Siviglia e Real Madrid si affrontavano in campionato dopo un turno di Champions League più che funesto che aveva minato le ambizioni di primo posto nel girone (degli andalusi, sconfitti a domicilio, dal Chelsea, con poker di Giroud) o addirittura messo a rischio le chances di qualificazioni (dei blancos, battuti, nuovamente, dallo Shakhtar Donetsk). La posta in gioco era quindi più che mai importante sia a livello psicologico, ma anche banalmente a livello di classifica per non perdere contatto con l’Atletico capolista e in generale il gruppo di testa che va a velocità spedita.
Lopetegui, per affrontare la squadra che lo ha sedotto e poi abbandonato frettolosamente due stagioni or sono, si affida al suo once de gala: l’unica variante è Alex Vidal come terzino sinistro al posto degli infortunati Escudero e Acuña. Zidane, invece, ritrova Benzema a cui affianca Rodrygo e Vinicius sugli esterni, sceglie ancora Vasquez sulla destra in difesa e si affida al centrocampo pluridecorato con Modric, Casemiro e Kroos.
A ritmi alti
Coerentemente alle attese, sin da subito le due squadre hanno tenuto i ritmi alti e le squadre corte, impedendo all’avversario di pensare alla giocata con tranquillità. Particolarmente aggressivi sono stati i trigger del pressing che scattavano su situazioni preparate. Il Real Madrid, sulle rimesse dal fondo dei padroni di casa, cercava sempre di pressare in parità numerica: oltre a Benzema, su un centrale andaluso poteva alzarsi sia Vinicius (con Mendy che si alzava su Jesus Navas) sia una mezz’ala tra Kroos e Modric (e i loro movimenti venivano compensati da Casemiro sempre pronto a proteggere la trequarti).
Il Siviglia, invece, riusciva a sfruttare le rimesse laterali dei blancos, nei pressi della loro area di rigore, per chiudere gli avversari in un angolo coprendo linee di passaggio e uomini

Il Siviglia è in zona palla con tantissimi uomini (si alza addirittura Kounde) il cui orientamento chiude la linea di passaggio verso il cambio di campo
E questo atteggiamento è stato costante durante l’arco di quasi tutta la partita

Azione nel secondo tempo: ancora una volta, sulla rimessa laterale gli uomini di Lopetegui fanno densità su un lato del campo e impediscono di cambiare gioco

Il giocatore del Real Madrid è raddoppiato e accerchiato dai centrocampisti del Siviglia che sfruttano la linea laterale per chiudere nell’angolo l’avversario
Nonostante la pressione esercitata (ben 48 azioni di pressing, poco meno di un terzo del totale, nell’ultimo terzo di campo, secondo i dati FBref), il Siviglia ha sbagliato le scelte in fase di rifinitura, vanificando così il lavoro fatto prima.
Le Merengues, dal canto loro, grazie alla pressione alta hanno sfiorato il gol su un rilancio di Bono, intercettato da Vinicius e quasi convertito in rete da Benzema. Ma il Real si è reso pericoloso anche sfruttando il lavoro degli esterni, cercati con continuità (anche se a volte un po’ fumosi)

Contromovimento di Rodrygo che inganna Alex Vidal, mentre Modric legge benissimo le intenzioni del compagno e lo serve in profondità

Si crea un pericolosissimo 2 contro 1 con Diego Carlos costretto a temporeggiare su Rodrygo
Come Oliver Torres ha cambiato il Siviglia
Il primo tempo è così andato in archivio con un pareggio vibrante che lasciava scontenti soprattutto gli ospiti. Il primo cambio di Lopetegui (obbligato per l’infortunio di Munir) ha portato nuova linfa al Siviglia: con l’ingresso di Oliver Torres l’azione si è velocizzata e resa più ficcante. Il neoentrato più che ondeggiare nel mezzo spazio sinistro, si è mosso nella fascia centrale del campo cercando di creare superiorità numerica (obiettivo degli andalusi sin dall’inizio, ma reso difficile dall’abilità di Casemiro)

Qua su Fernando viene attratto Modric, mentre Rakitic porta con sé Kroos; Torres può ricevere tra le linee da solo

Casemiro (mentre rientra anche Benzema) deve lasciare Jordan che può attaccare la linea difensiva

Qui invece torna basso a prendere palla per avere libertà di impostazione e cercare cambio di gioco
Ma il buon inizio di secondo tempo degli uomini di Lopetegui è stato cancellato da una gran azione del Real con Benzema ad attivare Mendy che ha trovato in mezzo un leggero tocco di Vinicius, trasformato nella rete del vantaggio da un goffo intervento di Bono.
Il gol ha un po’affievolito gli andalusi, meno convinti nelle loro giocate e più fiacchi negli attacchi. A essere più pericolosi sono stati i cambi dalla panchina con Gudelj che ha sfiorato il palo su punizione e Suso il gol della domenica con il solito sinistro a giro dopo aver magistralmente rotto un raddoppio difensivo.
Il Real Madrid ottiene quindi una vittoria di importanza capitale per l’ambiente e per Zidane che si era detto sicuro di avere il gruppo dalla propria parte, ma che poteva vedere la stagione sfuggire dal proprio controllo già ora. Una vittoria in un big match del genere è un buon viatico per la sfida di mercoledì in casa del Borussia dove conterà vincere senza fare calcoli per non uscire ai gironi di Champions rimediando una figuraccia.
Il Siviglia, invece, continua a palesare difficoltà offensive che la scorsa stagione non c’erano: la stanchezza negli uomini chiave è un fattore, anche se bisognerà ritrovare i migliori Ocampos e Jordan (due tra quelli in maggiore difficoltà) per non far allontanare troppo il gruppo di squadre in lotta per il quarto posto.
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