Per il ritorno del pubblico a San Siro in una notte di Champions il calendario sceglie di regalare una sfida affascinante tra le due favorite del gruppo D, Inter e Real Madrid.

Blancos e nerazzurri si erano già trovate contrapposte nella fase a gironi della scorsa stagione, una doppia sfida che aveva visto prevalere in entrambe le occasioni gli spagnoli che avevano mostrato una maggiore qualità nei singoli e una migliore capacità di reggere il palcoscenico europeo. In questa occasione, invece, la partita è stata molto differente, con due squadre decisamente rimaneggiate dal mercato estivo, anche se alla fine, a spuntarla, sono state sempre le merengues.

La costruzione dal basso interista

Simone Inzaghi, rispetto alla gara di campionato contro la Sampdoria, ha cambiato poco la formazione iniziale con il ritorno di Bastoni nei 3 difensori e la conferma del tandem offensivo Dzeko-Lautaro.

Ancelotti ha optato invece per un 4-3-3 con due esterni d’attacco molto diversi tra loro come Vinicius e Vazquez, Valverde a centrocampo a fianco di Casemiro e Modric e Alaba schierato difensore centrale con Nacho a scalare sulla fascia sinistra.

Durante tutto il corso del primo tempo a fare la partita è stata l’Inter che si è resa maggiormente pericolosa arrivando a concludere diverse volte davanti a Courtois che però si è dimostrato impenetrabile, come spesso accade.

I padroni di casa hanno sfruttato una blanda e poco organizzata pressione del Real per superare facilmente le prime linee di pressione madridista e attaccare in campo aperto la linea difensiva avversaria. Sono stati diversi i modi con cui i nerazzurri sono riusciti a creare questo tipo di situazioni

Il Real porta un pressing molto disordinato alla prima linea interista con il trio d’attacco scaglionato molto male

De Vrij con coraggio trova Brozovic alle spalle dei 3 e il croato è libero di girarsi e impostare l’azione con una linea di pressione saltata

Non a caso il croato il giocatore con più passaggi completati (100, col 91,7% di precisione). Ma è stato fondamentale anche l’apporto di Milan Skriniar che, allargandosi da braccetto destro, ha sfruttato la posizione più avanzata di Vinicius per ritagliarsi campo per le sue sgroppate offensive

Real Madrid

Skriniar viene servito con un pallone che taglia fuori Vinicius che può solo inseguire

Lo slovacco può correre quasi indisturbato fin nei pressi dell’area di rigore avversaria, trovando un’ottima linea di passaggio per Lautaro

Real Madrid

La combinazione tra i due attaccanti porterà Dzeko al tiro con Courtois attento nel respingere

Sempre sulla catena di destra, anche la posizione di Barella è stata di difficile lettura per gli spagnoli con Modric, deputato a seguirlo, che non riusciva a impedirne le ricezioni quando questo si allargava esternamente

Real Madrid

Ancora una volta il pressing è mal portato dal Real Madrid che si dimentica di Brozovic

Il croato pesca Dzeko che, in anticipo su Alaba, scarica per Barella, defilatosi alle spalle di Modric

Barella trova quindi un’altra palla in diagonale molto pericolosa con l’Inter che può attaccare la linea difensiva avversaria con Lautaro e i due esterni molto alti

Come mostrato, situazioni di questo genere sono state ricorrenti e perciò terminare il primo tempo sul risultato di pareggio è stato un rimpianto per la truppa di Inzaghi

La crescita del Real Madrid

Ancelotti non era chiaramente soddisfatto della sua squadra. Pur non facendo alcun cambio ha però compattato le fila e il Real è sceso in campo con una miglior organizzazione. È cresciuto anche Vinicius il cui primo tempo era stato difficile anche grazie all’attentissima copertura che i difensori interisti facevano per evitare le sue letali transizioni

Il Real riesce a uscire da una situazione difficile con Valverde che trova un bel corridoio per far correre Vinicius

Ma Bastoni è bravissimo nel leggere le intenzioni dell’attaccante e arrivare in anticipo

La stanchezza ha avuto il suo peso, unito ad alcuni cambi che hanno abbassato la qualità e la fisicità interista (in particolare l’entrata di Dimarco per Perisic ha mandato in difficoltà la catena di sinistra). Ciò si è riflettuto anche nel dominio territoriale che è stato favorevole al Real Madrid nella ripresa.

Il risultato è però rimasto bloccato fino al 90′ quando una bella combinazione sull’asse Valverde-Camavinga-Rodrygo che ha concluso alle spalle di Handanovic ha portato in vantaggio gli spagnoli. La sconfitta, così ottenuta, ha un retrogusto di beffa per l’Inter che comincia il girone con una sconfitta immeritata. L’atteggiamento mostrato dalla squadra di Inzaghi è però stato più che positivo contro un Real Madrid che è andato a sprazzi e ha mostrato alcuni problemi di compattezza della squadra.

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