Il Belgio è di certo l’attrazione principale del girone B di Euro2020. La squadra di Martinez si presenta come una delle favorite, ma inizialmente dovrà affrontare 2 avversarie di livello, come la Danimarca e la Russia, e la “favola” Finlandia.
Danimarca
La Danimarca dopo la mancata qualificazione all’ultimo europeo disputato, 2016, sta sorprendendo sempre di più, dapprima con Hareide, arrivando ad essere eliminata soltanto agli ottavi della coppa del mondo del 2018 ai rigori con la finalista Croazia, e adesso sotto la guida di Hjulmand, diventato Ct nel 2020, con il quale ha ottenuto il 2° piazzamento nel girone di qualificazione agli europei che si disputeranno quest’estate dietro solamente alla Svizzera, entrando anche nella top ten delle Nazionali più forti del momento.
La Danimarca si approccia a Euro2020 con una valida squadra, un ottimo mix tra giocatori di esperienza internazionale come Schmeichel ,Kjaer e Erisken su tutti, ma anche con dei ottimi prospetti come i sempre più promettenti Christensen, fresco vincitore della Champions League, Wind, Poulsen, Mæhle e Damsgaard.
Danimarca che quindi potrebbe recitare la parte dell’outsider in questa competizione considerando il girone B, non proibitivo, nel quale è stata inserita visto che oltre il Belgio, con la quale ha disputato partite molto equilibrate nell’ultima Nations League, e una delle papabili alla vittoria finale, parte davanti rispetto alla Russia e la Finlandia per il 2° posto. Inoltre la squadra guidata da Hjulmand ha il vantaggio di poter giocare le prime partite della competizione in terra propria, fattore che potrebbe dare un notevole slancio al percorso dei Danesi che da anni ormai non vedevano una nazionale così competitiva da quella del 1992 che conquistò il primo titolo europeo della sua storia.
Un fattore però da non sottovalutare fu che nel 1992 la Danimarca trionfò non perché composta da giocatori di fame mondiale, anche se in quella squadra erano presenti giocatori del calibro di Brian Laudrup e Peter Schmeichel, ma perché una volta ripescata al posto della Jugoslavia, partecipò alla competizione con un approccio mentale e uno spirito di gruppo che gli permisero di avere la meglio su corazzate come Francia, Inghilterra, Argentina e l’Orange degli olandesi volanti, incontrate nel loro cammino, che invece risentirono eccome della pressione, realizzandosi così uno di quei veri e propri miracoli calcistici.
Quello che più sorprende oggi però di questa squadra è la sua capacità di giocare un calcio moderno al passo con il presente visti gli schieramenti e i principi di gioco attuati in questi ultimi anni, a testimonianza dei passi da gigante che nell’ultimo decennio, dopo un periodo tutt’altro che luminoso, ha compiuto il calcio danese.
In fase di possesso la squadra scandinava attua due schieramenti.
Nel primo caso si schiera con un 2-3-5 lasciando impostare i 2 centrali difensivi Kjaer e Christensen a cui è affidato il compito di cercare direttamente con il lancio lungo il gioco sulle fasce a pescare soprattutto Poulsen e Braithwaite, che in alternativa possono essere anche serviti tramite combinazioni con i rispettivi esterni difensivi Mæhle e Wass che avanzano sulla linea dei centrocampisti. Arrivata palla agli esterni offensivi questi sfruttano le loro capacità tecniche per puntare l’avversario ed andare al cross oppure per servire a rimorchio i vari Eriksen, Hojberg o Delaney che si posizionano negli half spaces.

Qui il 2-3-5
La seconda opzione invece prevede l’abbassamento di uno dei due centrocampisti difensivi, Hojberg o Delaney, sulla linea di Kjaer e Christensen, andando così a schierarsi con un 3-4-3, basato sugli stessi meccanismi e principi di gioco dello schieramento precedente, anche se in questo caso si predilige la giocata corta piuttosto che il lancio. Fase di possesso quindi dei Danesi approcciata sulla verticalizzazione.

