Borussia M’Gladbach – Real Madrid: l’analisi tattica
Dopo la clamorosa sconfitta casalinga subita per mano dello Shakhtar Donetsk nella prima tornata di questa Champions League 2020/21, il Real Madrid scendeva sul terreno di gioco del Borussia Park con tutta l’intenzione di ristabilire i normali rapporti di forza nel girone, approfittando del pareggio nel tardo pomeriggio tra gli ucraini e l’Inter di Antonio Conte.
Una vittoria li avrebbe subito riportati in seconda posizione, prima del doppio confronto con i nerazzurri ed invece solo un disperato assalto finale all’arma bianca li ha salvati da una seconda rovinosa sconfitta, che avrebbe potuto avere severe conseguenze per il passaggio del turno.
Gli schieramenti
Zidane confermava per dieci undicesimi la squadra che aveva sbancato il Camp Nou il sabato precedente, l’unico cambio era Lucas Vasquez che prendeva il posto di Nacho, infortunatosi alla coscia durante il Clasico, sull’out destro della difesa, schierando il classico 4-3-3.
Il Madrid sviluppava principalmente la sua manovra dal lato sinistro, il lato dove si trovano i suoi uomini più rappresentativi, Sergio Ramos, Kroos e dove spesso si associa Benzema nelle sue digressioni da punta centrale.

Benzema si abbassa nell’half space e riceve da Ramos, Mendy da ampiezza, mentre Vinicius si preoccupa di dare profondità. In questo caso l’attaccante francese riesce a girarsi e servire Vinicius, che allarga a destra e attacca immediatamente la area di rigore, andando a ricevere il cross di Lucas Vasquez, vedendosi respinta la conclusione da un prodigioso intervento in scivolata di Ginter a pochi passi dalla porta.
Questa però era l’unica occasione degna di nota creata nell’intero primo tempo creata dai Blancos, che di fronte si trovava una formazione molto più equilibrata rispetto al Barcellona di sabato, che quasi mai ha lasciato spazi alle giocate madrilene.
Il piano di Rose
Il Gladbach si è dimostrata ancora una volta una squadra organizzatissima, che sa eseguire molto bene i compiti assegnati dal suo allenatore.
Il piano partita prevedeva un 4-4-2 in blocco medio, con Thuram e Hoffman ad allargarsi sulle ali per formare la linea di 4 centrocampisti, mentre il duo d’attacco era composto da Plea e Stindl, che avevano due compiti, evitare la ricezione del mediano ed indirizzare il possesso avversario sulla fascia, dove puntuale arrivava la pressione dell’esterno.
Il primo gol arriva proprio su una situazione di questo genere, una palla pigra di Kroos per Ramos viene intercettata dalla furiosa corsa di Hofmann, che innesca l’immediata ripartenza, che porterà alla conclusione vincente di Thuram, sull’unico tiro tedesco nell’intero primo tempo.

Stindl indirizza la giocata di Kroos, Plea impedisce che la palla venga giocata su Casemiro e Kramer è comunque subito dietro, Hofmann è pronto a portare immediatamente pressione.
Anche il secondo gol è un esempio delle qualità dei tedeschi, da una apparentemente innocua rimessa nella propria trequarti difensiva, Thuram innesca un ribaltamento immediato di fronte, con una conduzione palla di oltre 40 metri, che mette in morta le grandissime qualità, sia fisiche che tecniche del figlio di Lilian, che poi concluderà la sua corsa andando a ribadire in rete la respinta di Courtois su tiro di Plea.
Il numero 10 tedesco non è stato importante solo per i 2 gol segnati, ma è risultato fondamentale per dare sfogo alla costruzione dal basso della sua squadra. Il Borussia cercava di attirare il pressing alto del Real Madrid, per poi cercare la palla lunga verso Thuram, che poteva sfruttare il miss match fisco con Lucas Vasquez, e far progredire la manovra.

La costruzione tedesca attira il pressing altissimo del Real, Sommer a questo punto si appresta alla giocata lunga su Thuram.
La mossa della disperazione
I sofisticati meccanismi difensivi tedeschi hanno irretito la manovra del Real Madrid non riusciva a trovare spazi tra le linee e ha continuato ad andare per vie esterne, ben il 76% dei suoi attacchi sono arrivati dalle fasce, andando al cross per ben 34 volte.
Con il cronometro che scorreva sempre più velocemente, si è rivisto un classico dei momenti disperati madrileni, Sergio Ramos che va a fare la punta, campeggiando nell’area avversaria e come tante altre volte successo in passato, la mossa ha pagato i dividendi.
Dopo essersi ben disimpegnata per tutta la partita sui cross, la difesa tedesca si è fatta sorprendere 2 volte da un’azione fotocopia, cross da destra sul secondo palo, sponda verso il centro e gol.

Il Borussia è tutto schiacciato nella propria area di rigore, ma concede comunque un 3vs1 sul secondo palo. La palla di Modric raggiunge Ramos, che rimetterà in mezzo per il pareggio di Casemiro.
Zidane dovrà risolvere in fretta i problemi che attanagliano la sua squadra, che se in campionato sembra comunque avere margine d’errore, non può invece più permettersi altri passi falsi in Champions.
Il Gladbach come contro l’Inter vede sfumare nel recupero la vittoria, non riuscendo a gestire le situazioni caotiche che si creano nei finali. Per quanto ci sia da guardare con ottimismo alla prestazione, i punti persi potrebbero essere un gran rimpianto al termine del girone.
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