Arrivati alla quindicesima giornata della Liga, il match tra Real Madrid e Siviglia presentava i caratteri di uno scontro diretto per il vertice della classifica dato che la vincente della sfida si sarebbe trovata in testa, in solitaria.
Arrivati con due ruolini di marcia notevoli (dalla sosta di ottobre il Real Madrid ha giocato 5 partite in campionato vincendone 4 e pareggiandone 1, mentre il Siviglia ne ha giocate 6 vincendone 4 e pareggiandone 2), le due squadre si sono affrontate a viso aperto dando vita a una gara equilibrata, decisa solamente da una magia di Vinicius, vero deus ex machina di questa prima parte di stagione dei blancos.
Il Siviglia gioca da squadra
L’inizio di gara è stato decisamente favorevole agli andalusi. Emery ha puntato sulla forza di Rafa Mir (in assenza di En Nesyri) supportato da Gomez e Ocampos con Montiel sulla fascia destra in difesa al posto di Jesus Navas. Gli ospiti sono passati in vantaggio con un colpo di testa di Rafa Mir sugli sviluppi di calcio d’angolo e poi sono andati vicini al raddoppio ancora con lo stesso centravanti: ma tra lui e la doppietta si è eretto il muro belga Courtois che, a mano aperta, ha frustrato le sue speranze.
Il Siviglia ha però legittimato il vantaggio soprattutto a livello di gioco: la squadra di Emery ha fatto girar palla con estrema qualità e fluidità con i centrocampisti e il Papu Gomez sempre pronti a ruotare e a non dare mai punti di riferimento al centrocampo madridista. Inoltre gli andalusi hanno preparato estremamente bene alcune fasi di gioco cruciali.

Un esempio di pressing del Siviglia sulla prima costruzione del Real: Ocampos e Gomez vanno sui due centrali, mentre Rafa Mir e Rakitic sono più bassi, su Casemiro e Modric

In questo modo, indirizzare la pressione verso un lato di gioco è molto più facile. In questo caso, Courtois è costretto al rinvio lungo
Oltre alla prima pressione, il Siviglia è riuscito a gestire ottimamente le ripartenze del Real Madrid: quelle che solitamente sono situazioni di gioco nelle quali le merengues scatenano tutta la rapidità dei loro velocisti, sono state tamponate grazie a un’attenta e costante copertura dell’ultima linea (e di un’irreprensibile partita di Koundè e Diego Carlos)

Courtois ha appena rilanciato in direzione di Toni Kroos che però viene subito affrontato da Jordan che gli fa perdere dei preziosi tempi di gioco

La palla arriva a Vincius che può attaccare la porta, ma è aspettato da Koundè e comunque sono rientrati già 6 giocatori del Siviglia

L’azione ha perso slancio e il Real Madrid è costretto a ricominciare con una manovra più ragionata
Il Real Madrid ritrova le distanze
Il Real Madrid ha avuto bisogno di diverso tempo per carburare. Per la prima mezz’ora la squadra di Ancelotti ha mostrato armi spuntate. Un provvidenziale aiuto è arrivato da Bono che ha pasticciato sul tiro dalla distanza di Militao consentendo a Benzema di segnare il gol numero 11 nella Liga di quest’anno.
Dopo aver rimesso la sfida in equilibrio, i blancos sono cresciuti, soffrendo di meno e ritagliandosi momenti di prolungato palleggio, grazie soprattutto alla catena di sinistra (non a caso sui primi 3 gradini del podio dei passaggi ci sono rispettivamente Kroos, Alaba e Mendy).
Nel secondo tempo, poi, Marcos Asensio ha accentrato la sua posizione, finendo spesso nel mezzo spazio destro causando difficoltà di lettura alla difesa ospite

Il Siviglia è schierato con due linee da 4 uomini con Asensio che si trova nel mezzo spazio destro

Casemiro riceve e di prima gira immediatamente per Asensio alle spalle della linea di centrocampo con Acuna che lo ha mollato per aprirsi su Carvajal

Asensio riceve palla e può puntare la porta avversaria
L’equilibrio, quasi totale (anche il dato degli xG, secondo Undestat, segna un minimo distacco: 1,25 contro 1,30 in favore del Siviglia) è stato rotto solamente da un missile di Vinicius che rischia, per bellezza del gol, per momento della partita e importanza dell’incontro, di essere una delle reti che ci ricorderemo a fine anno.
Ha vinto il Real Madrid che balza al comando solitario della classifica e certifica così una crescita nel gioco e nella solidità di squadra: i blancos hanno cambiato marcia in campionato e Ancelotti ha ritrovato nel pieno della forma i suoi giocatori indispensabili. Se di Benzema e Vinicius avevamo già parlato e sul trio di centrocampo c’è nutrita letteratura a riguardo, è bene spendere due parole su Mendy e Asensio che, in posizioni diverse, si stanno ritagliando un ruolo da protagonisti dopo alcune difficoltà fisiche iniziali.
Il Siviglia può rammaricarsi di non aver portato a casa neanche un punto dopo una partita di altissimo livello. Emery può essere soddisfatto dei suoi che hanno messo paura al Real Madrid al Bernabeu, dimostrando una sicurezza tecnica nel palleggio davvero invidiabile. Rafa Mir, data anche l’assenza di En Nesyri, sta diventando sempre più un punto di riferimento e anche domenica la sua forza fisica è servita per risalire il campo (4/7 duelli vinti, secondo i dati Fbref). Gli andalusi hanno perso una battaglia ma, continuando così, potranno portare guerra per il titolo fino alla fine.
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