Qui il 3-4-3
In fase di non possesso invece la squadra di Hjulmand si schiera con un 4-5-1 con Eriksen che rappresenta l’ago della bilancia per la squadra, visto che a volte può trovarsi di fianco a Wind, chiamando lui il pressing, oppure trovarsi sulla linea dei centrocampisti. Il 4-5-1 con il quale si schiera è prettamente difensivo, infatti la squadra scandinava si organizza con 2 linee molto strette e compatte dietro la linea della palla, tentando di indirizzare l’avversario. Atteggiamento che però cambia in fase di impostazione dal basso della squadra avversaria, nei suoi primi 30 m, quando i Danesi attuano un pressing molto offensivo.
Proprio per la versatilità che la squadra Danese propone durante le gare e la voglia dei giovani di mettersi in mostra, la Danimarca sarà una squadra che darà filo da torcere a tutti e da non sottovalutare visto ciò che sono già stati capaci di realizzare in passato.
Probabile Formazione titolare Danimarca
Schmeichel, Wass, Kjaer, Christensen, Mæhle, Hojberg, Delaney, Eriksen, Poulsen, Braithwaite, Wind.
Sistema di gioco in fase di possesso :
2-3-5/ 3-4-3
Sistema di gioco in fase di non possesso :
4-5-1/4-4-1-1
Giacomo Capoccia
Russia
Prima dell’inizio dei Mondiali di calcio del 2018, la nazionale della Russia era considerata debole, senza grandi giocatori, con un’età media avanzata e anche poche possibilità di passare il girone. La Russia però è riuscita ad arrivare ai quarti di finale, cioè tra le migliori otto squadre al mondo, dove è stata eliminata ai rigori dalla Croazia. Prima di arrivare ai quarti, aveva segnato otto gol in due partite, contro Egitto e Arabia Saudita, e aveva eliminato la Spagna, una delle favorite per la vittoria.
Ad oggi la nazionale russa accede agli europei del 2020 come seconda classificata del Gruppo I (dietro il Belgio) con 24 punti conquistati e una differenza reti pari a +25 gol in 10 partite (di cui 8 vittorie). La squadra di Cercesov è sicuramente un gradino sotto le favorite ma la formula della competizione che vede passare avanti tutte le prime due di ognuno dei sei gironi più le migliori quattro delle sei terze classificate fa capire che l’obiettivo dell’accesso alla fase a eliminazione diretta è il minimo sindacale. La formazione di Cercesov farà il suo esordio nel calendario degli Europei il 12 giugno contro il Belgio. Certamente, i pronostici su Euro2020 non mettono la Russia in prima fila ma nessuno può escludere che possa essere una delle sorprese della rassegna continentale.
Probabile formazione Russia: i possibili titolari di Cercesov
Il C.t. schiera solitamente i suoi con un 4-2-3-1 in cui sono i trequartisti a dover creare occasioni per l’unica punta. È proprio in quella zona di campo che si ha la maggiore concentrazione di talento con i vari Golovin, Cheryshev e Miranchuk. Qualità a disposizione anche in difesa dove Mario Fernandes e Dzhikiya garantiscono velocità e prestanza fisica. Rientrato tra i convocati provvisori anche il vecchio leone Zhirkov.
Per capire e conoscere meglio questa squadra, andremo ad analizzare dal punto di vista tattico le prestazioni degli 11 di Cercesov nelle partite Slovacchia- Russia (2-1) e Malta-Russia (1-3).
FASE DI POSSESSO
COSTRUZIONE
In fase di costruzione di inizio manovra, la Russia si organizza con una disposizione di 2+2 che coinvolge 4 giocatori, i due difensori centrali e i due centrocampisti centrali/mediani. Come vediamo nelle immagini è importante la posizione dei giocatori nelle zone laterali del campo. Che sia un 3-5-2 o 4-2-3-1, il concetto non cambia: terzini e ali sono posizionati larghi e alti e si muoveranno negli spazi in funzione dello sviluppo della manovra (uscita laterale, inserimenti, cambio fronte).
