono tecnicamente.

 

 

LOTTA SALVEZZA

Ad oggi retrocederebbero in Serie C: Virtus Entella, Pescara, Reggiana e Cosenza. Ciò poiché tra calabresi ed Ascoli distano più dei 4 punti che permetterebbero la disputa dello spareggio. I liguri sembrano ormai condannati alla retrocessione, mentre il Pescara può ancora dire la sua nei prossimi scontri diretti con Cosenza e Reggiana.

 

Pescara

Nel recupero di martedì scorso con l’Entella si è potuto notare come il Pescara sia la squadra più pericolante. Si presenterà ai due scontri diretti (cruciali) dopo molti giorni di inattività causa Covid e con giocatori non al 100%.

Grassadonia può, comunque, contare a centrocampo sull’apporto di Machin: giocatore molto forte fisicamente ed abile in fase di regia. Nonché il danese Odgaard in prestito dal Sassuolo.

 

Cosenza

17 pareggi ed una delle migliori difese. Così si presentava la squadra di Occhiuzzi alla scontro diretto di Venerdì Santo contro l’Ascoli. La vittoria in quella circostanza doveva dare un segnale di forza alla squadra calabrese che, invece, si è seduta. Da quella vittoria il Cosenza ha perso 3 partite consecutive senza segnare neppure un gol e subendone ben 7.

Tatticamente, il Cosenza si schiera con il 3-4-1-2. Le due punte si muovono molto, favorendo l’inserimento di centrocampisti e tornanti. Il trequartista Tremolada (o un centrocampista), va incontro ai difensori per ricevere palla e verticalizzare immediatamente verso i giocatori che si inseriscono alle spalle della difesa avversaria. Infatti, il Cosenza gioca con verticalizzazioni, scarichi e cambi di gioco per favorire la rifinitura con il cross. La finalizzazione non risulta essere molto efficace (peggior attacco del campionato con soli 26 gol fatti, assieme all’Entella).

 

Reggiana

La vittoria manca da febbraio e i 6 punti di distanza dall’Ascoli preoccupano la squadra di Alvini. Gli emiliani hanno bisogno di un deciso cambio di rotta per sperare ancora nella salvezza.

 

Allontanarsi il più possibile

Suona come un monito, ma è l’obiettivo comune di Ascoli, Frosinone, Vicenza e Pordenone. Prendere il distacco dal gruppetto sopra descritto per scongiurare ulteriori problematiche in un campionato giocato tra alti e bassi per tutte e quattro.

 

Ascoli e Pordenone

37 punti i primi e 41 i secondi. Entrambe le squadre vogliono continuare il buon trend positivo delle ultime settimane, andando a consolidare il prima possibile la salvezza.

L’Ascoli, dopo la sconfitta di Cosenza, ha inanellato 3 vittorie consecutive che le hanno permesso di staccare i cosentini. Tatticamente l’Ascoli di Sottil si schiera con una difesa a 4 ed un centrocampo a 3; mentre l’attacco è dinamico, con i 3 attaccanti che si scambiano spesso la posizione senza dare punti di riferimento agli avversari.

Il Pordenone ha patito un calo nel girone di ritorno, causato anche dal passaggio di Diaw al Monza. L’esonero di Tesser, avvenuto dopo la sconfitta per 4 a 1 a Brescia, ha favorito l’insediamento di Maurizio Domizzi, all’esordio tra i grandi. Con 7 punti in 4 partite ha risollevato un Pordenone che pareva pendere più verso la zona play-out che la zona play-off. Una squadra solida che può contare su Patrick Ciurria, vicino alla doppia cifra stagionale e ad una buon gruppo squadra, capace di strappare un punto col Pisa nell’ultimo turno (sul risultato di 1-2, il Pordenone era in 10).

