Sampdoria-Genoa: come è andato il Derby della Lanterna
Domenica 1 novembre si è giocato allo stadio Luigi Ferraris il Derby della Lanterna n°121: la Sampdoria ci arrivava in fiducia, forte di tre vittorie consecutive mentre l’avvio di stagione del Genoa è stato più travagliato sotto tutti i punti di vista, dopo un esordio positivo in casa col Crotone.
Il Genoa presenta una novità tattica importante nel sistema di gioco: mister Maran passa alla difesa a 4 mantenendo un centrocampo a tre e schierando due trequartisti, Pandev e Zajc a supporto della prima punta Scamacca. Ranieri dà invece continuità allo schieramento 4-4-1-1.
Le due squadre si affrontano con grande intensità, come del resto ci si poteva attendere da un derby, e la conseguenza è una percentuale non elevata di passaggi riusciti per entrambe (82% Samp ; 78% Genoa). Soprattutto il dato dei rossoblu è tra i peggiori di questa giornata.
In linea coi differenti sistemi di gioco adottati, le due squadre hanno attuato una differente modalità di attacco, come testimoniano anche le statistiche.
Schierato con maggiore densità nella zona centrale del campo, il Genoa sviluppa un gioco più manovrato, nel quale è frequente la rotazione dei tre centrocampisti anche allo scopo di ovviare alla maggiore pressione della Sampdoria sulla costruzione iniziale. L’obiettivo della fase di possesso del Genoa è quello di andare a liberare in zona centrale i due trequartisti, spesso in appoggio sulla giocata diretta alla prima punta Scamacca. Al termine della partita il 60% degli attacchi rossoblu risulta essere sviluppato in zona centrale.
La Sampdoria sfrutta invece maggiormente il gioco sulle fasce. Nella costruzione iniziale, svolta principalmente dalla coppia difensiva (127 passaggi complessivi effettuati da Yoshida e Tonelli ) e sviluppata sui due terzini per costringere all’uscita lunga le due mezzali avversarie, l’obiettivo è liberare gli esterni di centrocampo Damsgaard e Jankto sia negli interspazi centrali sia in fascia. A questa soluzione si aggiunge poi la ricerca di Ramirez tra le linee, anche se poco possibile nel primo tempo per il buon compattamento delle linee di difesa e centrocampo rossoblu. La differenza rispetto alla squadra avversaria è testimoniata dal dato complessivo (72%) di attacchi sulle fasce.
Il primo tiro verso la porta è del Genoa e, come spesso è avvenuto nel corso della partita, nasce da una palla recuperata nella metà campo offensiva. Nel primo quarto d’ora viene effettuato solo un altro tiro, questa volta da parte della Samp, anche questo non particolarmente efficace. La maggior propensione della Sampdoria al gioco sulle fasce si denota già dai primi 15 minuti, 3 cross verso l’area nessuno dei quali però con conclusione (XP 15’ Samp 1,19 Genoa 1,19).
La fase centrale del primo tempo è sicuramente più vivace: al 23’ la Samp va in vantaggio con un tiro da fuori di Jankto, sul quale è in colpevole ritardo il raddoppio di Rovella.
Il Genoa ha una grande reazione allo svantaggio, tanto che in pochi minuti effettua un tiro da fuori, conquista una punizione laterale e due corner, su uno dei quali Zapata colpisce di testa e costringe Audero ad una difficile parata. Al minuto 28 un recupero palla alto di Lerager libera Scamacca che segna il gol del pareggio con un bel diagonale, complice Bereszynski che ritarda la salita e tiene in gioco l’attaccante. Questo è anche l’unico sesto di gara nel quale il Genoa fa più possesso palla della Samp.
(XP 16′-30′ Samp 0,78 Genoa 1,61)
Il quarto d’ora finale del primo tempo è all’insegna di un sostanziale equilibrio territoriale: la Samp intensifica gli attacchi laterali, va a calciare tre volte dalla bandierina e su corner effettua l’unica conclusione verso la porta (Thorsby di testa). Il tiro in porta più importante è però quello del giovane Rovella (XG 0,32), su assist di Scamacca, successivamente ad una pressione efficace di Zajc ai danni di Berezynski che rischia di essere così nuovamente decisivo in negativo per la propria squadra. Un’altra conclusione di Pandev sposta gli XP di quest’ultimo terzo di primo tempo verso i rossoblu (XP Samp 0,8 – Genoa 1,61 ).
