La Roma batte il Crotone in 30 minuti e consolida il terzo posto
Primi scampoli di partita con un Crotone molto coraggioso, che vuole risalire il campo da dietro con i tre centrali ad impostare e con il coinvolgimento di Cordaz. La Roma pressa con foga i punti di riferimento di Stroppa, con Mayoral, Mkhitaryan e Perez, spingendo la squadra calabrese ad andare per forza sulle fasce, dove l’azione di pressing viene completata dai quinti, che salgono sui rispettivi quinti avversari, e addirittura anche dai braccetti difensivi (Ibanez in particolare) che non disdegnano delle uscite molto aggressive.
Alla prima occasione utile la Roma va in vantaggio. L’impostazione da dietro dei giallorossi non è ben pressata, l’apertura di Villar è fondamentale per Mkhitaryan, che si fa trovare pronto sulla sinistra, e colleziona l’ennesimo assist del campionato con un traversone che Mayoral deve solo spingere dentro la porta.
Un altro gol della Roma costruito da dietro, finalizzato con un’occasione impossibile da sbagliare davanti la porta. La squadra di Fonseca si conferma una squadra che crea occasioni di gioco di altissima qualità.
Con il gol subito il Crotone assottiglia le proprie convinzioni, continuando a provare a costruire da dietro, ma perdendo fin troppi palloni semplici da gestire. Come nel caso del secondo gol di Mayoral, basta una pressione singola portata da Cristante per mettere in crisi la difesa di Stroppa. L’ex Real poi fa il resto con una conclusione di pregevole fattura.

Aggressione alta di Ibanez, poi finalizzata da Cristante, che apre il campo ai suoi compagni in superiorità numerica
Fonseca a dir la verità aveva trovato la soluzione anche alla possibile pressione alta del Crotone. O una soluzione lunga, da Lopez a Mayoral, per poi giocare sulle seconde linee, oppure affidarsi ai piedi di Cristante che, a differenza di Villar e gli altri giocatori in rosa, ha una capacità nel gioco lungo che in pochi hanno.
Con questi presupposti arriva l’azione che porta al rigore di Mkhitaryan. Un lancio stupendo del centrocampista friulano per Karsdorp, sempre pronto a sovrapporsi, sempre pronto a crossare basso per un accorrente Mayoral, poi steso dall’avversario.
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Nell’azione del rigore c’è un po’ tutto dei principi di gioco di Fonseca. Ibanez che si ritrova a ridosso della trequarti, Mkhitaryan che si abbassa (giocando sempre nell’half space) e attrae a sé la pressione dell’avversario, giocata a muro con Pau Lopez per liberare Cristante… che ci mette del suo per velocizzare definitivamente l’azione.
Una volta raggiunto lo 0-3 nel primo tempo (con appena il 40% del possesso palla), la Roma abbassa molto i ritmi nel secondo tempo. Il Crotone riesce ad accorciare grazie ad un’indecisione della difesa romanista su un calcio d’angolo, ma non imprime l’accelerazione giusta per provare la rimonta.
Fonseca si presenta così ai due cruciali scontri contro Inter e Lazio a ridosso del secondo posto, stabile al terzo, con una squadra che con serenità ha ormai immedesimato i suoi principi di gioco anche con le seconde linee in campo.
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