A questo punto della stagione nessuno si sarebbe aspettato gli spezzini con sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione, andiamo quindi ad approfondire dal punto di vista tattico i punti di forza e di debolezza dello Spezia di Vincenzo Italiano, ricordando che sia lo Spezia che lo stesso allenatore sono al primo anno nella massima competizione italiana.
FASE DI POSSESSO PALLA
La squadra di Italiano si schiera in campo con il 4-3-3, i fondamentali degli acquilotti sono: ampiezza e aggressività.
A differenza di tanti allenatori emergenti, Italiano non ama costruire dal basso con passaggi corti, preferisce uno sviluppo più verticale con lanci lunghi verso la punta o gli esterni ( 1° in Serie A per lanci lunghi), andando poi ad aggredire la seconda palla.

Qui possiamo notare che, nonostante Ricci ( il mediano ) sia libero, Provedel ( portiere ) preferisce lanciare lungo alla ricerca dell’ attaccante Nzola.
Questo però varia in base all’ avversario ed alla formazione, infatti gli spezzini a volte si schierano con un tridente “leggero” e in quel caso cercano di uscire in modo pulito da dietro con passaggi più corti.
Qui possiamo vedere un’uscita ben eseguita palla al piede, la punta centrale, in questo caso Agudelo, si allarga sulla fascia destra lasciando uno spazio che verrà poi attaccato dalla mezz’ala opposta Pobega.
Una caratteristiche della squadra ligure è il gioco sulle fasce con la rotazione continua ala- mezz’ala – terzino, cercando di portare densità da una parte del campo per poi cambiare gioco, sfruttando l’ ampiezza data dall’ esterno opposto, che avrà il compito di finalizzare.

Qui un esempio della rotazione ala – mezz’ala – terzino che si scambiano i ruoli.
Lo Spezia riesce ad avere più modi per sviluppare l’ azione anche nella stessa partita, possiamo infatti vedere come in Roma – Spezia, gli aquilotti provino a costruire prima con la Salida Lavolpiana, cioè il mediano si abbassa a formare una difesa a tre mentre i due terzini salgono a formare quasi un 3 + 4,
mentre pochi minuti dopo rimane un terzino bloccato a formare una linea a tre, l’ altro terzino sale sulla linea degli attaccanti e i centrocampisti rimangono nelle loro posizioni a formare un triangolo.
Un ruolo fondamentale per questo Spezia è quindi sicuramente il terzino che deve esser capace di inserirsi centralmente, impostare il gioco e andare anche a crossare dalla fascia.
Insomma, possiamo vedere come la squadra di Italiano sia capace ad adattarsi in base alla situazione.
Parole Chiavi: rotazione, gioco sulle fasce e attacco degli spazi.
Prima di passare alla fase di non possesso, andiamo ad analizzare come si comporta lo Spezia in situazioni di transizione positiva e negativa.
In caso di transizione positiva lo Spezia cerca la verticalizzazione immediata e si buttano tutti nell’ area avversaria il più velocemente possibile.
In caso di transizione negativa gli aquilotti cercano di riorganizzarsi con l’aiuto di un’ azione ritardatrice.
Detto questo, è ora di vedere come si comporta lo Spezia quando si trova a difendere senza palla.
FASE DI NON – POSSESSO PALLA
Lo Spezia di Italiano è riconosciuta come una squadra molto aggressiva e coraggiosa, si schiera solitamente con un 4-1-4-1 in fase di non – possesso.

Qui possiamo vedere il 4-1-4-1 adottato dagli acquilotti.
La caratteristica più interessante è il pressing iper – offensivo adottato dai liguri in ogni partita, anche contro le big, con molto coraggio, qui ne vediamo alcuni esempi contro Milan e Juventus.

7 vs 8 nella metà campo avversaria.

Pressione su rimessa laterale avversaria.
Tutta questa aggressività porta vantaggi e svantaggi, spesso infatti basta un passaggio ben calibrato per gli avversari e si potrebbe creare una situazione di parità numerica, proprio per questo gli spezzini cercano di far fallo piuttosto che far ripartire l’ azione avversaria, sono infatti la terza squadra con più falli commessi in Serie A e la squadra con pù cartellini gialli e rossi ricevuti.
Qui possiamo vedere una situazione in cui la Juventus riesce ad uscire dalla pressione dello Spezia creando un 4 vs 4.
La squadra di Italiano prende tante imbucate centrali dovute all’ altezza della linea difensiva, a volte i giocatori non hanno la concentrazione giusta per tenere la linea alta e unita, sono tanti infatti i gol subiti con attacchi della profondità da parte degli attaccanti avversari.
Arriviamo alla conclusione di questa analisi tattica, Vincenzo Italiano ha fatto si che una realtà come lo Spezia possa diventare una rivelazione della Serie A con idee innovative e coraggiose, riesce a mantenere la stessa identità nonostante cambino interpreti e strategie in base alla partita.
Di contro troviamo la vulnerabilità agli attacchi in profondità, le troppe palle perse sui lanci lunghi e la minima copertura in fase difensiva.
Chissà se questo Spezia riuscirà alla fine a portare a casa l’ obbiettivo salvezza, sicuramente è sulla strada giusta.
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