Siviglia-Villarreal, lo scontro tra Lopetegui ed Emery
Incastrato tra Natale e Capodanno, l’ultimo turno di Liga di questo sfortunato 2020 proponeva l’interessante scontro tra due squadre pretendenti al quarto posto: Siviglia e Villarreal.
L’interesse di questa sfida risiedeva anche nel fatto che in panchina, da entrambe le parti, c’erano due tra gli allenatori più capaci di dare un’impronta tattica definita e interessante alle proprie squadre: Unai Emery e Julien Lopetegui.
Dal punto di vista tattico, infatti, la gara non ha deluso le aspettative con due squadre ben messe in campo, capaci di giocare un calcio propositivo, muovendo palla e insieme avversari. E, alla fine, ha vinto la squadra più forte e con più qualità in campo, il Siviglia. Che ha saputo, soprattutto, sfruttare e capitalizzare le occasioni pericolose.
Il Siviglia ha vinto a centrocampo
La partita, c’è da dire, ha preso una piega favorevole agli andalusi sin da subito con il rigore che Foyth (il primo segnale di un pomeriggio difficile), sfortunatamente, ha causato e che è stato trasformato da Ocampos. Ma i ragazzi di Lopetegui non hanno speculato sul vantaggio, non abbassandosi e continuando a fare quello che prevedeva il piano gara iniziale.
Con la miglior versione disponibile (con En Nesyri preferito a De Jong fiancheggiato da Ocampos e Suso), il Siviglia ha sin da subito mostrato che l’obiettivo primario era mantenere il controllo del centrocampo. Questo avveniva sia in fase di possesso, sia in fase di non possesso dove i padroni di casa sono stati abili nel coprire gli uomini e le linee di passaggio degli avversari.
Per essere sempre in superiorità numerica a centrocampo nelle fasi di pressione alta, quindi, le scalate erano organizzate in maniera tale che En Nesyri prendesse il centrale di sinistra, Pau Torres, mentre Ocampos stringesse su quello di destra Raul Albiol consentendo ai tre centrocampisti di rimanere in mezzo al campo ed essere aggressivi sugli avversari

Si formano le coppie a centrocampo con Rakitic e Jordan su Parejo e Trigueiros mentre Ocampos pressa Raul Albiol

Anche Fernando non ha problemi a pressare alto per venire a prendere aggressivo l’altro cetrocampista del Villarreal

Ci sono state situazioni in cui, con gli stessi principi, il Siviglia ha preferito marcare lo spazio piuttosto che l’uomo. Qui da notare la scalata in avanti di Acuna, sempre puntuale, e la diagonale dentro al campo di Suso, per avere più uomini centralmente
Anche in fase di possesso il Siviglia ha cercato di sfruttare la superiorità numerica a centrocampo per avanzare nei mezzi spazi

La linea di centrocampo del Villarreal è piuttosto disordinata e così Rakitic e Fernando possono stazionare nei mezzi spazi

Rakitic può quindi ricevere con buona tranquillità e giocarla di prima su Suso

Da qua si origina anche una delle giocate con la ricerca del terzo uomo che gli andalusi provano spesso
Gli sforzi inappagati del Villarreal
Il Villarreal non ha però giocato male. la squadra di Emery, infatti, pur con le difficoltà che abbiamo visto nel progredire in zone centrali di campo, ha cercato di sfruttare i movimenti a venire incontro di Gerard Moreno che ha messo comunque in difficoltà la retroguardia del Siviglia con la sua tecnica e la capacità di giocare di prima.
Tuttavia, il submarino amarillo raramente è riuscito ad arrivare in porta come dimostrano gli xG prodotti (appena 0,35 secondo Understat) che non rendono giustizia alla mole di gioco prodotta, ma che sono una testimonianza dell’ottima difesa dell’area di rigore da parte dei padroni di casa.
Nel secondo tempo il Villarreal è stato più pericoloso sfruttando un paio di cambiamenti: l’ingresso di Yeremi Pino che ha stazionato sulla fascia sinistra e quello di Munir, nel Siviglia, poco attento in fase di copertura. Da questa fascia sono nate le occasioni più pericolose degli ospiti: sia il tiro di Pedraza, dopo azione personale, sia quello di Chukwueze su cui Bono ha compiuto un autentico miracolo

L’azione che porta al tiro di Pedraza scaturisce da una conduzione palla di Pau Torres che trova un’errata copertura da parte di Munir

Munir si lascia saltare facilmente, Jordan è troppo interno, Navas tenuto centrale da Pino e così Pedraza ha spazio per attaccare e arrivare vicino al gol
Come detto, alla fine ha vinto la squadra più forte. Il Siviglia ha dimostrato di essere una squadra più compatta e qualitativamente migliore. In mezzo al campo Rakitic, Jordan e Fernando hanno amministrato i ritmi, mentre Ocampos ha giocato una partita agli scintillanti livelli dello scorso anno.
Per quanto riguarda il Villarreal, la squadra di Emery sta rallentando il passo, ma si possono fare considerazioni simili a quelle fatte per la Real Sociedad la settimana scorsa: da ottobre queste squadre stanno affrontando ritmi a cui non erano abituati (e che stanno pesando drammaticamente anche sulle big con rose più lunghe e qualitative).
Il submarino amarillo però ha dimostrato di essere un gruppo compatto e pronto a giocarsi ogni partita a viso aperto, pur se non al meglio delle forze. Questa volta il cinismo degli andalusi ha avuto la meglio perché è riuscito a sfruttare le grandi chance create (indicativo il secondo gol in cui En Nesyri sfugge in contropiede alla guardia di Pau Torres e Raul Albiol). Ma la lotta per un posto in Champions è, e la sensazione che rimarrà fino alla fine, aperta.
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