Analisi tattiche, Liga

Real Sociedad-Atletico Madrid, l’analisi tattica

On Dicembre 24, 2020
By Marco Roberti | 0 Comments

Sotto l’albero di Natale, miglior regalo la Liga di quest’anno non poteva fare: Real Sociedad contro Atletico Madrid. Le due squadre non solo sono state a lungo appaiate ai primi posti della classifica (ora i biancoblu sono stati rimontati e superati dal Real Madrid), ma sono state le due squadre a proporre il calcio più spumeggiante in questa prima parte di stagione.

La partita non è stata spettacolare sotto il profilo delle occasioni: secondo i dati understat, sommando gli xG di entrambe le compagini non si arriva a 1 xG (0,23 a o,55 per i colchoneros), frutto di pochi tiri (6 a 8 per l’Atletico) e comunque non molto pericolosi e precisi (ne sono arrivati in porta appena 4: dei padroni di casa e 3 degli ospiti). L’Atletico ha vinto con merito nella ripresa, aprendo la frazione con un gran colpo di testa di Hermoso e chiudendo la pratica con un bel tiro arrotato di Llorente, sempre più protagonista. Prima e dopo i gol, però, la partita è stata giocata a ritmi alti, ha conosciuto giocate tecniche di assoluto livello e dato vita a un confronto tattico molto interessante

La difesa dell’Atletico Madrid

Alguacil non ha rinunciato a nessuno dei suoi titolarissimi per la supersfida affidandosi a David Silva e Merino per far male tra le linee, a Barrenetxea come sostituto di Oyarzabal, Portu sulla destra e scegliendo William Josè al posto di Isak in avanti.

Simeone ha riproposto la difesa a 3, Llorente in mediana insieme a Koke e Lemar e Correa ad appoggiare Suarez. Ma il modulo dell’Atletico Madrid si è da subito dimostrato molto fluido e pronto ad adattarsi alle diverse situazioni e circostanze. Anche e soprattutto nelle fasi di non possesso (anche lunghe) alle quali i colchoneros sono stati costretti dal solito giro palla dei baschi.

Il pressing iniziale dei madridisti non è stato forsennato, ma scattava su trigger predefiniti che spingevano ad alzare la pressione. Il più comune era il passaggio all’indietro verso il portiere Remiro

Pressing Atletico Madrid

Lemar si alza in linea con Suarez sui centrali avversari, mentre Correa rimane più largo per controllare Monreal

Llorente si alza su Zubimendi e Koke rimane 2 vs 1 contro Merino e Silva. Solitamente in queste occasioni è stato Correa a stringere verso il centro del campo

In fase di difesa posizionale, invece, l’Atletico Madrid si è spesso posizionato con due linee di giocatori molto strette: il più delle volte è stato un 5-4-1 con Hermoso che si stringeva vicino agli altri due centrali, Carrasco che presidiava la corsia esterna e Lemar a fungere da esterno di centrocampo

Lemar stringe la diagonale come quqarto centrocampista, Hermoso si avvicina a Felipe per rimanere in superiorità numerica contro Portu e Carrasco rimane molto largo in linea con la linea difesiva

Ma in alcuni momenti le due linee si sono invertite formando un 4-5-1 con Hermoso terzino di sinistra, Carrasco esterno largo e Lemar coprendo l’half space sinistro

Si vedono bene le due linee dell’Atletico con Hermoso terzino sinsitro e Carrasco che scala più avanti consentendo a Llorente e Lemar di coprire gli half space

Questa disposizione è stata funzionale alla copertura degli half space dove ha agito soprattutto David Silva, qui stretto nella morsa di tre giocatori

Per la Real Sociedad forzare il blocco compatto e organizzato dei colchoneros è stato molto difficile: la squadra di Alguacil non si è però scomposta e per risalire il campo si è affidata a David Silva che ha sfoderato delle giocate da autentico fuoriclasse e a William Josè, particolarmente attivo nel farsi vedere dai difensori

William Josè si fa vedere e offre una linea di passaggio a lato di Llorente

Guardando la mappa dei tocchi di palla di William Josè si capiscono sia il gran lavoro che ha fatto per far salire la squadra sia le difficoltà della Real Sociedad per arrivare in area di rigore (fonte Whoscored)

In generale, i baschi sono riusciti a trovare con buona continuità i giocatori nella zona di rifinitura, ma poi l’ultimo passaggio non è quasi mai andato a buon fine per l’eccezionale difesa dell’area di rigore dei colchoneros.

Specialmente dopo il vantaggio, un giocatore importantissimo è stato Carrasco. Il belga è l’uomo in più di questo Atletico Madrid ed è stato fondamentale per ribaltare il campo in transizione

Atletico Madrid

Nel momento esatto in cui l’Atletico Madrid recupera il pallone, Carrasco è pronto a correre verso la porta avversaria

Atletico Madrid

Koke lo lancia in campo aperto. Nessuno lo riprende fino alla porta di Remiro

Non a caso Carrasco, secondo i dati Fbref, è stato il giocatore che ha guadagnato più metri palla al piede nell’Atletico Madrid (280, con strappi di 50 metri come negli esempi sopra e sotto)

Atletico Madrid

Anche qui appena i colchoneros recuperano palla, il suo primo pensiero è di partire in contropiede

Kondogbia (entrato da poco) lo serve di prima, a memoria; il belga porta palla fino ai pressi dell’area di rigore avversaria. Sul prosieguo dell’azione Llorente farà il 2-0

Come arrivano le squadre alle vacanze di Natale

Finora Simeone non ha sbagliato quasi nessuna mossa. Anche stasera la sua squadra si è mossa bene, consapevole di quello che doveva fare, degli spazi da coprire, dei punti deboli da colpire. Le prestazioni di alcuni giocatori che l’anno scorso erano in grossissima difficoltà può essere un’altra controprova del grande lavoro del Cholo.

Hermoso è il primo nome dell’elenco: in questo sistema difensivo molto fluido si sta trovando alla perfezione riuscendo a essere sempre puntuale nelle scalate laterali. Ed è estremamente utile anche nella fase di possesso palla: secondo i dati Fbref, è stato il secondo della sua squadra per numero di passaggi completati, il terzo per passaggi progressivi (cioè che fanno guadagnare metri di campo) e il secondo per metri di campo guadagnati palla al piede. Ma bisogna citare anche Lemar, sempre più a suo agio nel ruolo di mezz’ala  con licenza di inserirsi in area di rigore o di allargarsi sulla fascia.

La Real Sociedad, invece, è in crisi, almeno per quanto riguarda i risultati. Nelle ultime sei partite, i baschi hanno raccolto solamente 3 punti, frutto di 3 pareggi e altrettante sconfitte; l’ultima vittoria risale a oltre un mese fa (contro il Cadiz).

Se si può parlare di crisi di risultati, non si può parlare di involuzione per quanto riguarda il gioco: i ragazzi di Alguacil continuano a suonare lo stesso spartito. E probabilmente la ragione di questo calo va ricercata, oltre che nelle assenze (la mancanza di capitan Oyarzabal si fa sentire), anche nella stanchezza che la squadra ha inevitabilmente accumulato con i ritmi serrati imposti dal campionato e dall’Europa League.

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