FINE PRIMO TEMPO XP Samp 0.66 Genoa 1,94
Il secondo tempo inizia con la Sampdoria molto più efficace nel pressing offensivo sulla costruzione avversaria, e sarà così praticamente fino al termine (Il dato complessivo sui PPDA è nettamente a favore dei padroni di casa, Samp 7,48 Genoa 13,04).
Al minuto 50′ prima variazione tattica ad opera di Ranieri che inverte gli esterni di fascia Damsgaard e Jankto: l’esterno mancino viene riportato a sinistra e da lì si rende più volte pericoloso andando al cross anche se un suo errore in trasmissione dà vita ad una pericolosa transizione offensiva del Genoa. Dal minuto 60 il controllo del gioco è esclusivamente blucerchiato (P.P. dal 60′ al 93′ Samp 70,5 %) ma è col triplo cambio del 65′ che la Sampdoria riesce a rendersi veramente pericolosa: in particolare l’ingresso del rapido Keità crea maggiori problemi alla coppia Goldaniga-Zapata mentre Verre a trequarti gode dei maggiori spazi venutisi a creare tra le due linee genoane rispetto a quanto aveva potuto trovare Ramirez. Al 70′ la miglior occasione dei padroni di casa: tiro da fuori di Keità deviato sul palo da Perin e Damsgaard colpisce male la respinta (XG complessivo 0,301 ). La superiorità territoriale dei blucerchiati nella ripresa è espressa anche da un avanzamento del baricentro di 6 metri a cui corrisponde un quasi equivalente indietreggiamento genoano.
Maran corre ai ripari ed inserisce l’esperto Behrami davanti la difesa al posto di Badelj e cambia la prima punta Scamacca con Pjaca.(73′) A ruota altri due cambi: Candreva entra al posto di Damsgaard, il giocatore talentuoso che ha vinto il maggior numero di dribbling (3) stasera, mentre il capitano genoano Criscito esce stremato e lascia la fascia sinistra a Pellegrini. Mosse che non modificano la situazione in campo e sono i nuovi entrati Keita e Candreva (punizione centrale) ad effettuare altre due conclusioni verso la porta. Al minuto 83 Ranieri cambia ancora le proprie fasce laterali, inserendo Leris esterno destro e spostando Candreva sul lato sinistro. Due minuti dopo doppio cambio di Maran che irrobustisce ulteriormente il proprio centrocampo con Radovanovic davanti la difesa e Behrami che occupa ora la posizione di Lerager, mentre Melegoni sostituisce Zajc in posizione avanzata. Negli ultimi minuti la Samp ha ancora un’opportunità con Candreva che però calcia male. Si chiude dopo tre minuti di recupero, sul risultato di 1-1, una gara combattuta, testimoniata anche dai sei cartellini gialli (5 Samp).
SECONDO TEMPO XP Samp 1,79 Genoa 0,69
Entrambe le squadre hanno così sfatato una statistica che le vedeva particolarmente perforabili nella seconda frazione di gioco: prima di questa partita il Genoa era infatti la squadra che aveva subito più gol nei secondi 45 minuti di gara( 7 / 9) mentre nessuna formazione aveva preso più gol della Sampdoria (6) nell’ultima mezzora in questo campionato.
Il dato complessivo degli XPOINTS relativo alla gara vede un leggero vantaggio a favore del Genoa, in una gara in cui però il pareggio pare il risultato più giusto.
FULL TIME XP Samp 1,17 Genoa 1,47
Da segnalare infine le prestazioni del dinamico Thorsby, centrocampista che soprattutto nel secondo tempo ha dimostrato di avere ottime doti di lettura della situazione, testimoniate dai 9 recuperi palla, del terzino sinistro Augello, il sampdoriano che ha toccato più palloni per la sua squadra (104) e miglior giocatore della gara per passaggi riusciti (11) in zona trequarti e del difensore centrale Goldaniga, questa sera pressoché insuperabile ed autore di 12 interventi difensivi.
* I dati della partita sono tratti dal Report Ufficiale della Lega Calcio di Serie A mentre gli XG sono calcolati da understat.com a cui si aggiunge un fattore di correzione legato all’efficacia di questi tiri. Il calcolo degli XPOINT è effettuato grazie al Match Expected Goals Simulator di Danny Page.
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