CAMBIO FRONTE
Nelle immagini che seguono è visibile l’importanza della posizione sulla zona laterale del campo. I 4 uomini addetti alla costruzione portano palla attirando parte dei giocatori avversari che chiudono gli spazi disponibili per lo sviluppo della manovra sulla destra. I giocatori russi eludono l’atteggiamento dell’avversario e, usciti dalla zona di pressione, trovano una soluzione su attacco laterale rappresentata dal terzo di difesa posizionato oltre la metà campo.
CATENE LATERALI
Concetto ricorrente è quello dello sviluppo azione sfruttando le catene laterali. Come vediamo nelle immagini, sono sempre gli esterni/terzini ad essere i protagonisti nella fase offensiva della squadra di Cercesov. In queste situazioni di gioco vediamo come i giocatori della Russia costruiscono l’azione direttamente sulle corsie laterali.
1) USCITA LATERALE SU INSERIMENTO DEL TERZINO (con ala in mezzo al campo)
2) PALLA DEL TERZINO SU INSERIMENTO DELL’ALA NELLA TREQUARTI DI CAMPO AVVERSARIA
3) TRIANGOLAZIONE PALLA A TERRA TERZINO-ALA (zona centrale del campo) SVILUPPO PER ATTACCO LATERALE.
MOVIMENTI FUNZIONALI ALLA MANOVRA OFFENSIVA
Nelle foto vediamo i movimenti dei giocatori che agiscono sulle zone laterali. Tipicamente infatti entrambi molto alti (ala e terzino) agiscono per liberare la fascia, spostandosi nella zona centrale del campo. Spesso, come visto nelle precedenti foto, cercano inserimenti o combinazioni per arrivare ad attaccare l’area di rigore.
ATTACCO ALLA PORTA
Per quanto riguarda la fase finale dell’azione, la maggior parte delle occasioni più pericolose derivano da situazioni in cui la palla proviene da una zona laterale del campo. Come vediamo nelle foto, analizziamo delle situazioni di cross. Gli uomini di Cercesov costruiscono molto da uno dei lati del campo per poi concludere dal lato opposto. In queste situazioni vediamo come la palla con un cross è indirizzata al secondo palo o centralmente, zona di inserimento del calciatore attaccante.
FASE DI NON POSSESSO
SCHIERAMENTO
In fase di non possesso la nazionale russa (in occasione del match contro Malta) mantiene il suo schieramento iniziale. Nella foto è infatti visibile la linea composta da 4 difensori, i due mediani, i tre calciatori alle spalle della punta Dzyuba. Nella situazione illustrata è in corso una fase di pressing (vediamo nella trequarti le marcature a uomo). Sulla fascia in rosso però troviamo un avversario lasciato libero.
PRESSING
In momento della partita troviamo la risposta alla precedente osservazione: come possiamo vedere l’uomo libero sulla fascia precedentemente cerchiato in rosso viene ora marcato a uomo (seppur con minimo ritardo) dal mediano di Cercesov che si trova in una zona del campo molto avanzata.
Marcatura a uomo (cerchiate le coppie) nei confronti dell’avversario a inizio manovra.
ROMBO DI CENTROCAMPO
È particolarmente ricorrente nei match visionati lo schieramento e il comportamento dei giocatori del centrocampo russo. Nella zona centrale del campo infatti i calciatori si dispongono “a rombo” spostandosi in funzione della palla con l’obiettivo della riconquista. Schieramento e soluzione tattica ricorrente soprattutto nelle rimesse laterali contro.
Tuttavia sono ricorrenti gli errori e le giocate non andate a buon fine che vedono la squadra da noi analizzata scoperta dal lato debole (lato opposto) e colpita in campo aperto.
In foto, rombo di centrocampo inefficace, squadra sbilanciata che concede spazio sul lato debole (fascia dx del campo). Nello svolgimento dell’azione, la Russia verrà attaccata nella zona libera (cerchio blu) e subirà il secondo gol.
