Roma-Cagliari: i giallorossi rischiano nella ripresa, ma si portano al terzo posto
La reazione che si attendeva è arrivata, la Roma vince contro il Cagliari, si riscatta dopo la brutta sconfitta di Bergamo, e conquista 3 punti fondamentali, visti gli altri risultati di giornata.
Fonseca ha scelto di reinserire nella formazione titolare Villar, mettendolo al fianco di Veretout a centrocampista, e di riproporre Cristante come centrale difensivo. Lo stesso allenatore portoghese ha poi spiegato a fine partita di aver fatto questa scelta per dare fluidità alla manovra da subito, avere il possesso della palla e quindi subito imprimere il proprio ritmo alla partita.

La prima costruzione della Roma con questa particolare “linea a 4”
Per avere ancora più superiorità numerica in fase di costruzione la Roma andava quasi ad impostare a 4, con Villar che si abbassava sul centro destra e Cristante sul centro sinistra, Kumbulla praticamente in posizione di terzino sinistro e Mancini allo stesso modo nell’altro lato del campo. Nel secondo tempo vedremo fare a Veretout invece lo stesso movimento che vediamo qui fare a Villar.
Come sempre sono fondamentali per far risalire il campo alla Roma i movimenti delle seconde punte, Mkhitaryan e Pedro, che però per stessa ammissione di Di Francesco hanno portato il Cagliari a giocare con un inusuale 5-3-2 difensivo.

La struttura della squadra di Fonseca in fase di possesso. Pedro e Mkhitaryan come delle vere e proprie mezzali, vengono a centrocampo per poter raccogliere la palla e far progredire la manovra. Considerando che Peres, Dzeko e Karsdorp non sono inquadrati possiamo immaginare una sorta di 2-3-2-3.
Pur ragionando molto con la palla al piede tuttavia la Roma è letale quando riesce a liberare un po’ di spazio in campo aperto, e lo attacca con tutti i suoi effettivi, anche in transizione lunga, ma con una velocità impressionante… come nel caso del primo gol, realizzato da Veretout.

Una palla svirgolata dalla difesa viene addomesticata, riciclata e resa subito utile da Dzeko con la solita maestria nel gioco aereo, Veretout raccoglie il suggerimento e di prima serve Mkihitaryan.

L’armeno alza la testa e serve in diagonale Karsdorp, che sta attaccando con libertà lo spazio davanti a sé sulla fascia destra.

Nel giro di pochi secondi l’area di rigore è piena di giocatori della Roma, Karsdorp serve Villar che con uno splendido assist “allunga” la traiettoria per Veretout, che segna il gol dell’1-0
È abbastanza simbolico che a segnare il primo gol sia stato Veretout, su assist di Villar. I due mediani che concludono l’azione, il francese che sta rendendo molto di più in zona realizzativa da quando lo spagnolo si è preso le chiavi della regia.
La Roma continua a creare occasioni, arrivando a uno 0,76 di Expected goals nel primo tempo, e senza subire mai un tiro in porta dal Cagliari. Una prestazione solida difensivamente e ottima a livello offensivo, con qualche lacuna però da alcuni singoli (in particolare Pedro). Questo sembra l’andazzo anche nei primi 10 minuti del secondo tempo, quando ancora lo spagnolo ex-Chelsea e Barça va vicinissimo al 2-0, poi dal 55′ in poi qualcosa cambia mentalmente nel confronto fra le due squadre.
Il Cagliari prende consapevolezza dei propri mezzi e pressa con più decisione, la Roma si impappina letteralmente e rivede gli incubi di Bergamo e Napoli, così gli uomini di Di Francesco generano una serie di occasioni impressionante, andando poi in gol con il rigore di Joao Pedro.
Guardando la Timing Chart di Understat.com notiamo come la linea gialla (quella che si riferisce agli xG raccolti dal Cagliari) abbia un picco proprio in quel periodo di tempo, per poi finire con il rigore realizzato al 90′ (ricordiamo che la massima punizione ha un valore di 0,75 xG).
Abbiamo visto tutto il meglio del Cagliari e tutto il peggio della Roma in quei 10 minuti da brivido per i giallorossi, che alla fine però sono riusciti ad evitare la beffa anche grazie alle sostituzioni di Fonseca, questa volta bravo a leggere la gara e a cambiarla dalla panchina.

Il lancio di Ibanez per Karsdorp, che poi servirà Dzeko per il gol del sorpasso varrebbe veramente il prezzo del biglietto, se si potesse andare allo stadio
Con la ventata di freschezza arrivata soprattutto in difesa (Ibanez decisivo in entrambe le fasi) e l’ingresso di Pellegrini la Roma ha accelerato per l’ultima volta segnando le due reti necessarie per la vittoria e andando vicinissima alla quarta con il colpo di testa clamorosamente sbagliato da Borja Mayoral.
Conclusioni
Nonostante le due battute d’arresto negli scontri diretti i giallorossi chiudono l’anno al terzo posto. Un risultato impensabile se si ragiona su come si ipotizzava la Roma ai nastri di partenza. Ancora una volta Fonseca ha reagito bene ad una brutta sconfitta, anche se preoccupano i 10 minuti di black out nel secondo tempo.
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