Analisi tattiche, Champions League

Barcellona-PSG: non solo la notte di Mbappé

On Febbraio 18, 2021
By Marco Roberti | 0 Comments

Tra qualche anno probabilmente tornando indietro nella memoria a questo Barcellona-PSG terminato per 4-1 per i parigini ricorderemo una prestazione scintillante di Mbappe, da vero leader e trascinatore della squadra. Per quanto sia sempre difficile tracciare confini netti e stabilire dove comincino i meriti e dove le colpe, la gara tra le due compagini ha registrato una netta supremazia francese che ha sbancato il Camp Nou con un risultato rotondo, rassicurante in vista del ritorno.

Se da un lato c’erano assenze di primo piano, dall’altro si sono visti ritorni di fondamentale importanza. Koeman, infatti, non ha esitato a riproporre Pique immediatamente dall’inizio (piuttosto che arrischiare il tremebondo Umtiti) così come Dest sulla fascia destra ha vinto il ballottaggio con Mingueza sulla fascia di Mbappe.

Pochettino, invece, dovendo rinunciare a Di Maria e Neymar ha optato per un tridente pesante composto da Icardi, Kean e Mbappe sostenuto da un centrocampo con Paredes e Verratti a innescarli nel minor tempo possibile

Il buon avvio targato Barcellona

Bisogna riconoscere, però, che in avvio il Barça ha tentato di fare la partita tenendo maggiormente la palla. In particolare hanno creato problemi alla difesa parigina i movimenti di Pedri nel mezzo spazio sinistro, alle spalle della linea di centrocampo avversaria. Non sono un pattern nuovo nel gioco catalano (qualcosa di simile si è visto nel match contro l’Athletic Bilbao), ma Florenzi si è trovato più volte preso in mezzo tra Pedri e Jordi Alba e così è nata anche l’azione della grande occasione di Griezmann

Spazio Pedri Barcellona

Pedri è nel mezzo spazio sinistro, dietro la linea del centrocampo del PSG con Kean che non copre bene la linea d passaggio

Quando riceve palla, Florenzi è diviso tra lui e Jordi Alba molto largo a sinistra: Pedri può quindi girarsi e puntare deciso verso l’area di rigore

Infine, quando viene affrontato da Marquinhos, Pedri premia il movimento di Griezmann che arriverà al tiro

Purtroppo per i blaugrana, in seguito, queste rotazioni sono state lette con attenzione dal blocco difensivo francese che ha lasciato pochi varchi per passare centralmente.

La gestione dell’ampiezza

Un fattore chiave, invece, nell’altra metà campo, è stata la copertura dell’ampiezza. I 3 attaccanti del PSG si sono divisi bene gli spazi da attaccare dimostrandosi imprevedibili. Mbappe nelle fasi di transizione veloce si è sempre fatto trovare pronto ad attaccare la profondità sulla sinistra mettendo in crescente difficoltà Dest.

Nelle fasi di attacco posizionale, invece, i parigini hanno avvicinato gli attaccanti, attirando quindi centralmente i terzini che dovevano coprirli. Con Florenzi e Kurzawa sempre molto bravi a occupare l’ampiezza, Dembele e Griezmann sono stati costretti a un lavoro in fase di copertura non indifferente e che sicuramente non è nelle loro corde. Non a caso così sono nati i primi due gol del Paris

Kurzawa attacca l’ampiezza e non viene correttamente seguito da Dembele, mentre i tre attaccanti sono molto vicini tra loro, e centrali

Gol Mbappe 3 Barcellona

Kurzawa è molto bravo e riesce a servire di prima Verratti

Il talento italiano riesce a servire di prima un pallone magico per Mbappe che controlla e tira in area di rigore con una velocità di esecuzione fulminea

L’occasione del secondo gol si sviluppa a destra

2 gol Mbappe 1 Barcellona

Il Barcellona ha praticamente una linea da 6 uomini per coprire l’ampiezza. Jordi Alba è attratto da Kean e così lascia libero lo spazio in ampiezza che Florenzi attacca e Griezmann non copre

Il lancio vedrà Florenzi crossare in mezzo e, dopo una maldestra respinta di Pique, Mbappe troverà la sua doppietta

Al momento del vantaggio, il PSG già stava premendo da diverso tempo e ha continuato poi a esondare per tutto il resto della ripresa.

La seconda frazione di gioco è stata caratterizzata infatti da un dominio parigino sia con la palla, sia senza. Il Barcellona non è riuscito a trovare trame di gioco che potessero impensierire gli avversari e si solamente esposta alle transizioni (da una di queste è nato il gol del definitivo 4-1).

Il piano gara di Koeman, insomma, è stato fallimentare e facilmente manipolato dagli avversari. L’idea di controllare quasi a uomo i centrocampisti ospiti ha semplicemente dilatato le distanze tra la difesa e il centrocampo blaugrana, spazi dove Mbappe e Kean hanno banchettato.

Grazie, bisogna dirlo, alla straordinaria prova di Paredes e Verratti. Il primo ha costantemente rotto le linee di pressione avversaria, mettendo in condizione gli attaccanti di puntare verso la porta avversaria. L’italiano si è invece sistemato in posizione più avanzata, partecipando più di rado alla prima costruzione, ma con molto più profitto alla fase di rifinitura (e l’assist per il primo gol lo conferma)

Tocchi di Verratti durante la partita. Più avanzato e leggermente pencolante a sinistra

Poi, ovviamente, il talento e la straordinaria serata di Mbappe hanno fatto il resto. Non ha dato punti di riferimento alla difesa avversaria che ha assistito impotente alle sue accelerazioni. C’è un dato abbastanza sorprendente: Mbappe da solo ha completato 9 dribbling su 13 secondo i dati Whoscored; tutta la squadra del Barcellona 0 su 18.

E oltre all’eccezionale serata del talento classe ’98, per contrasto mette in luce le enormi difficoltà dei blaugrana che, nonostante abbiano giocatori capaci di saltare l’uomo in ogni situazione, non sono mai riusciti a creare superiorità in questo modo.

 

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