 

Frosinone

2 punti in 5 partite ed una vittoria che manca da quasi 2 mesi, il Frosinone sta attraversando il momento peggiore di una stagione molto difficile. Un campionato che non ha mai visto i ciociari in serie lotta per la promozione in Serie A ma che, al contempo, ha visto un Frosinone sempre a metà classifica ed ora con pochi punti di vantaggio rispetto alla zona play-out. Nemmeno il cambio di modulo ed il passaggio alla difesa a 4 con Fabio Grosso ha permesso al Frosinone (per ora) di rialzarsi.

 

LaneRossi Vicenza

Costruita la retorica salvezza il Vicenza ha avuto la possibilità di puntare i play-off. Opportunità che la squadra di Di Carlo non ha colto, andando a perdere 3 partite consecutive che hanno fatto riaffacciare lo spettro play-out. Il Vicenza viene spesso schierato in campo con il 4-4-2 o col 4-3-1-2 e può contare su un forte gruppo squadra, capace di mandare a segno ben 15 giocatori diversi nel corso di questa stagione.

 

PLAY-OFF

Spettacolare ed avvincente come ogni anno, la lotta play-off raccoglie sempre un grande quantitativo di squadre ai vertici della classifica. Il terzo ed il quarto posto (utili per andare direttamente in semifinale) accoglieranno 2 squadre tra Lecce, Salernitana, Monza e Venezia. Ad oggi Cittadella, SPAL e Chievo (racchiuse in un punto) occupano le ultime 3 posizioni utili. Le possibili outsider sono la Reggina (-2), il Brescia ed il Pisa (-5) e la Cremonese, più distante, a -6 punti dai veronesi del Chievo.

 

Venezia

La clamorosa sconfitta di Salerno, patita nei minuti di recupero, ha momentaneamente arrestato la corsa dei lagunari. La squadra di Zanetti veniva dal successo per 3 a 0 con il Cosenza e si era rilanciata addirittura per la rincorsa al secondo posto, visto il rallentamento del Lecce. Il Venezia si dispone in campo con la difesa a 4, variando spesso centrocampo e attacco. La qualità in fase offensiva non manca, tra i tanti nomi spiccano Aramu e Forte rispettivamente con 9  e 12 gol segnati. Si attende ancora un’esplosione di Sebastiano Esposito, l’attaccante di proprietà dell’Inter, dopo il breve (e poco fortunato) prestito alla SPAL ha segnato solo 2 gol in 710′.

 

Cittadella, SPAL e Chievo

Il Cittadella di Venturato viene sempre schierato col 4-3-1-2, variando spesso gli interpreti d’attacco, senza rinunciare alla fisicità di Ogunseye.

La sconfitta per 3-0 a Pisa, ha spinto la società ferrarese a cambiare Marino con Rastelli. Il nuovo tecnico della SPAL ha inizialmente mantenuto il 3-5-2, per poi affidarsi al 4-3-1-2 che gli ha permesso di vincere a Lecce, ma anche di cadere in casa con l’Ascoli.

Il ChievoVerona occupa l’ultima posizione utile per disputare i play-off. La squadra di Aglietti può vantare una buona organizzazione difensiva, con una 4-4-2 molto compatto; mentre la fase offensiva è affidata gli esterni a piede invertito, che sviluppano l’azione entrando palla al piede nella trequarti. Nel video sottostante possiamo vedere una breve clip di Amato Ciciretti.

 

Chi spera?

La Reggina, è in salute, ma avrà un calendario molto complicato, dove incrocerà sia squadre che lottano per andare in A che squadre che lottano per evitare la Serie C. A livello di calendari Brescia e Pisa avranno un calendario più agevole, ma i punti da recuperare sono tanti. La Cremonese sembra molto distante e affronterà proprio la Reggina nel prossimo turno.

 

Conclusioni

Un finale di campionato molto emozionante che vedrà coinvolte quasi tutte le squadre. Per la lotta promozione saranno fondamentali i prossimi due turni, così come per la lotta salvezza. La lotta play-off sembra, invece, aperto sino all’ultima giornata.

0 comments on Serie B: il punto tattico sul rush finale

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.