Un Paris cinico sbanca l’Allianz Arena
Nel rematch della finale dello scorso anno, il Paris si prende la rivincita, ottenendo una preziosissima vittoria esterna, illuminato come sempre dal talento delle sue stelle, riuscendo a resistere ai furiosi attacchi dei bavaresi.
Entrambe le squadre sono arrivate alla sfida con delle assenze pesanti. Il Paris si trovava senza il duo di centrocampo titolare, Verratti e Paredes, che tanto male avevano fatto al Barcellona nel turno precedente. Erano dunque Danilo e Gana Gueye ad occupare i posti in mediana nel 4-2-3-1 di Pochettino.
Il Bayern invece doveva sopperire all’assenza del suo bomber principe, Robert Lewandowski, autore di 40 gol in 31 partite stagionali giocate con i bavaresi, schierando al centro dell’attacco, l’ex di turno, Choupo-Moting.
Il Paris inzia alla grande
L’immediato vantaggio ottenuto dal Paris, grazie ad una combinazione tra Neymar e Mbappe, ha permesso ai francesi di giocare uno dei loro spartiti preferiti nei big match, cioè abbassarsi in un blocco compatto e affidarsi a delle rapide trasizioni per innescare i propri attaccanti, sfruttando la solita linea altissima tenuta dai bavaresi.
Draxler e Di Maria si abbassavano sulla linea degli altri 2 centrocampisti, mentre Neymar e Mbappe rimanevano davanti. Si veniva a formare un 4-4-2 con due linee molto compatte di 4.

Il 4-4-2 adottato dal Paris in fase difensiva.
Quando la palla veniva recuperata, come detto, si provava ad risalire il campo il più velocemente possibile, cercando Neymar che si muoveva tra le linee, con movimenti incontro, mentre Mbappe attaccava senza la sosta le enormi porzioni di campo che la difesa avversaria concedeva.

Neymar riceve e si gira sulla trequarti, mentre Mbappe scatta immediatamente dietro la linea difensiva.
Il Bayern macina gioco
La squadra di Flick nonostante si sia trovata sotto di due gol dopo appena 28 minuti, non si è scomposta, ma ha continuato a macinare gioco, creando una mole di occasioni impressionante.
I tedeschi si affidavano alle loro armi convenzionali, pressing e gegenpressing, per recuperare palla nel minor tempo possibile e le combinazioni tra gli esterni alti e terzini. A fine partita saranno ben 44 i cross effettuati e proprio da uno di questi arriverà il gol di Choup-Moting.

Il Bayern comprime gli spazi, tutti gli appoggi per Dagba sono marcati. al terzino francese non resta che lanciare lungo.
Il movimenti intelligenti e coordinati dei giocatori tedeschi, riuscivano a sparigliare il blocco del Paris, riuscendo ad arrivare con facilità nell zona 14, da dove poi il gioco veniva allargeto nuovamente sulla fasce, oppure con ricezioni negli half spaces di Muller o delle ali, che lasciavano il corridoio esterno ai terzini.

Sule effettua un laser pass che elude due linee di pressione avversarie, trovando Sane nell’half space.
L’assenza di Lewandowski ha pesato
Il Bayern reagendo da grande squadra era riuscito a raddrizzare la partita, agguantando il pareggio nonostante il doppio svantaggio casalingo potesse rappresentare un macigno a livello psicologico, ma alla fine è stato punito nuovamente in ripartenza da Mbappe, sempre terrificante in campo aperto.
L’assenza di Lewandowski ha pesato molto, i bavaresi hanno creato tantissimo, tirando 31 volte verso la porta di Keylor Navas, autore di ben 10 parate e creando ben 4.28 Expected Goals, contro solo l’1.65 fatto registrare dal Paris.
La qualificazione è tutt’altro che chiusa, il Bayern di certo non si darà per vinto in partenza, di sicuro dovrà però correre dei rischi e il Paris ha dimostrato di poter far malissimo in queste situazioni.
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