Euro 2020

Euro2020 – La guida tattica del Girone A

On Giugno 6, 2021
By Redazione CalcioTactics | 0 Comments

L’11 giugno il primo girone ad aprire Euro2020 sarà proprio quello dell’Italia, e a farlo sarà proprio la nazionale di Mancini allo Stadio Olimpico di Roma. Distribuito fra la capitale italiana e Baku (in Azerbaigian) il girone A vedrà diverse squadre interessanti affrontarsi e sarà quasi sicuramente equilibrato. Cominciamo da qui la nostra guida tattica ad Euro2020!

Italia

La squadra senza idee, depressa e vetusta che Ventura portava al punto più basso della storia nella celebre notte di Milano di fine 2017 sembra lontana anni luce. Superato lo shock di dover guardare per la prima volta dopo anni ed anni un Mondiale da casa, l’Italia è stata messa nelle mani esperienti di Roberto Mancini e dal momento in cui l’ex allenatore di Inter e City (fra le tante) si è seduto sulla panchina degli azzurri, la squadra ha perso una sola partita ufficiale (la sua quinta, a Lisbona, valida per la Nations League 2018-19). Da quel momento in poi sono arrivati 25 risultati utili consecutivi.

Il record di Lippi è stato eguagliato non affrontando tantissime squadre d’élite (come i detrattori sottolineano spesso), certamente, ma quello che ha fatto più impressione nella crescita degli Azzurri è l’incredibile velocità con cui i principi di gioco di Mancini hanno fatto presa sulla larga rosa di convocati.

Probabilmente il grosso pregio del CT azzurro è stato quello di non strafare, di non snaturare il lavoro che le tante squadre in Italia hanno fatto in questo strano biennio, sviluppando un sistema di gioco che mettesse a proprio agio praticamente tutti i giocatori convocati.

Ci sono stati momento in cui il gioco di Mancini ha dato qualche problema a livello offensivo, ma in praticamente tutte le partite giocate la squadra ha dato segnali di crescita esponenziale, di consapevolezza, di proattività pura.

Come spiegato con perizia di dettagli nello splendido pezzo di Diego Martinelli, la nostra nazionale in fase di possesso utilizza un 3-2-5 che in qualche modo mette in relazione decadi di tattica calcistica. Un modulo che nasce per rispondere al richiamo europeo che negli ultimi anni richiede sempre di più di sviluppare un gioco di possesso e di riconquista veloce del pallone. Con questi principi di gioco spiccano i migliori giocatori italiani in circolazione all’estero, ovvero Jorginho e Verratti, trovano sfogo per le proprie qualità Chiesa (nel frattempo cresciuto molto con Pirlo nella stessa posizione alla Juve) e Spinazzola sulle fasce, mentre Barella, Berardi, Pellegrini, Locatelli e Insigne riescono ad avere continuità nelle strutture di gioco che i rispettivi allenatori nei club hanno sviluppato.

A livello difensivo l’Italia ha ritrovato la storica solidità, subendo solo 14 reti in 30 partite. Se a questa statistica sottraiamo però le 6 reti subite in amichevole, i numeri diventano ancora più confortanti: 8 reti subite in 23 partite. Il modo di impostare il gioco della nazionale azzurra (un 3+2 generalmente formato da due centrali difensivi, Florenzi bloccato, e due mediani) ha risolto finora i problemi nelle transizioni difensive.

Per capire, però, con quali ambizioni la squadra di Mancini si approccerà a questo Europeo sarà fondamentale capire quale Immobile entrerà in campo. Se il fenomenale attaccante che ha fatto sfracelli con la Lazio in queste stagioni, o il timido e nervoso Ciro che abbiamo visto in nazionale. Le alternative all’attaccante campano saranno probabilmente Belotti e Kean, con il Gallo che si è sempre giocato il posto da titolare al 50%.

italia euro 2020

Inserita in un Girone complicato, ma non proibitivo, sarà fondamentale per l’Italia cominciare subito forte approfittando anche del piccolo vantaggio che potrebbe arrivare dal fattore campo (le 3 partite iniziali si giocheranno a Roma). Con questi principi di gioco, con qualche gol in più e con un buon entusiasmo accumulato nelle prime gare, tutto potrebbe essere possibile per gli uomini di Mancini.

