Analisi tattiche, Serie A

Atalanta – Milan: l’analisi tattica

On Ottobre 6, 2021
By Lorenzo Lauria | 0 Comments

Nel big match della 7° giornata di Serie A il Milan espugna il Gewiss Stadium di Bergamo per la seconda volta consecutiva, dopo lo 0-2 dello scorso maggio nell’ultima giornata del passato campionato. Una vittoria, quella degli ospiti, forse anche più convincente di quanto suggerisca il risultato finale di 2-3, che certifica l’ottimo stato di forma dei rossoneri (una tra le squadre più brillanti di questo avvio di stagione). I ragazzi di Pioli hanno messo in discesa la gara alla prima azione di gioco, con un inserimento di Calabria che buca una difesa bergamasca forse non ancora entrata in partita, e successivamente riescono a resistere all’ottima reazione dei padroni di casa. Sul finale di primo tempo un errore grossolano di Freuler porta al raddoppio di Tonali, e nella ripresa i nerazzurri subiscono anche il severo 3 a 0 da Leao in ripartenza. Zapata su rigore e un tap in Pasalic provano a riaprire la gara, ma non c’è più tempo per completare la rimonta.

PRIMO TEMPO

Alla vigilia della gara entrambi i tecnici devono porre rimedio ad alcune defezioni. Se Pioli è ancora alle prese con la mancanza di alternative in attacco ed è costretto ancora a Rebic unica punta, Gasperini fa i conti con un’emergenza in difesa: Gosens e Toloi danno forfait e sono sostituiti da Djimsiti (insolitamente braccetto destro) e Mahele.

Dopo 28 secondi cambia già risultato: il Milan sorprende la difesa atalantina troppo statica. L’intuizione di Pioli, che il Milan ripeterà tutta la partita, è quella di svuotare il centro del campo con i mediani per occupare quello spazio in corsa con gli esterni che si accentrano. Il meccanismo funziona, Theo Hernandez riceve senza pressione a centrocampo e innesca Calabria che taglia alle spalle di Mahele. Con l’aiuto di un intervento rivedibile di Musso il terzino bresciano porta in vantaggio gli ospiti.

atalanta-milan

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Kessié e Tonali si allargano ai fianchi dei centrali difensivi. Saelemaekers e Theo si predispongono a ricevere proprio nello spazio lasciato libero dai centrocampisti centrali. Il belga trasmette per Theo che dopo una conduzione mette in porta Calabria con un filtrante alle spalle di Palomino.

 

Il gol di Calabria mette a nudo uno dei principali svantaggi dell’accoppiamento uomo su uomo del sistema di Gasperini. Quando si crea uno scompenso nella struttura difensiva, come in questo caso con movimenti a svuotare e occupare spazi, è difficile rimediare all’effetto domino. Lo stesso Pioli nell’intervista post-partita ha ammesso che l’errore della sua squadra nell’esordio di Champions contro il Liverpool è stato proprio questo, l’eccessiva staticità nell’occupare gli spazi offensivi.

Dopo una prima manciata di minuti in cui l’Atalanta soffre l’aggressività del Milan che crea presupposti per un raddoppio, i padroni di casa cominciano a recuperare diverse seconde palle portando il Milan sulla difensiva e chiudendo in avanti tutte le linee di passaggio.

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Ancora Theo nell’insolita posizione di mediano, ma stavolta l’Atalanta ritrova gli accoppiamenti. Sullo scarico verso sinistra Tomori è costretto a lanciare palla in avanti.

 

Sono soprattutto i movimenti a sfilare di Zapata a creare problemi alla retroguardia rossonera (complice anche la marcatura di un Kjaer non in perfette condizioni). In una di queste occasioni il colombiano si trova davanti a Maignan che respinge il suo tiro.

 

Zapata si allarga a sinistra e apre lo spazio agli inserimenti di Pessina e Malinovsky. Un gioco a tre libera il 32 al limite dell’area, ma sbaglia il controllo e l’azione sfuma.

Nella parte centrale di primo tempo, il Milan rifiata con un possesso palla conservativo. L’Atalanta tiene le distanze cortissime e non lascia più gli spazi tra le linee di inizio partita.

 

Proprio nel momento di massimo sforzo dei padroni di casa, arriva la doccia fredda del raddoppio del Milan. Tonali approfitta di un errore di Freuler che tergiversa nella sua metà campo e scopre la palla. Il centrocampista ex Brescia strappa la palla e fredda Musso.

Al di là dell’ingenuità di Freuler, la pressione di tonali è efficace perché i compagni schermano tutte le soluzioni di passaggio. L’Atalanta ha fallito proprio dove era riuscito il Milan nell’occasione del primo gol.

 

SECONDO TEMPO

Al rientro dagli spogliatoi Gasperini corre ai ripari inserendo un uomo di qualità in più come Koopmeiners al posto di Demiral, con De Roon che scivola sulla linea di difesa (precedentemente, Pessina è stato costretto a uscire, Pezzella ha preso il suo posto).

Con il passare dei minuti, forte del risultato il Milan comincia a cambiare l’interpretazione della fase difensiva abbassando il baricentro e stringendo le linee. Per i giocatori dell’Atalanta gli spazi si riducono e si susseguono alcuni errori tecnici in ricezione. Anzi, il Milan avrebbe in contropiede anche il colpo da ko ma sul colpo di testa di Saelemaekers Musso riscatta l’errore del primo tempo.

Nella ripresa l’Atalanta ha faticato a creare occasioni per riaprire la partita perché non è riuscita ad accompagnare l’azione con tanti uomini in area (come è solita fare), e contestualmente il Milan si è sempre ricompattata in zona palla quando i padroni di casa trovavano sfoghi sull’esterno.

 

Al minuto 78 arriva il gol del 3 a 0 parziale dei rossoneri. Su una palla recuperata nella propria trequarti Leao innesca Theo Hernandez, che dopo una conduzione di 60 metri scarica proprio su Leao che incrocia sul secondo palo. Ancora una volta si conferma la transizione iper verticale l’arma più efficace della squadra di Pioli.

Negli ultimi minuti arriva la reazione d’impeto della Dea, che portano in dote due gol. Prima Zapata realizza un rigore assegnato per un tocco di mano di Messias, poi Pasalic a tempo scaduto insacca su un cross rasoterra di Ilicic (gol contestato dai rossoneri per un contatto proprio tra ilicic e sempre Messias). Ma non c’è più tempo per rimediare.

CONSLUSIONI

Non sorprende che i gol del Milan siano arrivati da 3 punti di forza mostrati dai rossoneri in questa prima parte di stagione: la fluidità nell’occupazione degli spazi offensivi, l’aggressività nel recuperare palla nella metà campo avversaria e la forza nel ripartire verticalmente in transizione. Per l’Atalanta è il secondo stop casalingo dopo la sconfitta con la Fiorentina. Non è la prima volta che gli uomini di Gasperini non riescono a trovare continuità di risultati in avvio di campionato, vedremo se anche stavolta il tecnico di Grugliasco riuscirà a portare l’Atalanta a raggiungere gli obiettivi stagionali con gioco e risultati convincenti.

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