Napoli-Juventus: rialzarsi partendo dalla difesa
Grazie ad una partita prettamente difensiva, di abnegazione e sacrificio, il Napoli esce dalle sabbie mobili, vincendo contro la Juventus nello scontro diretto della terza giornata di ritorno.
Per superare questo grande scoglio, Gattuso ha deciso di affidarsi quasi totalmente ad una strategia difensiva con l’intento di coprire bene il campo sia nelle zone centrali che sulle fasce e di abbassare gradualmente il proprio baricentro. Strategia che si è accentuata quando la squadra partenopea è andata in vantaggio, grazie al rigore segnato da Insigne.
Ad inizio gara il Napoli ha provato contendere la palla nelle zone più alte del campo, alzando in particolare Insigne ed Osimhen sui centrali juventini, ma questo piano è saltato subito grazie alla superiorità numerica che la squadra di Pirlo si assicurava con puntualità.

Costruzione da dietro della Juventus. I centrali si aprono, Bentancur viene incontro alla manovra, Danilo stringe la propria posizione al centro del campo
Una volta consolidato il possesso da dietro, la Juventus cercava i propri punti di riferimento sulla trequarti o, in alternativa, sulle fasce. Il Napoli, dal canto suo, ha nascosto i suoi difetti principali, ovvero quelli che nascono ogni volta che la squadra di Gattuso deve impostare l’azione da dietro con fluidità, semplicemente concedendo il dominio territoriale alla Juventus, e chiudendosi in un ordinato 4-4-2, con Insigne ed Osimhen in prima linea di pressione.

In alternativa il brasiliano gioca più largo, sempre sulla sinistra, Cuadrado garantisce sempre ampiezza a destra, Bernardeschi nel primo tempo ha giocato vicino al colombiano, in posizione interna

Il fragile equilibrio sul quale si basa la costruzione da dietro del Napoli. La Juventus alzava bene in pressione i propri uomini offensivi mettendo in difficoltà i giocatori di Gattuso. A un certo punto della gara i partenopei hanno ceduto la palla agli avversari per evitare rischi.
La Juventus, invece, dopo le gare contro Roma ed Inter, è tornata ad essere la squadra che si ordina con la palla al piede, che cerca di occupare sempre l’ampiezza e allo stesso punto di attaccare la profondità, e di cominciare sempre l’azione da dietro, con il coinvolgimento del portiere, con i movimenti ad alternarsi di Rabiot e Bentancur, e con Danilo che presidia l’half space sinistro nelle zone più arretrate del campo.
Con l’ingresso di Alex Sandro per Cuadrado nel secondo tempo, Pirlo ha spostato Chiesa sul lato destro del campo, riuscendo ad occupare con più sicurezza l’ampiezza anche sul lato mancino del campo… situazione che era mancata invece quando da quel lato giocava Danilo.

Dopo un’ora di gioco con gli ingressi di Fabian Ruiz ed Elmas, il Napoli si è definitivamente piazzato con un 4-5-1, con le mezzali appena entrate che uscivano in pressione sui centrali della Juventus.
Nel secondo tempo la Juventus ha attaccato con continuità, occupando praticamente l’area del Napoli per larghi tratti del match, ma la squadra di Gattuso ha difeso la porta di Meret affidandosi verso il 70′ ad un quadratissimo 4-5-1 e a Rrahmani e Maksimovic che si sono occupati della parte centrale della difesa in maniera egregia (7 spazzate a testa, su 24 in totale effettuate dalla squadra).
One of those hiccups Juve couldn't afford to have pic.twitter.com/RbnPRJ9O4E
— Cheuk Hei Ho (@Tacticsplatform) February 13, 2021
Nonostante la Juve abbia prodotto 2,16 Expected Goals, abbia tirato 23 volte verso la porta difesa da Meret (prendendola 6 volte) ed abbia avuto il controllo della gara praticamente per tutti i 90 minuti di gioco, non è riuscita a superare l’enorme muro eretto dagli uomini di Gattuso. Una volta tornato all’idea originale, ovvero quella del gioco di posizione, Pirlo si è ritrovato ad affrontare i problemi di prima, e con un Ronaldo un po’ meno al centro del gioco e – per una volta – Chiellini decisivo in negativo per l’ingenuità che ha portato al rigore decisivo, ha perso una gara che sarebbe stata decisiva, quantomeno per allontanare una delle possibili avversarie per i primi posti in classifica.
0 comments on Napoli-Juventus: rialzarsi partendo dalla difesa