In alternativa, se i problemi a finalizzare l’enorme mole di gioco dovessero palesarsi in maniera decisiva contro gli avversari di livello più alto, potrebbe complicarsi il lavoro di Mancini per provare a portare l’Italia in semifinale (e superare il lavoro fatto da Conte nel 2016) o addirittura vincere un Europeo per la prima volta dopo 53 anni.

PROBABILE FORMAZIONE TITOLARE ITALIA

Donnarumma; Florenzi, Chiellini, Bonucci, Spinazzola; Jorginho, Verratti, Barella; Chiesa, Immobile, Insigne.

Sistema di gioco in fase di possesso: 3-2-5/3-1-4-2

Sistema di gioco in fase di non possesso: 4-4-2/4-5-1

Benedetto Greco

Turchia

La Turchia, prima avversaria sulla strada degli Azzurri in quella che sarà la prima partita della manifestazione l’11 giugno a Roma, si presenta con rinnovata fiducia ad Euro2020. La selezione del C.t. Senol Günes è stata protagonista di un ottimo girone di qualificazione finendo dietro soltanto alla Francia campione del mondo. L’ottimo stato di forma è proseguito nel 2021 con vittorie larghe contro Norvegia e soprattutto Olanda nel percorso di qualificazione ai Mondiali 2022.

La rosa della Turchia possiede l’età media più bassa di questi Europei ma non manca di elementi di esperienza a trascinare il gruppo. Allo stesso tempo, numerosi sono i profili emergenti di questa Turchia che si stanno imponendo anche a livello di club. Il C.t. Günes schiera la propria selezione con un 4-2-3-1 o 4-3-3 a seconda della posizione di Hakan Calhanoglu che può giocare come mezzala o come trequartista centrale nel 4-2-3-1.

Tra i pali la sorpresa del Trabzonspor Ugurcan Çakir sembra il favorito per la maglia da numero 1. La difesa è schierata con una linea a 4 che vede la presenza di due centrali fisici e prestanti come Demiral e Söyüncü con all’occorrenza Kabak come opzione di riserva. I due laterali difensivi, Meras e Celik amano spingere e offrono un buon rendimento, in particolare Celik appena laureatosi campione in Francia con il Lilla. Il centrocampo è senza dubbio il reparto più completo ed offre equilibrio, fisicità e buona tecnica. Detto della versatilità del milanista Cahlanoglu, gli altri due candidati ad una maglia da titolare sono Ozan Tufan e Okay Yokuslu. Il primo è un giocatore dal buon dinamismo e geometrie mentre Yokuslu è il più difensivo tra i due e predilige occupare la posizione di mediano a protezione della difesa. Nel reparto offensivo, l’esterno del Fortuna Dusseldorf, Kenan Karaman parte dalla sinistra mentre sulla parte opposta agisce il talentuoso Yusuf Yazici, vero protagonista del titolo del Lille in Francia insieme al connazionale Burak Yilmaz, che è la punta centrale anche di questa Turchia. Attaccante dall’età certamente non più giovane Yilmaz con i suoi 36 anni ma ancora incredibilmente efficace se lasciato libero di colpire e autore di 18 gol nell’ultima stagione. Il centravanti ex Besiktas e Galatasaray è anche il battitore di rigori e punizioni.

In fase di possesso la Turchia ha un gioco molto diretto, alla ricerca di transizioni offensive veloci ed efficaci. La costruzione è spesso affidata a lanci lunghi a cercare le deviazioni aeree dell’ariete Yilmaz. Con avversari di minor rango la Turchia prova anche a costruire dalla difesa soprattutto con Söyuncü e Celik, bravo nel avanzare palla al piede sulla corsia laterale. Da qui non rinuncia comunque a ricercare il regista offensivo Chalanoglu che ha nelle corde l’assist come la conclusione dalla distanza. Yazici è più libero di muoversi e fiondarsi sulle seconde palle sulla trequarti per sfruttare il suo mix di caratteristiche tecniche e fisiche. Karaman è invece un giocatore prezioso per il suo movimento incessante mantenendo una posizione ampia ma abile tatticamente nel ripiegare a supporto. Per questi motivi, viene spesso preferito all’ex romanista ora al Leicester Cengiz Under, usato più come arma in corso d’opera.

