Ecco alcuni principi di gioco del Manchester United di Ferguson, ma anche del Chelsea, studiando la finale di Champions League 2007-08.
Lo United era una squadra con grandi individualità, allenata benissimo, che tuttavia non aveva principi di gioco così complicati. Ferguson aveva ceduto un paio di stagioni prima Van Nisterlooy, decidendo di non acquistare un altra prima punta tipica, ma sviluppando un gioco che mettesse al centro di tutto la libertà dei movimenti dei tre giocatori offensivi, Ronaldo, Rooney e Tevez.
Il Chelsea di quel periodo era una squadra piena di grandi giocatori, ma ancora troppo impregnata dei principi difensivi di Mourinho, non aggiornati con metodi offensivi all’altezza. Il risultato era una squadra che si appoggiava troppo a Drogba, si spezzava in due e rinunciava a tener palla, nonostante la grande qualità.

A turno uno fra Rooney, Tevez o Ronaldo veniva incontro alla manovra per far da raccordo e non lasciare isolati i centrocampisti nella costruzione della manovra. Qui si muove l’argentino sul centro destra, ma Ferdinand scarica su Carrick.

La palla passa al play inglese, che trova subito Ronaldo fra le linee, nel mezzo spazio sinistro

Questa situazione di gioco, tuttavia, non svuotava l’area. Anzi, La manovra offensiva era spesso scolastica, ma veloce, aveva come fine quello di arrivare al cross, ma mantenendo almeno tre uomini in area di rigore.

Così dagli sviluppi di una rimessa laterale e un buon numero di Scholes, arriva il 42esimo gol stagionale di Ronaldo che svetta su Essien (spostato eccezionalmente in quella gara come terzino destro) e porta in avanti il Manchester United.


L’intesa fra Ronaldo ed Evra era fondamentale per quello United. Quando il portoghese viene a giocare dentro il campo, Evra è libero di attaccare la profondità. Viceversa il francese rimane qualche passo indietro quando CR7 vuole la palla sui piedi per tentare il dribbling

Tuttavia le migliori armi offensive dei Red Devils erano le transizioni offensive. Qui una delle più importanti, con un cambio di gioco perfetto di Rooney per Ronaldo, che corre sul lato sinistro, mentre Tevez sta già attaccando l’area

Qui il 4-3-3 del Chelsea. Con Makéléle davanti la difesa, che libera Lampard e Ballack come mezzali.

Drogba fu isolato troppo lì davanti a combattere con due fenomeni come Vidic e Ferdinand, se non per dei frangenti di gioco in cui Lampard si alzava in linea con lui, insieme a Joe Cole e Malouda, formando una sorta di 4-2-4 che però spezzava ancora di più la squadra in tronconi.

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