Analisi tattiche

Chelsea – Villareal: ai Blues la Supercoppa Europea

On Agosto 13, 2021
By Lorenzo Lauria | 0 Comments

È il Chelsea di Tuchel ad aggiudicarsi la 46° edizione della Supercoppa UEFA. I Blues, freschi campioni della Champions League nel derby tutto inglese con il Manchester City, hanno piegato la strenua resistenza di un ottimo Villareal alla lotteria dei rigori. La partita inaugurale della stagione 21/22 ha confermato la convinzione delle idee di gioco del Chelsea, specialmente nel primo tempo, ma anche l’eccellente organizzazione tattica e la tenacia della squadra di Emery. Dopo una prima frazione di gara nella quale il Chelsea ha tenuto le redini del gioco e ha sbloccato il risultato con un gol di Ziyech al 27’, il Submarino Amarillo ha reagito nella seconda parte di gara, e dopo due sfortunati legni trova il gol del pareggio con una intuizione di Gerard Moreno. Nei tempi supplementari i ritmi (già non troppo elevati) si abbassano, complice una condizione fisica sicuramente non ottimale, e le occasioni latitano. Ai calci di rigore sale in cattedra Kepa Arrizabalaga, e soprattutto la scelta di Tuchel di farlo entrare in extremis al posto del titolare Mendy (rievocando il precedente di Van Gaal ai Mondiali del 2014 con la sua Olanda).

LA PARTITA

Nella splendida cornice di Windsor Park, Tuchel lascia a riposo diversi uomini che erano stati impegnati nelle fasi finali di EURO 2020 (tra cui Jorginho e il capitano Azpilicueta), perché non hanno ancora recuperato la migliore forma fisica. Kovacic prende posto in cabina di regia, Hudson Odoi e Marcos Alonso solo gli esterni a tutta fascia mentre in avanti Havertz e Ziyech supportano Werner. Emery, che deve fare a meno del suo trascinatore Dani Parejo, conferma la maggior parte della formazione uscita vincente dalla finale di Europa League, scegliendo come spalla di Gerard Moreno il neoacquisto Boulaye Dia.

Come prevedibile, è il Chelsea che prende in mano l’iniziativa del gioco, mentre Emery opta per una difesa bassa e passiva, con le due linee di difesa e centrocampo molto strette e vicine tra loro e con Moreno e Dia a sporcare la prima costruzione.

 

Emery decide di replicare lo stesso atteggiamento con cui ha affrontato lo United in finale di EL. 4-4-2 con linee strette verso il centro e vicine, per presidiare il cuore del campo. Il Chelsea è costretto a passare per gli esterni.

 

Di contro, il Chelsea adotta una soluzione più aggressiva, pressando in avanti fin dalla prima costruzione portando tanti giocatori sul lato palla.

 

Il Chelsea si dimostra ben preparato a questa eventualità, deciso subito ad aggirare la gabbia del Villareal lasciando stretti i suoi due trequartisti nei mezzi spazi per aprire le corsie a Hudson Odoi e Alonso.

chelsea villarreal

Alla metà del primo tempo il Chelsea trova il gol del vantaggio. I Blues capitalizzano la prima occasione in cui il Villareal è disordinato e lascia tanto spazio tra le linee di difesa e centrocampo. Havertz compie un lungo taglio interno-esterno per ricevere alle spalle del terzino. Il lancio di Alonso è preciso e il tedesco si trova in condizione di mettere subito palla al centro, dove arrivano Werner e Ziyech: è proprio il marocchino a spingere la palla in rete, legittimando un ottimo stato di forma nel precampionato.

 

chelsea villarreal

Il movimento interno/esterno è un marchio di fabbrica dl Chelsea di Tuchel. Spesso è Werner ad aprirsi nel corridoio, in questo caso è toccato ad Havertz che indica il movimento già addirittura sulla linea di metà campo.

Il gol subito sveglia dal torpore un Villareal fin qui sostanzialmente passivo. Gli spagnoli cominciano ad affacciarsi dalle parti di Mendy appoggiandosi il più velocemente possibile alle punte per sfruttare il loro gioco di sponda (specialmente quello di Gerard Moreno). Proprio sul fischio finale del primo tempo Il Villareal colpisce un palo con Alberto Moreno, che raccoglie un cross del suo omonimo Gerard.

 

chelsea villarreal

chelsea villarreal

Kovacic non accompagna il pressing di Kanté e lascia un corridoio a Trigueros, che si appoggia subito a Moreno. Mentre il n. 7 viene incontro a Dia attacca la linea del Chelsea al tempo giusto e si trova davanti a Mendy, che respinge il suo tiro.

La ripresa si apre senza cambi. E si apre anche allo stesso modo in cui era finito il primo tempo: con un legno del Villareal. Mendy scivola clamorosamente sul rinvio e Dia lancia in area Moreno, che si vede negato il gol da una grande risposta del portiere del Chelsea.

 

chelsea villarreal

Nel secondo tempo cambia leggermente l’atteggiamento del Villareal, che è più coraggioso nel pressing (sempre orientato all’uomo) nella metà campo avversaria.

E dopo altri due squilli arriva il meritato pareggio della squadra in maglia gialla: dopo uno dei diversi recuperi palla nella metà campo avversaria, è sempre Gerard Moreno ad approfittare di una difesa del Chelsea un po’ distratta e infilare Mendy dopo uno scambio con Dia.

 

chelsea villarreal

Gerard Moreno chiede lo scambio con Dia, passando il mezzo al raddoppio di Rudiger e Kovacic, troppo passivi nel recupero. Anche Jorginho non intuisce il pericolo e non accorcia per coprire la linea di passaggio. Si è sentita l’assenza dal campo di Kanté.

Agguantato il pareggio, il Villareal torna a un atteggiamento più prudente e il Chelsea non trova più gli stessi spazi del primo tempo. Nel finale dei tempi regolamentari subentra la stanchezza dovuta a una forma fisica lontana da quella ottimale, porta a qualche errore tecnico di troppo. La partita si protrae ai supplementari.

Nell’extra time si gioca ad una porta sola, ma il Villareal pur rinunciando quasi del tutto ad attaccare ricompatta le linee e il Chelsea non riesce a sfondare, limitandosi a un possesso palla orizzontale infruttifero. L’unica occasione dei 30’ capita sui piedi di Pulisic, che dopo aver raccolto una respinta di un cross spara alla destra di Asenjo.

A un minuto dalla fine del match Tuchel sostituisce a sorpresa Mendy con Kepa. La mossa raccoglie i suoi frutti: il portiere spagnolo respinge due rigori su sette e il Chelsea si laurea supercampione d’Europa.

CONCLUSIONI

Nell’ennesima finale di questa estate conclusasi ai calci di rigore (3 delle 4 finali europee, tra competizioni di club e nazionali), il Chelsea conquista non senza difficoltà il ventesimo trofeo dell’era Abramovich. La prestazione più che dignitosa dei ragazzi di Emery dimostra uno dei più principi da sempre più discussi: anche quando il piano gara fallisce e si finisce sotto, è importante rimanere attaccati alla partita, trovando gli assestamenti in corso d’opera per sfruttare una disattenzione dell’avversario e rientrare in gioco.

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