Inter – Bologna, Conte vince per la terza volta in 7 giorni
Allo Stadio Meazza si affrontano Inter e Bologna, entrambe alla ricerca della terza vittoria consecutiva in campionato.
Antonio Conte ripropone il 352 con cui ha espugnato Sassuolo e Monchengladbach, scegliendo due quinti dalle spiccate caratteristiche offensive, Hakimi a destra e Perisic sul lato sinistro
Mihajlovic modifica lo schieramento difensivo della propria squadra così come aveva fatto, a partita in corso, Rose martedi sera in Champions League per contrastare lo strapotere fisico e tecnico di Lukaku.
In questa clip relativa al primo minuto di gioco sono evidenziati alcuni aspetti tattici che hanno caratterizzato la gara.
- in fase di non possesso il Bologna si propone di evitare che il mediano basso Brozovic riceva palla e giochi con facilità, lasciando piuttosto libertà di conduzione ai centrali Bastoni e Skriniar. Questa disposizione non impedirà però a Brozovic di essere il primo giocatore della gara per palloni giocati, 87.
- nello sviluppo nerazzurro i quinti si alzano, aperti a pestare le linee laterali, la punta Sanchez si posiziona in verticale rispetto a Lukaku, allo scopo di creare una superiorità posizionale rispetto ai due centrocampisti centrali rossoblu, favorita anche dal movimento in ampiezza destra di Vidal;
- in fase difensiva, i difensori centrali del Bologna negli ultimi 25 metri si muovono “a uomo” sui rispettivi avversari e, in alcuni casi, mantengono le posizioni generatesi anche nella successiva costruzione, così che può verificarsi ad esempio di trovare Tomiyasu come centrale e Danilo sul centrosinistra ad avviare l’azione.
- in fase di non possesso, è più volte mancato il raddoppio sul rientro di Perisic sul piede destro.
Il primo quarto d’ora dell’incontro è stato quello maggiormente controllato dall’Inter (61% possesso palla) e concluso con il gol del vantaggio di Lukaku, propiziato da un cross di Perisic proprio col piede destro, sul quale Schouten è in ritardo nel raddoppiare.
Dopo essere passata in vantaggio, così come era accaduto anche a Sassuolo, l’Inter lascia agli avversari il controllo del gioco; il Bologna utilizza in maniera diversa i propri esterni, i quali non si alzano mai contemporaneamente, partecipando maggiormente allo sviluppo iniziale. Dei due, l’esterno di destra De Silvestri entra maggiormente nel gioco rossoblu, come testimoniato dai 21 passaggi riusciti in zona trequarti (miglior performance della gara) mentre Hickey rimane maggiormente a garantire la copertura in mezzo al campo.
Il Bologna ha attaccato prevalentemente attraverso l’occupazione delle corsie esterne con gli attaccanti Barrow e/o Soriano a cui si aggiungeva Palacio, probabilmente con lo scopo di allargare i difensori centrali di parte, Skriniar e Bastoni.
Nell’azione del secondo gol, all’ultimo minuto del primo tempo, Brozovic gode di libertà e può servire in profondità Hakimi, che sfrutta lo spazio creato dai movimenti incontro alla palla delle punte e soprattutto la disattenzione di Hickey nella marcatura.
Nessuna modifica da parte dei due tecnici nel corso dell’intervallo; nel secondo tempo è ancora il Bologna a mantenere nettamente il predominio del possesso palla ( 68% nei primi 15′ della ripresa) ma continua ad essere molto difficile arrivare a creare vere occasioni da gol per la squadra felsinea. Come nella partita contro il Sassuolo, l’Inter abbassa notevolmente il proprio baricentro nel secondo tempo (43,23 meno 10,60 rispetto al primo tempo).
Mihajlovic procede al minuto 62 ad un triplo cambio che modifica il sistema di gioco, passando al 4231.
* in questa immagine Palacio ha scambiato la posizione di attaccante centrale con Barrow, movimento caratteristico dell’attaccante argentino.
Proprio il neo entrato Vignato riapre temporaneamente la partita deviando in rete un passaggio di Dominguez, a sua volta liberato da una grandissima giocata di Palacio. Il risultato rimane però sul 2-1 per soli tre minuti, poichè Hakimi dopo aver ricevuto palla sul lato destro supera agevolmente in dribbling il giovane Khailoti e segna il 3-1. Subito dopo il gol Conte procede ad un triplo cambio inserendo forze fresche (Barella x Vidal, Darmian x Hakimi e Martinez x Lukaku). Nel finale di gara Mihajlovic dà spazio ad altri due giovani del vivaio, in una partita che ormai risulta però segnata.
Al termine dell’incontro l’Inter ha prevalso per numero di tiri in porta (9 a 7), divario ancora più significativo se si vanno ad evidenziare le zone di tiro, ben più pericolose per i nerazzurri rispetto al Bologna
L’Inter chiude così una settimana perfetta, nella quale ha mantenuto il secondo posto solitario in classifica ed ha alimentato le speranze di proseguire il cammino in Champions League. L’impressione di solidità data nelle due ultime gare di campionato (testimoniata anche dal dato della lunghezza media di squadra in non possesso palla, 24.8 4m) aumenta le aspettative di successo del popolo nerazzurro. Battuta d’arresto per il Bologna che rimane così uno dei due team che non hanno ancora ottenuto punti contro squadre attualmente nella metà alta della classifica (l’altra è la Fiorentina).
XPOINTS DELLA GARA
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