Analisi tattiche, Serie A

A Bologna il Milan continua la corsa in testa alla classifica

On Febbraio 2, 2021
By Francesco Mascaro | 2 Comments

Dopo aver conquistato il platonico titolo di Campione d’Inverno, il Milan inizia il girone di ritorno in casa del Bologna. Reduce da due meritate sconfitte contro Atalanta ed Inter in Coppa Italia, la squadra di Pioli si presenta in campo senza sostanziali variazioni nel sistema di gioco ed affronta il Bologna che nella stagione attuale non ha ancora battuto nessuna squadra dell’alta classifica.

Sulla costruzione iniziale rossonera, la squadra di Mihajlovic, tra le prime in Serie A per PPDA, assume un atteggiamento più attendista del solito: la punta centrale Barrow segue da vicino il centrale di sinistra Romagnoli per cui gode di maggiore libertà l’altro centrale Tomori (che sarà infatti il milanista che ha giocato più palloni nella gara). A centrocampo Soriano e Dominguez si contrappongono ai due mediani avversari Kessie e Tonali, mentre Schouten occupa una posizione più arretrata a supporto della linea difensiva e con un’attenzione particolare a Leao che occupa una posizione più centrale rispetto alle sue abitudini.

Il tecnico serbo ha inserito al centro della difesa il nuovo acquisto Soumaoro, spostando a destra il giapponese Tomiyasu, uno dei rossoblu che si è messo più in luce nel girone di andata durante il quale ha però occupato spesso la posizione centrale. Probabilmente la presenza di Ibrahimovic come obiettivo della ricorrente costruzione lunga del Milan ha portato alla scelta di due centrali difensivi più strutturati fisicamente.

Come d’abitudine, il Milan ha fin dai primi minuti attuato un pressing offensivo per contrastare la costruzione avversaria e la riconquista palla è avvenuta frequentemente nella metà campo di attacco. Il dato del possesso palla (55%) relativo al primo tempo conferma il fatto che la squadra di Pioli ha controllato maggiormente il gioco, caratterizzato da una costruzione prevalentemente verticale.

La presenza di tre giocatori dalle spiccate caratteristiche offensive, Ibrahimovic, Leao e Rebic poteva creare qualche difficoltà nelle transizioni difensive ed effettivamente il Bologna si è reso protagonista di ripartenze lunghe atte a sfruttare la rapidità di Barrow in campo aperto; le caratteristiche fisiche di Tomori ben si conciliavano con queste situazioni.

Anche nella partita del Dall’Ara il Milan ha confermato il comportamento difensivo adottato nelle punizioni contro, dove la squadra di Pioli si schiera dentro la propria area di rigore.

Diverso lo schieramento del Bologna su questo tipo di situazione.

Sugli sviluppi di un’azione nella quale il Milan aveva sfiorato il gol due volte di seguito, un ingenuo comportamento in marcatura di Dijks ha causato la concessione di un fallo da rigore che Ibrahimovic si fa respingere ma Rebic è lesto a ribattere in rete.

 

Passata in svantaggio, la squadra di casa ha alzato la propria linea di pressione; Leao godeva quindi di maggiore libertà, conseguenza del fatto Schouten accorciava maggiormente sui due mediani avversari, e l’attaccante brasiliano si è reso più volte protagonista di transizioni offensive.

milan bologna

Nel secondo tempo entrambe le squadre si sono presentate in campo senza variazioni negli schieramenti; il Bologna sin dal calcio d’inizio è partito forte in avanti, quasi a voler emulare quanto fatto dal Milan nella gara in casa del Sassuolo, e dopo soli 22 secondi Soriano è andato al tiro verso la porta, conquistando un corner a favore. La pressione alta del Bologna si è accentuata sin dai primi minuti ed il Milan è ricorso prontamente alla costruzione lunga per ribaltare il fronte del gioco. Episodio determinante è stato il fallo di mano di Soumaoro che portava alla concessione di un secondo calcio di rigore per i rossoneri, trasformato da Kessie.

Dopo il raddoppio, la produzione offensiva del Milan è stata praticamente nulla, 0,2 XG negli ultimi 40 minuti di gioco. Pioli al minuto 62 ha effettuato una doppia sostituzione con intenzioni conservative, visto che il centrocampista Krunic entra in campo al posto di Rebic nella posizione centrale davanti alla coppia di mediani ed il brasiliano Leao si allarga sulla fascia sinistra. Inoltre Bennacer sostituisce Tonali al fianco di Kessie.

Cinque minuti dopo Mihajlovic ha risposto con un triplo cambio che coinvolgeva i due attaccanti esterni Sansone ed Orsolini, sostituiti da Vignato e Skov Olsen oltre al cambio di Dominguez con Svamberg. Se queste mosse non hanno provocato significativi miglioramenti alla produzione offensiva della squadra, miglior efficacia ha avuto il doppio cambio del 78′ minuto, nel quale Palacio è entrato nel ruolo di punta centrale e Poli ha sostituito Dijks. Il Bologna si è infatti schierato con un asimmetrico 352: in ampiezza due giocatori offensivi come Skov Olsen (dx) e Vignato (sn) e davanti Palacio e Barrow, uno dei due a turno a sovraccaricare il lato sinistro.

milan bologna

Va riconosciuto al Bologna di aver mantenuto viva la partita fino alla fine dopo aver accorciato le distanze con Poli in seguito ad una transizione offensiva alta. Se escludiamo i due calci di rigore, la superiorità del Milan in termini di XG rimane ma risulta più contenuta (B 1,35 – M 1,81).

Con la vittoria del Dall’Ara il Milan di Pioli continua la sua corsa in testa alla classifica della Serie A: la gara di Bologna ha inoltre mostrato come il tecnico parmense abbia a disposizione alternative importanti in tutti i reparti, in particolare in attacco con l’innesto di Mario Mandzukic ed in difesa con il centrale difensivo Tomori.

2 comments on A Bologna il Milan continua la corsa in testa alla classifica
Pirini Luca
Bravo Francesco, ottima analisi. Se mi posso permettere, in questa occasione ha avuto l’impressione che fino al passaggio della difesa a 3, Sinisa abbia schierato la squadra in fase di pressione con un 1:4:1:4:1, come tu hai fatto notare, il problema maggiore è stato contenere Leao da parte di Schouten, più che discreto in fase di costruzione, ma con un passo diverso rispetto ad un giocatore offensivo come il milanista schierato in alle spalle di Ibra e portato spesso fuori posizione. Un saluto Pirini Luca
    Francesco Mascaro
    Si Luca, non lo avevo esplicitato con dei numeri ma la disposizione è quella che dici tu. Ad ulteriore conferma, aggiungo un'immagine con le posizioni medie del primo tempo secondo il report della Lega Serie A.Grazie mille dell'attenzione!

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