Opinioni

Mi chiamo Francesco Totti – La recensione

On Novembre 11, 2020
By Benedetto Greco | 0 Comments

Alla fine dopo varie peripezie ce l’ho fatta, ed ho visto “Mi chiamo Francesco Totti“, questo atteso documentario sulla vita dello storico Capitano della Roma, che era uscito nelle sale di tutta Italia per pochissimo tempo, ma che ora è disponibile praticamente su tutte le piattaforme a noleggio e a quanto pare il 16 novembre arriverà su Prime Video.

Il racconto della carriera del 10 della Roma avviene in prima persona, è lui a parlare, con la sua cadenza romanesca, e i commenti personali ad alcune immagini, è lui che – partendo dall’incredibile pomeriggio del 28 maggio 2017, quando lasciò il calcio giocato – ci fa rimmergere nella sua carriera straordinaria.

totti

Ho trovato stupende le immagini della sua infanzia, il modo in cui sono state messe in parallelo con quello che poi è stato lui da grande. Molto intenso il modo in cui è raccontata la sua carriera, pur essendo autoreferenziale Totti non cade nell’eccesso, anzi mette in chiaro anche gli aspetti più negativi del suo carattere e gli episodi più brutti.

La narrazione scorre fluida, pur non raccontando niente di nuovo. La storia di Francesco Totti è ormai conosciuta da tutti, è probabilmente il calciatore italiano che più è stato raccontato insieme a Roberto Baggio, quello più amato, anche quello più discusso.

Ho trovato una forzatura solo l’idea di voler per forza dipingere Spalletti come un nemico, senza tirare in ballo il modo discutibile in cui la società della Roma di quel periodo lasciò la patata bollente nelle mani del tecnico toscano, sostanzialmente lavandosene le mani. Nelle parole di Totti si sente ancora un certo rancore per il modo in cui ha lasciato il calcio, la delusione per non aver ricevuto un trattamento da amico, da chi riteneva un amico… Spalletti appunto.

Ho vissuto questa storia in prima persona, da tifoso della Roma, ero allo Stadio il 28 maggio 2017 e mi ferirono i fischi a Spalletti prima del calcio d’inizio. Confesso che sono ancora affezionato a lui, per quello che ha dato alla Roma, a volte penso che mi piacerebbe veramente vedere una replica del tecnico toscano, per capire cosa sia passato nella sua testa in quei momenti. Come e perché abbia preso certe decisioni, consigliato da chi, spinto da quale sentimento…

Ad ogni modo “Mi chiamo Francesco Totti” è notevole. Girato molto bene, con un racconto che si presta magnificamente al grande schermo. Considerate che è rimasta incollata alla TV anche la mia compagna che non è per nulla appassionata di calcio, e mi ha appena ripetuto di volerlo vedere un’altra volta.

Io non sono sicuro di volerlo fare… come credo molti di quelli che leggeranno questa newsletter, ho vissuto tutta l’Epopea Totti, e ogni volta che rivedo certe immagini, certi gol, certe azioni, si riapre in me una ferita che cerco di rimarginare fin da quell’assolato pomeriggio romano di fine Maggio.

Per capirlo, se avete tempo, proprio il giorno dopo scrissi questo speciale sulla carriera di Totti per Stadiosport.it. Ho intervallato al racconto della sua carriera momenti della mia vita che legavo in maniera stretta alla Roma, quindi a Totti. È lungo, ma penso ne valga la pena.

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