Arriva la quinta sconfitta consecutiva in casa per il Liverpool (record nella loro storia) che vede sempre più lontana la zona Champions, con l’ultimo posto disponibile occupato dal Chelsea, che dall’arrivo di Tuchel subentrato a Lampard, è passato dal nono al quarto posto, senza subire sconfitte.

I Reds chiamati alla reazione, per non perdere il treno europeo, si presentano con il solito modulo collaudato 1-4-3-3 con la difesa rimaneggiata, per l’assenza di Van Dijk, sostituito dall’incerto Fabinho insieme al nuovo acquisto Kabak che ancora non ha brillato.

I Blues si presenta con un 1-3-4-2-1 Con Christensen al posto dell’infortunato Thiago Silva e la quantità di Kantè a centrocampo, chiamato al riscatto in una stagione non ai suoi livelli.

INIZIO PARTITA

I Reds prendeno subito iniziativa nel possesso, cercando la profondità con sventagliate per isolare nel 1 vs 1 i due esterni, dove è brava la difesa dei Blues a non lasciare profondità con l’aiuto del portiere Mendy nel coprire e leggere gli spazi.

Il Chelsea rimane in attesa, attirando la pressione della squadra di Klopp, per liberare la seconda linea e fare gioco o verticalizzare direttamente sulla terza, con i movimenti nello spazio di Werner.

 

FASE DI NON POSSESSO BLUES

I Blues in fase di non possesso si schierano con un 5-3-2, ricercando la superiorità posizionale. Bravi nelle scalate, con i due davanti Ziyech e Werner, che indirizzano la pressione sui due difensori, per sporcare la giocata e toglierne uno all’azione facendo partire l’aggressione non appena la palla gira sull’esterno, con la seconda linea aggressiva sui riferimenti.

Mount si abbassa a centrocampo formando un rombo. Rudiger rimane su Salah in copertura preventiva.

La forte pressione sulla palla in avanti degli uomini di Tuchel, costringe al retro passaggio lungo in sostegno i Reds. Riconquistata la sfera, il Chelsea si riposiziona per attaccare con equilibrio, posizionalmente e verticalizzare solo in sicurezza.

 

L’aggressione lato palla dei Blues

 

 

USCITA PULITA DEL CHELSEA

Saltato il primo pressing, il Chelsea con qualità riesce ad attaccare la linea, grazie alla profondità fornita da Werner, con la difesa avversaria che tende a rimanere troppo in linea e nessuno pronto a rompere.

La grande facilità nel possesso del Chelsea con Jorginho che si abbassa tra i centrali,  permette di evadere la prima linea di pressione dei Reds. I due centrali si abbassano e si allargano molto per trovare spazio, liberarsi dalla pressione e avere più visione di gioco frontale, riuscendo sempre a trovare un appoggio libero. liverpool chelsea

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Largo a sinistra  l’appoggio  libero dei Blues


Una seconda alternativa
di uscita, vede Mount effettuare il contro movimento con Werner, per venire a ricevere, aiutando l’uscita, grazie allo spazio lasciato da Jorginho, che si allarga per far ricevere il numero diciannove, libero di appoggiare per Chilwell e verticalizzare

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Terza soluzione: la verticalizzazione direttamente sui movimenti ad elastico di Werner con un lancio dalla difesa.

 

 

In uscita il Chelsea riesce sempre ad avere la superiorità numerica, nel giro-palla si forma un 7 vs 6 (foto) per via dei quattro a centrocampo dei Blues, poiché i due terzini del Liverpool non accorciano bene sui riferimenti,  rimanendo schiacciati sulla linea difensiva per coprire la profondità.

 

il movimento di Werner allunga e accorcia la linea difensiva allontanando i reparti del Liverpool.
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Una volta usciti dalla pressione la Fase offensiva si trasforma in un 3-2-5 con Jorginho e kante cc.

 

 

FASE DI NON POSSESSO LIVERPOOL

La squadra di Klopp, ricerca la superiorità numerica in fase di non possesso, attacca con tanti uomini e tende a scoprirsi molto, si fa attaccare facilmente nello spazio alle spalle dei terzini.

Il pressing rimane sempre scollegato tra i reparti con la difesa che ha un approccio prudente e posizionale a scappare e i tre di attacco che vanno in pressione solitaria.
Il centrocampo non riesce ad aiutare nella pressione e rimane a metà rimanendo scollegato dalla difesa.

I Reds fanno difficoltà nello scivolamento sugli esterni, con Salah e Manè che aiutano poco, Thiago e che non si allarga mai per scalare in marcatura sull’esterno largo sulla linea laterale dei Blues, costringendo i due terzini soprattutto Arnold sempre più sbilanciato a rimanere a metà tra il centrocampista centrale offensivo Mount e l’esterno Chilweel.

Arnold a metà tra la chiusura in avanti del trequartista e la copertura della profondità

Proprio dalla parte di Arnold arrivano le migliori occasioni avversarie, il terzino tende a rimanere alto e stringere molto in fase di possesso, lasciando un buco alle sue spalle dove si fiondano Chilwell, Werner e Mount creando spesso un pericoloso 2 vs 1.

 

Il gol infatti nasce da un lancio lungo nella zona del terzino in ritardo su Mount 

 

 

LIVERPOOL SBILANCIATO

Con gli smarcamenti preventivi di Salah, Firmino e Manè, pronti in caso di ripartenza il  Liverpool si posizione in fase di possesso consolidato con un  2-5-3,  provando con sventagliate esterne sugli angoli a sorprendere l’attenta linea difensiva, a pescare i due esterni.

In costruzione, Firmino si muove a vuoto senza mai lasciare lo spazio giusto per l’inserimento dei suoi compagni, i due terzini che arrivano al cross con tanti interpreti ad occupare l’area lasciando però spazio nelle ripartenze.

 

SECONDO TEMPO

Thiago viene messo nel suo ruolo naturale di registra invertendosi con Wijnaldum.

Chilwell nel giro palla continua ad essere trovato da solo, con Winaldium in ritardo nella scalata e Salah che non aiuta perché rimane alto negli smarcamenti preventivi. Il Chelsea riesce a gestire con grande capacità le sortite avversarie, bravi i difensori a marcare avanti e correre all’indietro a palla scoperta.

Nel finale di partita i Reds riescono ad andare ad aggredire con maggior convinzione anche con i terzini, rischiando però qualche contropiede, con Arnold che cerca di accentrarsi in fase di possesso, per lasciare spazio a Salah, finendo per restare stretto anche in fase difensiva.

La bravura con il pallone del Chelsea permette di uscire puliti e cercare gli angoli scoperti con i terzini avversari alzati.

 

Difesa posizionale che basta al Chelsea per portare a casa una vittoria fondamentale per l’ingresso in Champions.

 

 

 

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