Il “nuovo vecchio” Arsenal di Mikel Arteta
Mikel Arteta è in carica sulla panchina dell’Arsenal dal Dicembre 2019, 689 giorni e 100 partite per il tecnico spagnolo. La sua bacheca vede invece una Coppa d’Inghilterra e un Community Shield. Dopo un inizio molto altalenante, nonostante i trofei vinti, in questa stagione l’ex centrocampista dei Gunners sembra aver finalmente trovato il giusto assetto.
Una mano fondamentale l’hanno giocata sicuramente gli innesti richiesti durante il mercato estivo.
IL MERCATO ESTIVO
Ramsdale tra i pali ha ridato la sicurezza persa negli ultimi anni, grazie anche agli altri nuovi arrivi Ben White, Tomyasu e Nuno Tavares.
In mezzo al campo l’ex Anderlecht Lokonga, classe 1999, si è preso il ruolo da titolare al fianco di Thomas Partey.
RITORNO AL PASSATO
Dopo aver provato diversi sistemi di gioco, Mikel Arteta è tornato al passato, disponendo la sua squadra come faceva lo storico allenatore dei Gunners, Arsene Wenger nei primi anni a Londra.
Un 4-2-3-1 abbastanza atipico, però, soprattutto per via della posizione e dei movimenti in campo di Lacazette. Il francese è storicamente una punta di ruolo, ma in questo sistema di gioco si abbassa molto a venir incontro al gioco, questo rende difficile dare dei veri numeri al sistema di Arteta, che passa da un 4-4-2 ad un 4-2-3-1 con molta fluidità.

L’11 scelto da Arteta nella sfida vinta contro il Leicester

Arsenal 2003-04 di Wenger
Da sempre il giovane tecnico spagnolo ha manifestato enorme gratitudine verso il suo ex tecnico, dichiarando che se non fosse stato per lui non sarebbe nella posizione che ricopre oggi.
Addirittura Arteta ha fatto installare una gigantografia dell’allenatore francese sulle pareti del campo di allenamento.
FASE DIFENSIVA
Arteta grazie agli interventi sul mercato è riuscito a sistemare la fase difensiva, decisamente deficitaria nella scorsa stagione e nell’inizio di quella in corso.
Il portiere Ramsdale, costato poco meno di 30 milioni di euro, si è dimostrato sinora un acquisto davvero azzeccato. In fase di non possesso i Gunners sono disposti con una linea a 4, formata dai due terzini Tomyasu e Nuno Tavares e dai due centrali White e l’unico reduce dalla scorsa stagione Gabriel.
La stessa linea a 4 viene riproposta anche a centrocampo, con i due esterni chiamati ad uscire in pressione sul portatore di palla laterale.
Arteta chiede un grande sacrificio anche ai due attaccanti. Una volta superata la loro linea di pressione uno dei due deve abbassarsi immediatamente per dare supporto al centrocampo in caso di recupero palla.
La linea difensiva, a difesa schierata, è molto alta e la squadra resta decisamente compatta e corta. Come si noterà nell’immagine ai 4 difensori a volte si aggiunge Partey, in marcatura sul giocatore avversario. Di conseguenza la sua posizione viene occupata dall’attaccante Lacazette, lasciando il solo Aubameyang in avanti e passando ad un 5-4-1.
Mentre per quanto riguarda la fase difensiva quando gli avversari hanno guadagnato campo e sono già presenti sulla trequarti, vediamo una squadra si abbassa decisamente di più, pur non variando nella sua compattezza.
Con due linee da quattro formate e Lacazette basso, con Aubameyang in avanti come unica punta.
PRESSING
In fase di pressing la squadra vede il solito 4-5-1 visto in fase di non possesso. Ogni giocatore ha i propri compiti, Aubameyang in caso di giro palla difensivo va sul difensore, mentre Lacazette si abbassa sul regista.
In base al giocatore in possesso palla si muove la squadra. Quando ad esempio la palla finisce sul centrocampista avversario il primo ad uscire in pressione è uno dei centrocampisti (Partey o Lokonga).
I due attaccanti invece si dispongono in verticale con i due esterni che restano stretti verso il campo. L’obiettivo è quello di chiudere tutte le linee di passaggio e non permettere alla squadra avversaria di risalire il campo.

Partey esce sul portatore di palla, con Lacazette e Aubameyang a coprire le linee di passaggio avversarie.
FASE OFFENSIVA
Ramsdale oltre ad essersi dimostrato un ottimo portiere è anche uno dei principali giocatori addetti nella costruzione bassa della squadra di Arteta. Solitamente l’estremo difensore londinese serve uno dei due centrali che a loro volta vanno o dai due terzini (posizionati già alti) o da uno dei due mediani che si abbassa per ricevere il pallone. Il passaggio successivo è quasi sempre volto alla verticalizzazione per uno dei giocatori offensivi.
Il tecnico dei Gunners vuole imporre il proprio gioco già nella propria metà campo, credendo molto nella costruzione dal basso, come si nota nella tabella riportata.
Un altro dei principali punti cardine di Arteta è la ricerca del terzo uomo, sia in fase di costruzione che addirittura in contropiede, dove peraltro sono nate diverse reti della squadra londinese.
Concetto che si noterà nel video seguente, in quanto la squadra riesce a capovolgere una situazione difensiva ritrovandosi nell’area di rigore avversaria con 3 passaggi (tutti di prima), arrivando poi alla rete di Aubameyang.
Oltre alla ricerca del terzo uomo Arteta crede molto nello scambio di posizione tra i giocatori, per cercare di muovere le maglie avversarie e non dare punti di riferimento.
Per questo motivo i due attaccanti che spesso vengono scelti dal primo minuto sono Lacazette e Aubameyang, mai del tutto al centro del progetto, ma grazie al lavoro di Arteta si stanno rivelando fondamentali.
Nell’immagine successiva si noterà di come i due, sin dai primi minuti di partita, si allarghino. Questo per far sì che l’area di rigore possa essere occupata dai giocatori disposti sulla linea di trequarti.
TRANSIZIONI POSITIVE
Tra i punti di forza della squadra di Arteta ci sono sicuramente le transizioni positive, in quanto una volta recuperata palla i gunners riescono a sfruttare a pieno le qualità dei propri “centometristi“, come si può osservare nel video sottostante, azione che porta alla rete del numero 10 Smith-Rowe.
CONCLUSIONE
Giunto alla centesima panchina Arteta sembra aver trovato finalmente gioco e risultati. In questo momento i gunners occupano il 5° posto in classifica, a sole 6 lunghezze dal primato del Liverpool, complice anche un inizio di stagione poco confortevole (3 sconfitte in 3 partite).
Di certo gli acquisti estivi, come detto più volte, hanno aiutato Arteta a dare un’identità difensiva importante. Di conseguenza i risultati sono arrivati partita dopo partita, i gunners non perdono una partita dal 28 agosto.
Se questa solidità dovesse mantenersi, per l’Arsenal un piazzamento nell’Europa che conta potrebbe essere certamente un obiettivo raggiungibile. Sicuramente Arteta, dopo diverse panchine, sembra aver a disposizione la squadra tanto desiderata per poter mostrare le proprie idee.
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