Analisi tattiche

La prima Vittoria del Torino di Giampaolo

On Novembre 8, 2020
By Francesco Mascaro | 1 Comments

Mercoledi 4 novembre si è disputato il recupero della terza giornata di campionato che ha visto affrontarsi il Genoa di Maran, reduce dal pareggio nel derby, ed il Torino di Marco Giampaolo, alla ricerca della prima vittoria in campionato.

Entrambe le squadre non vivono un momento brillante, testimoniato anche da alcuni dati: il Genoa è infatti la squadra che in serie A ha effettuato meno tiri complessivi mentre il Torino è terzultimo. Le due squadre sono anche ultima e penultima nella classifica dei passaggi effettuati in zona trequarti.

Maran conferma 4321 introdotto domenica sera nel derby, nessuna novità anche per Giampaolo che continua ad utilizzare il modulo prediletto 4312.

I primi minuti della partita sono caratterizzati da maggiore aggressività da parte del Torino, la cui prima pressione inizia con i tre attaccanti sulla costruzione bassa avversaria, Lukic si allinea alle due punte con Belotti e Verdi che escono sui terzini avversari. Il Genoa si mantiene invece più attendista, non fa pressione sulla costruzione altrui e l’obiettivo inziale è schermare il mediano avversario Rincon concedendo la giocata sui terzini avversari. La fase di possesso rossoblu prevede un’iniziale manovra sul corto per poi cercare il cambio gioco sul terzino opposto, (soprattutto sul lato destro, tanto che Ghiglione è il giocatore col maggior numero di palloni giocati, 87) così da costringere ad un’uscita lunga le mezzeali avversari e/o creare superiorità numerica.

Il gioco del Torino è fortemente caratterizzato da linee di passaggio verticali, favorite dalla disposizione tattica su più linee. Gli schieramenti tattici, caratterizzati da grande densità in zona centrale, determinano una maggiore tendenza per entrambe le squadre allo sviluppo di attacchi laterali. (Genoa 78% rispetto al 40% registrato contro la Sampdoria ; Torino 80% ).

Dopo 9 minuti il Torino passa in vantaggio sfruttando l’errato intervento di Goldaniga, reduce da una grande prestazione contro la Samp; segna Lukic che si renderà spesso protagonista in fase offensiva con inserimenti centrali senza palla. Come successo nel derby, il Genoa reagisce prontamente al gol subito, alza la linea della pressione e crea alcune azioni promettenti. In fase di attacco si sviluppa frequentemente il duello in fascia sinistra Pellegrini-Singo: il terzino granata in questa situazione non compie una scelta precisa tra il lavoro sul diretto avversario ed il collegamento con la linea difensiva.

Nella fase centrale del primo tempo, l’unica nella quale il Genoa ha più possesso palla degli avversari, il Torino trova però il raddoppio: la posizione decentrata a sinistra di Belotti ha infatti creato spesso problemi ai rossoblu. Nell’azione del gol, un movimento corto – lungo in fascia alle spalle di Ghiglione costringe Goldaniga all’uscita laterale: il cross del capitano granata viene messo in rete da una deviazione del terzino Pellegrini, nel disperato tentativo di anticipare nuovamente Lukic.

Nell’ultimo quarto del primo tempo la squadra di Giampaolo riprende il controllo della partita, con un possesso palla superiore al 60% ma è comunque il Genoa a sfiorare il gol con le conclusioni di Rovella e Ghiglione oltre a conquistare due corner. All’intervallo Maran decide due sostituzioni, senza però modificare il sistema di gioco: cambia Goldaniga con Bani e Zajc con Pandev. La ripresa ha un copione chiaro: i padroni di casa alzano il proprio baricentro e tentano una pressione alta per riaprire la partita, il Torino chiude gli spazi centralmente e prova a rendersi pericoloso in contropiede.

genoa torino

Nei primi minuti del secondo tempo il forcing del Genoa dà vita ad alcune situazioni pericolose, poi però la squadra rossoblu risulta troppo frenetica e sceglie eccessivamente la soluzione del cross, spesso anche da trequarti: in questa fase si esalta la coppia centrale difensiva del Torino, in particolare Lyanco, che respinge facilmente i palloni calciati verso l’area. Al minuto 54 Giampaolo effettua un triplo cambio, inserendo un giocatore in ogni reparto: Rodriguez x Murru, Meitè x Gojak e Bonazzoli x Verdi.

La modifica si mostra efficace poichè il Torino va per due volte al tiro e crea un’azione promettente con un potenziale tiro da area piccola, oltre a riprendere il controllo del gioco con il maggior possesso palla. Maran risponde al 67′ con un doppio cambio: Criscito x Pellegrini e Parigini x Pjaca, rispetto al quale assume però una posizione più esterna a sinistra. Dopo pochi minuti dalla sua ammonizione, Giampaolo toglie il terzino Singo ed inserisce Vojvoda.

Dopo un paio di azioni promettenti Maran prova il tutto per tutto inserendo un altro centravanti, Destro, al posto del giovane Rovella. Giampaolo mette dentro Ansaldi per Linetty. Solo in pieno recupero il Genoa accorcia le distanze con il secondo gol consecutivo di Scamacca ma ormai non c’è più tempo ed il Torino può così festeggiare la prima vittoria in campionato.

La partita espressa attraverso gli XPOINT:

Complessivamente si può affermare che la vittoria del Torino non è conseguenza di una superiorità territoriale nè di un maggior numero di occasioni da gol: d’altra parte parliamo di una squadra che vive un periodo complicato e che forse potrà trovare con questi tre punti una maggiore fiducia nelle proprie potenzialità. Per il Genoa è una battuta d’arresto che non deve però demoralizzare l’ambiente. La squadra ha dimostrato anche in questa occasione il carattere di reagire alle situazioni di svantaggio; forse non è ancora chiara l’identità tecnico tattica anche in considerazione dei tanti giocatori impiegati nelle prime sei partite.

 

 

 

 

1 comments on La prima Vittoria del Torino di Giampaolo
Max
Insomma, il gioco tanto decantato (chissà perché) dalla GDS non è poi così incredibile. Chissà quanto dura Giampaolo.

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