Per quello che riguarda la fase di non possesso, la Turchia è solita aspettare e rimanere bassa e centrale, cercando di forzare la circolazione di palla avversaria sugli esterni. Come si può notare dalle posizioni assunte dai giocatori della Turchia in avvio di match con l’Olanda, il modulo diventa un chiaro 4-1-4-1 con il mediano Yokuslu davanti alla difesa a fare filtro e la seconda linea di 4 stretta e compatta a copertura della parte centrale. Nella propria trequarti difensiva, la Turchia alza la pressione che diventa più intensa soprattutto nella parte centrale con maggiore pressing sul portatore e i due difensori centrali più aggressivi in marcatura sul diretto avversario.

La Turchia si presenta dunque a questa competizione con fiducia e con diversi giocatori chiave sull’onda di una stagione positiva: sarà compito del C.t. Gunes lanciare questo giovane gruppo alla ricerca di un risultato di prestigio che agli Europei manca dal terzo posto ottenuto nel 2008.

Giovanni Cesaroni

Svizzera

Dopo aver agevolmente conquistato la qualificazione a questi Europei (inserita nel girone C, forse il meno competitivo, è arrivata prima davanti alla Danimarca) la Svizzera si presenta alla manifestazione con l’obiettivo di passare il girone e poi provare a dare il massimo nella fase a eliminazione diretta. Nel gruppo A, con Turchia, Italia e Galles, la sfida sarà serrata per i posti utili alla qualificazione al turno successivo.

La squadra allenata da Vladimir Petkovic può contare, dalla sua, su una squadra di giocatori maturi e abituati a calcare palcoscenici internazionali. La difesa è il reparto probabilmente più solido. In porta ci sarà il titolarissimo Yann Sommer, mentre con ogni probabilità la linea difensiva a 3 sarà composta da Nico Elvedi, Fabian Schär (che ha avuto una stagione molto difficile con problemi al ginocchio, alla spalla e la positività al Covid) e Manuel Akanji.

La linea di centrocampo dovrebbe essere composta centralmente da Freuler e Xhaka con il primo che avrà il compito di inserirsi in avanti e di accorciare la squadra nelle fasi di pressione e con il secondo maggiormente deputato alla fase di prima costruzione; attenzione però all’alternativa rappresentata da Zakaria (il quale ha tratto giovamento dallo slittamento dell’Europeo di un anno, dato che ha potuto recuperare da un brutto infortunio al ginocchio) che può aggiungere dinamismo alla mediana. Sulla sinistra Zuber si giocherà il posto con Ricardo Rodriguez, mentre sulla destra il volto nuovo è Kevin Mbabu, cresciuto molto nell’ultima stagione con il Wolfsburg.

In avanti la stella è sicuramente Xherdan Shaqiri che sarà probabilmente a supporto del tandem SeferovicEmbolo in un reparto d’attacco povero di alternative (il solo Gavranovic è l’altro attaccante in rosa).

euro2020

Si vede bene la struttura posizionale della Svizzera con 3 difensori e due mediani impegnati nella fase di costruzione con gli esterni a tenere l’ampiezza

L’incognita maggiore riguardante gli uomini di maggior pregio deriva dal fatto che, nella stagione appena terminata, non sono stati titolari nei loro club: se da una parte potranno arrivare più riposati, dall’altra non si può dire che sia stata una stagione positiva per molti di loro.

In ogni caso Petkovic punta su una squadra compatta e che sa adattarsi all’avversario che ha di fronte: lo schieramento con 3 difensori consente ai laterali di alzare la loro posizione soprattutto in fase di pressione avanzata. Molti giocatori, poi, come Akanji, Freuler ed Elvedi sono abituati a giocare in squadre orientate sull’uomo: capacità che verranno utili per riconquistare palla in zone avanzate di campo senza scoprirsi eccessivamente.

Marco Roberti

Galles

Nonostante la mancata qualificazione per gli ultimi Mondiali, in Galles è ancora vivida la memoria di Euro 2016 quando la semifinale raggiunta fece sognare un’intera nazione mai arrivata prima a quelle vette. L’attuale selezione del C.t. Page, subentrato a Giggs nello scorso novembre, ruota ancora una volta attorno al suo campione più celebre, Gareth Bale. Sarà sicuramente difficile, per i gallesi, ripetere le gesta del 2016, ma la rosa che si presenta a Euro 2020 non è meno competitiva di 5 anni fa.

