Analisi tattiche

Juventus – Inter: la squadra di Pirlo approda in finale

On Febbraio 10, 2021
By Antonio Di Marino | 0 Comments

Terzo derby d’Italia in meno di un mese. Il confronto tra Juve ed Inter ha scandito i tempi del calcio italiano sin dal dopoguerra ed oggi le due squadre si tr0vano di fronte per il ritorno di Coppa Italia. All’andata vinse la Juventus per 2 a 1 a San Siro con doppietta di Cristiano Ronaldo; mentre, nel weekend entrambe hanno vinto per 2-o, rispettivamente contro Roma e Fiorentina. Vediamo con questa analisi quali sono state le chiavi tattiche che hanno determinato l’esito finale della partita ed il passaggio del turno della squadra torinese.

 

Sistemi di gioco

La Juventus si è schierata con un 4-4-1-1 in FDNP. La linea difensiva era composta da Danilo, Demiral, De Ligt e Alex Sandro; mentre la linea dei centrocampisti era formata da Cuadrado, Bentancur, Rabiot e Berbardeschi. Dietro all’unica punta (C. Ronaldo) agiva Kulusevski con il ruolo di marcatura su Brozovic (regista nerazzurro).

In Fase di Possesso, la Juve si disponeva con 3-3-3-1 molto particolare. Infatti, uno dei due centrocampisti, a turno, faceva la Salida Lavolpiana per ricevere palla tra di due centrale di difesa, i quali si allargavano. I terzini avanzavano la loro posizione e si stringevano molto ai lati dell’altro centrocampista (rimasto in posizione). Gli esterni (Cuadrado e Bernardeschi) si alzavano in linea col trequartista.

 

L’Inter in Fase di Non Possesso si disponeva con il classico 5-3-2 Contiano con i tornanti (Darmian ed Hakimi) a tutta fascia.

In FDP l’Inter si schierva con un modulo molto simile all’ M-M di Gusztáv Sebes, allenatore dell’Aranycsapat ungherese degli anni ’50. Infatti, vista la marcatura di Kulusevski su Brozovic: un giocatore a turno tra Barella ed Eriksen si abbassava per ricevere palla, mentre l’altro avanzava la propria posizione in prossimità degli attaccanti. Difatti si formava un 3-2-3-2, con i tornanti che alzavano molto la propria posizione per essere serviti lungo la fascia, mentre uno dei due centrocampisti si smarcava tra le linee avversarie.

 

La costruzione dal basso dell’Inter osteggiata dalla pressione juventina

L’Inter, come di sua consuetudine, impostava l’azione palla a terra partendo dal portiere. I braccetti si allargavano, mentre De Vrij (il libero) rimaneva in posizione centrale per garantire protezione preventiva. I braccetti venivano lasciati liberi di ricevere palla, per poi essere pressati passivamente dei giocatori bianconeri. L’obiettivo della squadra di Pirlo era quello di non permettere a Brozovic di ricevere palla (marcato da Kulusevski), pertanto, uno a turno tra Barella ed Eriksen, si abbassava sulla linea difensiva per ricevere palla ed impostare l’azione.

 

Sviluppo Juventus

Come accennato sopra nei “Sistemi di gioco”, la Juventus si schierava con un 3-3-3-1 molto stretto, per indurre l’Inter ad accentrarsi e a scoprirsi sulle fasce dove i giocatori juventini avevano superiorità numerica di 2 vs 1.

https://streamable.com/k9rcvt

Terzini “istmici” –> Danilo ed Alex Sandro molto vicino tra loro.

 

Sviluppo sulle catene laterali Inter

Lo sviluppo dell’azione da parte dell’Inter era improntato a sfruttare le catene laterali. La squadra nerazzurra cercava la superiorità numerica lungo le fasce per puntare la difesa juventina.

Nel video sottostante possiamo notare uno sviluppo sfruttando la catena laterale di destra con Barella (abbassato) – Skriniar (largo) – Hakimi (alto).

https://streamable.com/cgfjp2

 

Marcature preventive Juventus

Nelle situazioni di palle inattive o di transizioni difensive. I difensori bianconeri (talvolta anche i centrocampisti) andavano a marcare l’avversario che si trovava nella propria zona. Difatti, la Juventus marcava ad uomo nella zona, non permettendo ai giocatori offensivi dell’Inter di ricevere palla per ripartire velocemente in contropiede.

https://streamable.com/xguujb

https://streamable.com/fs5gpy

https://streamable.com/rra7ah

 

La mia opinione

Quella di ieri è stata una partita a scacchi, scaturita dal risultato dell’andata. L’Inter doveva vincere con due gol di scarto e pertanto ha dovuto giocare in maniera offensiva, tuttavia, evitando di scoprirsi troppo per non prendere il gol della definitiva eliminazione.

La Juventus, dal canto suo, ha fornito una prestazione diligente, rischiando di prendere gol in poche occasioni (Buffon attento) e tirando poco in porta, ma impensierendo comunque Handanovic. Sia La difesa nerazzurra, che Demiral e De Ligt si sono resi protagonisti di una partita molto positiva, andando a contrastare le avanzate nerazzurre a pieno organico. Effettivamente, nei minuti finali, anche Skriniar e Kolarov (subentrato a Bastoni) attaccavano regolarmente l’area avversaria, lasciando il solo De Vrij come ultimo baluardo difensivo.

La risposta di Pirlo è stata quella di inserire Chiellini per Cuadrado, andando a rinforzare la retroguardia difensiva (passata a 5) e portandosi a casa il biglietto per la finale di Coppa Italia del 19 maggio, con sede ancora da stabilire.

 

Conclusioni

Smaltite le fatiche di Coppa, Juve ed Inter torneranno in campo questo weekend per la 22° giornata di Serie A. I bianconeri giocheranno sabato alle 18 contro il Napoli al Diego Armando Maradona – San Paolo; mentre l’Inter sarà di scena a San Siro contro la Lazio di Simone Inzaghi.

Un weekend complicato per due squadre che vogliono ambire alla conquista dello scudetto.

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