Analisi tattiche

A che punto è il Villarreal di Emery

On Novembre 16, 2020
By Marco Roberti | 0 Comments

In un mercato spagnolo (ma, data la situazione, è stata una tendenza europea) piuttosto asfittico e privo di grandi colpi di scena, come quello che abbiamo appena trascorso, la squadra che attraverso una scoppiettante campagna acquisti ha innalzato maggiormente il proprio livello è il Villarreal che per questo ha fatto nascere attorno a sé una buona quantità di attese.

La prima pietra del progetto è stata l’arrivo di Unai Emery, tornato in Spagna dopo due esperienze in chiaroscuro in Francia (al PSG) e in Inghilterra (all’Arsenal). Poi, nonostante la partenza di Santi Cazorla (letteralmente rigenerato dal suo ritorno), la squadra si è arricchita di tanti elementi di qualità e prospettiva.

Il primo ad arrivare è stato Takefusa Kubo, giapponese classe ’01 in prestito dal Real Madrid; poi, sfruttando il momentaccio societario dei cugini del Valencia, sono giunti Coquelin e Dani Parejo a rivoluzionare la mediana; infine, gli ultimi colpi sono stati a rinforzo della difesa: il portiere Rulli (come vice Asenjo), Pervis Estupinan, laterale sinistro giovane e di buona esplosività che tanto bene ha fatto lo scorso anno all’Osasuna, e Juan Foyth dal Tottenham.

Villarreal, le iniziali idee di Emery e il cambio di rotta

Emery, nei primi incontri della stagione, aveva optato per un 4-4-2 molto offensivo con il duo Paco Alcacer-Gerard Moreno in avanti, Moi Gomez e Chukwueze sulle fasce e la coppia Coquelin-Parejo in mediana. Una disposizione che, sebbene permetteva di schierare contemporaneamente tanti giocatori dalle spiccate doti offensive, non era sostenibile per gli equilibri di squadra.

E ad abbattersi come un ciclone su queste debolezze è arrivato il Barcellona di Ronald Koeman che, alla prima sulla panchina blaugrana, ha rifilato 4 gol in un tempo al submarino amarillo.

In quell’occasione vennero a galla problemi nella copertura dell’ampiezza (con Jordi Alba che banchettò sulla sinistra a suo piacimento) e nella prima fase di pressione, sistematicamente saltata dai catalani che si trovarono ad attaccare in campo aperto una difesa vulnerabile alle folate in velocità di Ansu Fati, Coutinho, Griezmann e Messi.

Villarreal

Il Villarreal prova a marcare uomo contro uomo i giocatori del Barcellona portandosi a ridosso dell’area di rigore avversaria; ma non tutti hanno lo stesso atteggiamento proattivo e così i blaugrana hanno gioco facile

Parejo è costretto a uscire in pressione su Lenglet, ma non lo fa con un’angolazione corretta lasciando la traccia libera per Coutinho

Coquelin è da solo in mediana ad affrontare gli attaccanti del Barcellona che attaccano in campo aperto. Si arriverà al secondo gol di Ansu Fati

Compresa la lezione Emery ha virato su una disposizione più equilibrata inserendo un centrocampista in più: a farne le spese è stato soprattutto Chukwueze perché Gerard Moreno e Paco Alcacer sono intoccabili e Moi Gomez garantisce un lavoro senza palla di sostanza; a beneficiarne Iborra e Trigueiros che hanno avuto più spazio (anche grazie all’infortunio di Coquelin): quest’ultimo ha trovato anche il gol nell’ultima giornata.

Queste modifiche hanno avuto un effetto immediato sulla solidità del Villarreal: nelle prime 3 partite ha subito 5,24 xG subendone 6, mentre nelle successive 6 solo 3,51 xG subendone 3, secondo i dati understat. E difatti un uomo in più a centrocampo è stato utile nelle transizioni negative, ma anche in tutte quelle fasi di difesa posizionale in cui l’uomo libero tra le linee del submarino amarillo poteva venir trovato con discreta facilità.

Ma anche la fase di possesso è migliorata con rotazioni più ficcanti e più linee di passaggio create negli half space. Uno dei principi fondanti di Emery è la ricerca insistita della circolazione bassa per attirare gli avversari: non a caso Raul Albiol e Pau Torres sono i giocatori con più passaggi completati nella squadra.

Sul podio, a poca distanza, c’è Parejo che in fase di prima costruzione si allarga sulla sinistra per ritagliarsi lo spazio per organizzare l’azione. Di solito su questa fascia è Pedraza (o Estupinan) a salire e sovrapporsi, mentre Moi Gomez taglia verso il campo. Dall’altra parte invece Bruno Gaspar è più prudente con Gerard Moreno che si avvicina a Paco con Trigueiros che svaria moltissimo.

Villarreal

In questo caso invece Bruno Gaspar sfrutta il movimento a riempire il centro di Moreno per scattare in profondità sulla fascia e Parejo creando praticamente dal nulla l’azione del vantaggio

I risultati in campionato e dove si può ancora migliorare

Al momento il Villarreal è secondo con 19 punti alle spalle della Real Sociedad con 13 gol fatti e 9 subiti (anche se 5 nella stessa partita). La compagine di Emery è una squadra che produce molto e ha dei terminali offensivi che garantiscono presenza e apporto di gol (Alcacer e Moreno sono rispettivamente terzo e quinto per xG prodotti in questo primo scorcio di stagione).

Il prossimo passo sarà cercare di integrare sempre di più un talento puro come Takefusa Kubo che al momento può giocarsi le sue fiches soprattutto in Europa League dove ha già segnato un gol e servito 3 assist. Ma levare un posto ai giocatori offensivi attualmente titolari è molto difficile. Ora alla ripresa subito ci saranno due test probanti: prima con il Real Madrid e la settimana successiva contro la Real Sociedad. Due test che potranno aiutarci a capire ancora di più valore e ambizioni di questa squadra.

0 comments on A che punto è il Villarreal di Emery

Post a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.