L’età media, 26 anni, è tra le più giovani del torneo. Il modulo adottato di recente da Page è stato un flessibile 3-4-3 che si trasforma in 5-2-3 in fase di non possesso. Questa è stata una delle maggiori modifiche apportate dal nuovo C.t. che ha tolto l’attaccante di ruolo Kieffer Moore rimpiazzandolo con Harry Wilson in funzione di falso nove rendendo così più fluido il sistema di gioco. Il reparto offensivo è completato dalla presenza di Gareth Bale che parte della destra e dal giovane esterno del Manchester United, Daniel James. Entrambi giocano a piede invertito, cercando di tagliare il campo per procurarsi spazio per il tiro. Passando al centrocampo, è chiara l’intenzione di proteggere la difesa con un quartetto di stampo soprattutto difensivo. L’unica variazione al tema è concessa allo juventino Ramsey, ancora alle prese però con i cronici problemi fisici che mettono in dubbio la sua presenza dall’inizio. Anche i suoi colleghi di reparto non godono di una condizione fisica brillante, a partire da Ampadu, mediano titolare che ama tenere una posizione arretrata a protezione della difesa. In caso di assenza dei due, sarebbero pronti a subentrare l’esperto Joe Allen e la sorpresa Joe Morrell. Ai lati, sicuro il posto tra gli undici per il laterale di riserva del Liverpool Neco Williams, sul lato sinistro e Connor Roberts su quello destro. Pochi dubbi anche tra i centrali di difesa che dovrebbero essere i due Spurs Rodon e Davies insieme al giocatore del Bournemouth Chris Mepham.

In fase di possesso, il terzetto offensivo scambia frequentemente posizione per non dare punti di riferimento e sfruttare gli spazi nelle ripartenze. Tutti e tre gli interpreti sono dotati di velocità palla al piede e nonostante qualche anno in più, Bale è sempre un giocatore pericoloso quando punta la porta. L’attacco del Galles raramente è risultato devastante, avendo segnato soltanto 10 gol in 9 partite ma, nonostante le poche occasioni create, è tra le migliori in Europa per percentuale di realizzazione, dimostrando un efficacia sotto porta che è sempre un’importante freccia al proprio arco durante una breve competizione come sono gli Europei. Il Galles arriva verso la porta avversaria soprattutto dalle zone esterne attraverso i quinti che salgono e cercano il passaggio diretto verso l’attacco. Bale assume spesso la posizione di attaccante centrale facendo valere anche le qualità fisiche e facilitando così Wilson ad allargarsi. Quando i quinti invece sono posizionati più bassi, provano spesso a lanciare lungo sullo spazio per gli esterni che cercano di mettere in difficoltà gli avversari con la loro velocità. Per crearsi spazi, il Galles effettua spesso overload su un lato per poi aprire sull’altro per trovare ampiezza e spazi da sfruttare.

In fase di non possesso, le statistiche parlano di una solidità importante per gli uomini di Page che hanno subito soltanto 4 gol in 9 partite. Il Galles difende basso e cerca di tagliare le linee di passaggio avversarie costringendo l’avversario a lunghi possessi palla che non portano risultati. Gli avversari quindi cercano di rimediare provando la via del cross, aspetto sul quale i difensori centrali gallesi sono solidi e sicuri, vincendo una buona percentuale di duelli aerei. Come detto, in fase di non possesso, il 3-4-3 diventa un solido 5-2-3 con appena due giocatori a centrocampo che rischiano di essere in inferiorità numerica.

euro2020

In soccorso arrivano però i tre attaccanti che ripiegano puntualmente per chiudere le linee di passaggio, forzando gli avversari a provare la via esterna dove i due laterali sono reattivi ed aggressivi per provare a riconquistare la palla.

Il Galles si presenta dunque a Euro 2020 con l’obiettivo di accedere alla fase ad eliminazione diretta puntando sul suo gioco compatto e diretto e provare a ribaltare i pronostici come già dimostrato in quella storica estate del 2016.

Giovanni Cesaroni

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