LINEA DIFENSIVA
Molto importante è l’atteggiamento della linea difensiva. IL reparto dei difensori è costituito da 4 giocatori. Nei momenti di gioco in cui la Russia subisce nella propria trequarti, è sempre lo stesso difensore centrale Dzhikiya a staccarsi e a partecipare alle palle aeree o, mettendo in condizioni di 1v1 l’avversario.
Antonio Capaldi
Belgio
Il Belgio si presenta a Euro2020 come una delle favoritissime alla vittoria del titolo, ma andiamo ad analizzare tatticamente la squadra di Martinez.
I Diavoli Rossi si schierano in campo con il 1-3-4-2-1, presentano un triangolo offensivo di altissimo livello, composto da Mertens, De Bruyne e Lukaku.
La nazionale belga offre presenta un buon compromesso di esperienza e gioventù, in difesa sono intoccabili i tre espertissimi Vermaelen, Vertonghen e Alderweireld, poi però troviamo un centrocampo molto giovane composto da giocatori come Tielemans, Dendoncker, Praet, T. Hazard ed altri.
Le caratteristiche principali della squadra di Martinez sono il pressing ultra – offensivo e l’attacco dello spazio.
Partendo dal primo aspetto, i diavoli rossi, una volta persa palla, avanzano in modo aggressivo tentando il recupero immediato del pallone, avvolte però questo aspetto gli si torce contro, dato che non sempre i tre difensori centrali aggrediscono come i compagni di squadra, anzi, spesso rimangono staccati creando cosi’ uno spazio che gli avversari possono attaccare.
Il gioco offensivo del Belgio è incentrato su Lukaku, la manovra parte dal basso, l’ obbiettivo è far arrivare la palla ad uno tra De Bruyne e Mertens, che hanno il compito di allargarsi per ricevere palla e poi servirla a Lukaku, che spalle alla porta andrà a fare la sponda ad uno dei due mediani mentre gli esterni di centrocampo hanno il compito di inserirsi e ricevere il pallone alle spalle della difesa.
Ad Euro2020 la squadra del ct Martinez è senza dubbio chiamata ad un’ importante dimostrazione di forza, non è una squadra perfetta, ma è una squadra dotata di tantissimo talento e che può mettere in difficoltà chiunque.
Probabile formazione Belgio:
1-3-4-2-1 : Courtois, Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen, Meunier, Tielemans, Dendoncker, Carrasco, De Bruyne, Mertens, Lukaku.
Alessandro Guglielmo
Finlandia
La Finlandia ha raggiunto per la prima volta nella storia la qualificazione ad una competizione Europea, la nazionale del c.t Kanerva ha raggiunto un traguardo storico, vediamo come.
I bianco azzurri si presentano con il 1-3-5-2, la stella della squadra è sicuramente Teemu Pukki, attaccante del Norwich che ha collezionato 26 gol in 41 partite con la squadra inglese.

5-3-2 in fase di non possesso
In fase di non possesso palla la Finlandia si compatta dietro con un 5-3-2 che lascia pochi spazi agli avversari, alla squadra di Kanerva non interessa il recupero immediato magari tramite pressing, preferisce aspettare dietro per poi ripartire.
Infatti dal punto di vista offensivo, la Finlandia non ama una lunga trama di passaggi, anzi, una volta recuperato il pallone si cerca subito una delle due punte, che hanno il compito di allargarsi e cercare di ripartire velocemente.
Una volta arrivata la palla a Pukki, sono i tre centrocampisti centrali a dare supporto con inserimenti centrali, lo strumento di finalizzazione più usato è il cross.
Detto questo, la Finlandia è una squadra molto acerba e con poco talento, il vero traguardo è già stato raggiunto ed è proprio quello di partecipare a questo Europeo, ma sicuramente passare il girone sarebbe una vera e propria impresa.
Probabile formazione:
1-3-5-2: Joronen, Ivanov, Ojala, O’ Shaughnessy, Soiri, Valakari, Lam, Taylor,Pirinen, Pukki, Pohjanpalo.
Alessandro Guglielmo
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