Liverpool-Tottenham, due maestri a confronto
All’ Anfield Road nel 13° turno, si affrontano le due squadre più in forma della Premier: Liverpool e Tottenham.
Klopp schiera i suoi con il modulo classico (4-3-3): Alisson tra i pali; Alexander-Arnold, Williams, Fabinho e Robertson in difesa; Jones, Henderson e Wijnaldum in mezzo; Salah, Firmino e Manè davanti.
Mourinho opta invece per un serratissimo 4-4-2: Lloris in porta; Aurier, Alderweireld, Dier e Davies dietro; Sissoko, Hojbjerg, Lo Celso e Bergwijn a centrocampo; Kane e Son in attacco.
1′-15′ La fase di studio iniziale scorre senza particolari emozioni

La prima pressione del Tottenham, con Kane e Son ad attendere dietro la linea di metà campo, rende chiaro sin da subito l’approccio attendista del Tottenham.

La costruzione del Liverpool porta molto spesso Henderson ad abbassarsi nella linea difensiva, lasciando Wijnaldum e Jones (molto mobili) liberi di agire nella zona centrale del campo.

Il Tottenham manterrà per tutti i 90 minuti 2 linee da 4 strettissime, riducendo al minimo lo spazio di rifinitura.

Ottima la riaggressione del Liverpool ad ogni palla persa (soprattutto nel 1° tempo) sfruttando la maggior densità e superiorità numerica in zona palla.
16′-30′ Il Liverpool inizia a creare i presupposti e ottiene il vantaggio
21′ – Finalmente sfruttate le corsie esterne: Robertson attacca la linea trovando in cut back l’ accorrente Salah, che calcia però debolmente.

Preludio al gol: Manè e Firmino escono dalle marcature venendo a giocare palla in mezzo.
26′ – Nello spazio liberato ancora una volta dai 2 attaccanti, ci si catapulta Jones. La palla, un pò come il tiro, arriva fortunosamente a Salah che fa 1-0!
31′-45′ Il Tottenham non si scompone: reagisce e trova il pareggio

Anche in svantaggio, Mourinho mantiene un assetto compatto: quasi una linea a 6 in fase difensiva.
32′ – E alla prima occasione il Tottenham fa 1-1: azione iniziata direttamente da Lloris (non sarà l’unica) e finalizzata dal solito Son.
46′-60′ Riparte meglio il Tottenham nel secondo tempo
46′ – Pronti e via, altra occasione per il Tottenham: è Bergwijn a presentarsi davanti ad Alisson, ma non è lucido e spreca una grande occasione!
48′ e 54′ – Sono i minuti degli unici 2 cartellini gialli di un match molto corretto: a farne le spese saranno Lo Celso e Hojbjerg.
58′ – Prima sostituzione in casa Tottenham: Lucas Moura sostituisce Lo Celso (non cambia nulla tatticamente, Sissoko si sposta in mezzo).
61′-75′ Entrambe le squadre provano a vincerla: è senza dubbio la porzione di match più intensa e spettacolare
62′ – Ancora da Lloris parte l’azione del Tottenham: ancora sul centro-sinistra, ancora in profondità, ancora Bergwijn. Stavolta i sogni degli Spurs si infrangono sul palo!

Dal corner seguente è Kane a divorarsi il vantaggio da posizione più che favorevole!
68′ – Transizione offensiva per il Liverpool: recupera palla Williams che lancia immediatamente Salah nello spazio, non esattamente concreto in questa occasione.
73′ – Profondità e attacco alla linea per Manè servito alla perfezione da Jones: la sfortuna sbatte sulla traversa!
76′-90′ Squadre stanche e poche occasioni…Firmino però non è d’accordo!
76′ – Seconda sostituzione per il Tottenham: Reguillon rileva Bergwijn (rimane tutto invariato).
86′ – Terza sostituzione per Mourinho: Alli sostituisce Son (rilevandone gli stessi compiti).
90′ – Quando tutto sembrava finito, arriva da palla inattiva il gol vittoria di Firmino: bravo a svincolarsi, insacca di testa il 2-1 finale!
Un pò di numeri e alcune curiosità…
- Il Liverpool ha calciato 17 volte in porta, ma le 4 occasioni più importanti sono tutte del Tottenham!
- Gli xG sono a favore degli uomini di Mourinho (come volevasi dimostrare): 1,41 vs 1,13!
- Stesso discorso per gli xPTS: 1,64 vs 1,10!
- Questo nonostante lo spropositato possesso di palla: 75% a 25% per il Liverpool!
- E la enorme ragnatela di passaggi: 845 (87%) vs 279 (60%)!
Questo dimostra come spesso i numeri non dicano tutto! Si sono affrontate due filosofie di calcio agli antipodi, ma allo stesso modo meravigliose nell’applicare ognuna i propri principi.
Klopp ha provato fino all’ultimo (riuscendoci) a raggiungere i 3 punti dominando il gioco, aggredendo e sfruttando al massimo la tecnica dei propri uomini.
Mourinho ha atteso il proprio avversario cercando di pungerlo con ficcanti ripartenze; per quanto meno gradevole dal punto di vista della qualità, il Tottenham avrebbe sicuramente meritato di più di quanto prodotto.
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