Unai Emery è alla guida del sottomarino giallo dal Luglio 2020. L’allenatore spagnolo è tornato in patria dopo la parentesi non troppo fortunata sulla panchina dell’Arsenal.
Durante la prima stagione al Villarreal la squadra conclude al 7° posto in classifica in Liga, raggiungendo la finale di Europa League, vinta poi ai rigori contro il Manchester United. Per Emery è il successo numero 4 in carriera nella competizione, un vero e proprio record per il “Mago dell’Europa League” e per la società stessa, al primo successo continentale della propria storia.
FILOSOFIA DI GIOCO e DISPOSIZIONE IN CAMPO
Emery schiera inizialmente la sua squadra con un 442 o con un 4231 con la seconda punta libera di muoversi intorno all’attaccante centrale.
La linea difensiva a protezione del portiere Rulli resta sempre a 4 ed è solitamente composta dai terzini Foyth e Pedraza, con Mario Gaspar e Estupinan leggermente meno impiegati. I due centrali sono l’ex Napoli Albiol sul centro destra e sul centro sinistra Pau Torres.
A centrocampo il faro imprescindibile è Dani Parejo con ai suoi lati un vero recupera palloni come Capoue, nonostante in alcuni casi, come si noterà successivamente non è il centrocampista francese il prescelto. Sia l’ex Siviglia Iborra che il tuttofare Trigueros vengono impiegati in quella posizione, ovviamente con caratteristiche differenti dall’ex Spurs.
Sugli esterni, i punti di forza di questa squadra, Emery ha l’imbarazzo della scelta. I giocatori impiegati nell’ultima sfida contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti sono stati Alberto Moreno, schierato in altre occasioni come terzino e Samuel Chukwueze.
Con l’ottimo Yeremi Pino, talento classe 2002, subentrato nella ripresa.
In avanti Giovanni Lo Celso, arrivato in prestito dal Tottenham, sembra essere l’uomo perfetto per agire nella zona di rifinitura alle spalle della punta centrale. Contro le merengues il ruolo di delantero, complice anche l’annata sfortunata del bomber Gerard Moreno, è stato ricoperto da Danjuma, impiegato anche come esterno sinistro nel corso della stagione.
Più indietro nelle gerarchie il campione d’Africa Boulaye Dia.

Gli undici scelti da Emery contro il Real Madrid
FASE DIFENSIVA
Unai Emery è un allenatore molto pragmatico.
In fase difensiva chiede alla sua squadra di restare compatta, formando due linee da 4 e i due attaccanti pronti in pressione sui centrali avversari.
Grazie a questa compattezza e con nessun giocatore oltre la linea del pallone Emery vuole bloccare eventuali passaggi avversari tra le linee, creando densità e limitando il più possibile la ricerca della verticalizzazione avversaria.
Un altro aspetto fondamentale per il sottomarino giallo è la pressione alta, in modo da non permettere alla squadra avversaria, in questo caso il Real Madrid, di avanzare guadagnando campo facilmente.
In caso di transizione positiva il primo obiettivo è quello di cercare la palla in verticale sfruttando le qualità dei giocatori offensivi.

Pressione alta
FASE OFFENSIVA
In fase di costruzione Emery chiede alla sua squadra di formare una linea a 3, con Albiol o Pau Torres ad impostare e il terzino destro Foyth sulla stessa linea, con il terzino opposto Pedraza in ampiezza sul lato sinistro del campo e il conseguente accentramento dell’esterno offensivo dello stesso lato.
In fase di costruzione si vede raramente la squadra partire dal basso, in quanto i due centrali quando chiamati in causa avanzano portando palla e cercando l’imbucata per uno dei giocatori offensivi posizionato tra le linee.
Come si vedrà nel video sottostante sia Albiol che Pau Torres si trovano nella metà campo avversaria, una volta che la palla arriva tra i piedi del centrale mancino è la seconda punta Lo Celso a smarcarsi andando a trovare spazio nella zona luce, per poi ricevere palla da Albiol e andare a dialogare con Parejo.
In caso di possesso palla perso nella metà campo avversaria, il sottomarino giallo indietreggia rapidamente, cercando di portare immediatamente tutti gli uomini dietro la linea del pallone andando a creare densità.
Come nei dogmi della fase difensiva di Emery.
CONCLUSIONE
Il sottomarino giallo è una squadra maturata molto, soprattutto grazie alla propria guida tecnica.
Dopo il successo in Europa League sembra che i giocatori abbiano anche acquisito maggiore consapevolezza nei propri mezzi, come testimonia anche il recente 0-0 contro la capolista Real Madrid.
La squadra di Emery è il giusto mix tra tecnica e fisicità.
Con elementi di qualità eccelsa come Dani Parejo o Lo Celso o esplosivi come Chukwueze e Danjuma.
Tra i punti di forza del Villarreal c’è sicuramente l’abnegazione dei giocatori e la densità creata in fase difensiva.
In questo la Juventus di Max Allegri dovrà prestare molta attenzione, soprattutto a non far verticalizzare velocemente i centrali spagnoli una volta recuperata palla.
Diversamente la squadra di Emery rischia di soffrire la squadra bianconera, molto brava a cercare direttamente il terminale offensivo Dusan Vlahovic.
Un altro elemento che potrà mettere in difficoltà la retroguardia spagnola potrà essere Alvaro Morata, in quanto grazie alla sua velocità e la sua nuova posizione in campo dovrà costringere i due laterali destri al raddoppio costante.
In questa stagione il Villarreal ha collezionato al momento 36 punti in campionato, con 38 gol fatti e 23 subiti.
La maggior parte di questi risultati sono arrivati all’Estadio de la Cerámica (ex Madrigal). Tra le mura amiche la squadra di Emery ha siglato 29 delle 38 reti complessive, totalizzando 25 punti su 36.
0 comments on Il Villarreal di Unai Emery